Meta: multa di 265 milioni di euro per la fuga di dati di 533 milioni di utenti Facebook
La commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC) ha multato Meta per 265 milioni di euro. Si tratta di una decisione presa dopo un'indagine nata nell'aprile 2021 in seguito al "data scraping" che ha portato alla diffusione di informazioni personali di oltre 500 milioni di utenti Facebook.
di Manolo De Agostini pubblicata il 28 Novembre 2022, alle 20:01 nel canale WebMetaFacebook
La commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC) ha multato Meta, casa madre di Facebook, per 265 milioni di euro in seguito a un'indagine relativa all'esposizione dei dati di oltre 533 milioni di utenti del noto social network. Un caso che esplose nell'aprile 2021 e che coinvolse più di 35 milioni di account italiani.
In tutti questi mesi la DPC ha esaminato se Facebook avesse seguito il GDPR, ovvero le norme per la protezione dei dati europee. Le informazioni diffuse, pubblicate su un forum della comunità hacker, includevano nomi completi, numeri di telefono, posizioni e date di nascita degli utenti Facebook dal 2018 al 2019.
In quel momento, Meta disse che il malintenzionato aveva ottenuto l'informazione attraverso una vulnerabilità che la società aveva risolto nel 2019 e che si trattava della stessa informazione coinvolta in un precedente leak riportato nel gennaio 2021.
La multa di 265 milioni di euro è la terza imposta dal DPC irlandese quest'anno. A marzo Meta fu multata per 18,6 milioni di dollari per non aver tenuto correttamente i registri in relazione a una serie di violazioni dei dati del 2018 che esposero le informazioni di un massimo di 30 milioni di utenti di Facebook. Il regolatore europeo ha anche elevato una multa contro Meta di 402 milioni di dollari a settembre a seguito di un'indagine sulla gestione dei dati degli adolescenti da parte di Instagram.
Meta è stata quindi multata per quasi 700 milioni di dollari dal DPC nel 2022, senza contare i 267 milioni contro WhatsApp dello scorso anno.
"Abbiamo apportato modifiche ai nostri sistemi durante il periodo in questione, inclusa la rimozione della possibilità di eseguire lo scraping delle nostre funzionalità in questo modo utilizzando i numeri di telefono. Lo scraping non autorizzato dei dati è inaccettabile e contrario alle nostre regole e continueremo a lavorare con i nostri colleghi su questa sfida del settore. Stiamo esaminando attentamente questa decisione", ha dichiarato un portavoce di Meta.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuando si accede a Facebook inserendo le proprie credenziali (email, password) viene esplicitamente richiesto se acconsentire alla memorizzazione delle credenziali medesime di accesso in modo che nei successivi accessi a Facebook non occorre ogni volta reinserirle; ultimamente mi è capitato che nonostante il mio veto a memorizzare le credenziali di accesso, facendo il logout queste vengono memorizzate ugualmente. Mi è successo questo nel mio smartphone ..., ho provato anche a cancellare la cache dei dati e disinstallare Facebook e quindi reinstallarlo ... ma nulla da fare nonostante che al primo accesso esprimo il NO alla memorizzazioni delle credenziali queste comunque vengono memorizzate. Ora ho cancellato definitivamente la cache dei dati di faceboock e disinstallato definitivamente l'app facebook.
A mio avviso questo fatto non è solo la mancanza di rispetto dei diritti degli utenti ma è anche una presa per il culo ... scusate i termini ma "quanno ce vo ce vo" ...
Auguro a Mark Zuckerberg fallimento o bancarotta da ridurlo al lastrico tanto da costringerlo ad elemosinare per le strade come un barbone
Ci dobbiamo svegliare tutti noi utenti e stroncare alla radice queste prese per il culo
Fottiti Mark Zuckerberg!
Vedrai che quando iniziano ad essere 50/100€ ad utente, continuando ad aumentare, cercheranno velocemente una soluzione.
Vorrei proprio vedere se la commissione irlandese avrebbe agito nello stesso modo un paio d'anni fa...
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