La disinformazione sui social? Non è parzialità ma frutto di comportamenti compulsivi

Uno studio accademico mostra come la condivisione di contenuti e articoli fuorvianti sui social network sia l'esito di comportamenti compulsivi più che l'espressione di faziosità
di Andrea Bai pubblicata il 24 Gennaio 2023, alle 15:31 nel canale Web
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPs: Non ho fatto nessun vaccino e sono sopravvissuto come altri che conosco nonostante Draghi Speranza e company dicevano che andavamo incontro a morte certa o andavamo a intasare gli ospedali. Pagliacci del caxxo.
Ma pensandoci con una bella tangente da parte di Pfizer anch'io probabilmente avrei professato il verbo del messia vaccino giunto a noi il 25 dicembre
Se il modo in cui estrae informazioni dai dati RAW è quello che si vede sui social direi che ci sono grossi problemi e forse andrebbe fatto qualcosa di più del tanto paventato "pilotaggio"...
Il discorso vale pure per gli errori...se si è capito il metodo sbagliato si continua a valutarlo esatto anche se non lo è...
Però a nessuno viene in mente di vedere tutto dall'esterno...come se si fosse un alieno arrivato per studiarci...perché è li che si vedono le cose come stanno...
perchè affermi questo? motiva
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".