La saga di FTX: Sam Bankman-Fried si scusa e ammette le proprie colpe: "Ho fatto casino"

Prosegue l'intricata vicenda che vede protagonista l'exchange di criptovalute FTX e il suo fondatore, Sam Bankman-Fried, di cui abbiamo parlato ieri nella notizia "Criptovalute, un nuovo bagno di sangue: questa volta la colpa è di FTX (con lo zampino di Binance)". Come immaginabile, nelle ultime 24 ore si è avuto qualche sviluppo, che cerchiamo di riassumere di seguito.

Anziutto nel pomeriggio di ieri Bankman-Fried ha pubblicato una lunga catena di post su Twitter con cui ha dichiarato il proprio "dispiacere" per la situazione, riconoscendo di aver mancato in trasparenza nei confronti di clienti ed investitori.

"La storia completa è quella di cui sto ancora approfondendo ogni dettaglio, ma in sostanza ho fatto casino due volte. La prima volta con una superficiale etichettatura interna dei conti bancari, che mi ha portato a non avere una piena percezione del margine degli utenti, pensavo fosse molto più basso. [...] Domenica abbiamo visto circa 5 miliardi di dollari di prelievi, i più alti mai visti. E quindi ho sbagliato due volte. Il che mi dice molte cose, sia nello specifico che in generale, in cui ero una merda. E ho sbagliato una terza volta, nel non comunicare di più. Sono stato travolto dagli eventi e non vi ho aggiornati, mi dispiace. E siamo dove siamo, che fa schifo ed è colpa mia. Mi dispiace."

Dopo la pubblica ammenda, Bankman-Fried ha dichiarato che le priorità ora sono quelle di recuperare tutta la liquidità necessaria per coprire i fondi degli utenti, senza però fornire alcuna reale rassicurazione a riguardo. A quanto pare FTX è in contatto con altre realtà che possano aiutarla, anche se dati i contorni della vicenda è difficile capire con quale grado di probabilità possa trovare una sponda su cui fare affidamento. Per ora si è fatto avanti solamente Justin Sun con Tron, mettendo a disposizione un modo per consentire agli utenti di FTX che detengono token TRX, BTT, JST, SUN e HT di effettuare il passaggio degli asset da FTX a wallet esterni.

Bankman-Fried ha inoltre dichiarato che Alameda Research avrebbe terminato tutte le attività di trading. A seguito di quanto comunicato i dipendenti della società hanno rassegnato in blocco del dimissioni

Nel frattempo però si muovono le autorità: la Securities Commission of The Bahamas (stato in cui ha sede FTX) ha congelato ieri le attività di FTX Digital Markets e delle "parti collegate", sospendendo inoltre la licenza di FTX nel Paese. La decisione è stata presa sulla base di "dichiarazioni pubbliche che suggeriscono che i beni dei clienti sono stati gestiti in maniera impropria". La conseguenza di ciò, e come misura prudenziale, è stata quella di mettere la società in liquidazione provvisoria con la nomina, da parte della Corte Suprema, di un liquidatore: allo stato attuale delle cose le attività di FTX non possono essere spostate senza approvazione scritta.

Anche nello stato della California si puntano i riflettori su quanto accaduto: il Department of Financial Protection ha avviato un'indagine, incoraggiando tutti gli abitanti dello Stato che sono stati loro malgrado nella vicenda, di contattare un numero di telefono dedicato.