La Cina statalizza le terre rare: è la prima risposta alle restrizioni degli USA?

La Cina ha deciso di statalizzare completamente le terre rare. Il Governo avrà il controllo sull'intera filiera, dall'estrazione alla lavorazione fino alla distribuzione e all'esportazione. Si tratta della prima risposta alle restrizioni imposte dagli USA?
di Vittorio Rienzo pubblicata il 02 Luglio 2024, alle 17:42 nel canale WebLa Cina ha emanato una nuova regolamentazione sulle cosiddette "terre rare" con il quale notifica la proprietà statale di tutti materiali necessari alla produzione di semiconduttori. Come riportato da Nikkei, lo Stato mira a proteggere gli interessi nazionali e industriali, ma la manovra si presenta come una risposta alle continue pressioni adottate dal Governo degli Stati Uniti.
Da diversi anni, ormai, gli USA impongono sempre più restrizioni alle esportazioni verso la Cina, numerose aziende sono finite nella cosiddetta "blacklist" ed è stato negato l'accesso ai macchinari per la produzione di microchip con tecnologie di processo produttivo inferiore ai 14 nm.
Con la nuova norma cinese, a qualsiasi individuo è severamente vietato ottenere o danneggiare le risorse provenienti dalle terre rare senza il consenso del governo. Le limitazioni coprono l'intera filiera produttiva, dall'estrazione e fusione, fino alla distribuzione e l'esportazione. Il testo sottolinea sicurezza, innovazione e sviluppo sostenibile come principi guida di questa manovra.
Ma quali sono le conseguenze di questa scelta? Per avere un'idea di più chiara, possiamo dirvi che nel 2023 la Cina ha fornito il 70% degli elementi delle terre rare dell'intero mercato mondiale. In particolare, nel caso del gallio utilizzato per i circuiti integrati di alimentazione, la Cina ha prodotto il 94% della fornitura mondiale. È chiaro, quindi, che le nuove restrizioni avranno conseguenze in diversi settori.
Nel caso dei chip più avanzati come CPU, GPU e memorie, l'impatto potrebbe risultare marginale, soprattutto ora che gli Stati Uniti si stanno impegnando ad estrarre le risorse direttamente in territorio americano. Per quanto riguarda il nitruro di gallio (GaN) e l'arseniuro di gallio (GaAs), fondamentali per chip di alimentazione, amplificatori a radiofrequenza, LED e altre applicazioni, la dipendenza dal mercato cinese è a dir poco forte.
In realtà metalli come il gallio e il germanio non sono eccessivamente rari. Il predominio della Cina è dovuto alla capacità di mantenere i costi di fornitura estremamente bassi. Inoltre, come riporta Nikkei, nonostante gli sforzi per aumentare la produzione interna, anche gli Stati Uniti dipendono fortemente dall'approvvigionamento cinese.
La nuova norma entrerà in vigore dal prossimo 1° ottobre e mira chiaramente a proteggere la posizione dominante della Cina nel mercato di questi elementi. Non resta che chiedersi: quali saranno le conseguenze per i consumatori?
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl gallio non e' una terra rara. Se le disposizioni sono solo sulle terre rare, il gallio non ne subisce gli effetti.
Per favore, correggete almeno il titolo perchè e' un errore abbastanza grossolano per un sito di tecnologia..
E anche dell'eolico visto che molti aereogeneratori usano magneti permanenti fatti con terre rare per limitare il peso e le dimensioni degli stessi.
Tra l'altro l'articolo stesso fa notare che Gallio e Germanio non sono così rari.
Lana caprina fino ad un certo punto. E' un errore bello grosso per un sito di tecnologia. E visto che e' ripetuto, sembra veramente che l'articolista pensi che il gallio sia una terra rara. E' allo stesso livello di dire che le galline sono dei bovini o che l'idraulico e' una religione.
Non mi trasmette cosí tanta fiducia che l'articolista capisca l'argomento su cui scrive.
[U]
Poi ovvio. La Cina puo' mettere dazi su qualsiasi cosa. Ma data la confusione dell'articolo non si capisce bene cosa[/U].
Cosa c'entra questo? Le 'terre rare' sono scandio, ittrio e i lantanidi. E il gallio e il germanio non rientrano tra questi.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Terre_rare
E alcune 'terre rare' non sono affatto rare.
Le cosiddette "terre rare" poi non è vero che sono tutte effettivamente rare.
Non mi trasmette cosí tanta fiducia che l'articolista capisca l'argomento su cui scrive.
[U]
Poi ovvio. La Cina puo' mettere dazi su qualsiasi cosa. Ma data la confusione dell'articolo non si capisce bene cosa[/U].
Cosa c'entra questo? Le 'terre rare' sono scandio, ittrio e i lantanidi. E il gallio e il germanio non rientrano tra questi.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Terre_rare
E alcune 'terre rare' non sono affatto rare.
Ma ancora... parli a vuoto (così sono più chiaro
Da cui il mio commento iniziale: fare i precisini all'articolo sul concetto di Terre Rare, per quanto sia in effetti un errore (il realtà sarebbe corretto parlare di imprecisione, ma lasciamo perdere), non serve ad una beneamata mazza. Da cui si ricava che il tuo commento è del tutto inutile, se non pretestuoso.
Poi oh: continua pure a ribattere se vuoi, io la faccio finita qui. A me sembra solo che si sia dimostrato per l'ennesima volta che molti utenti non commentano per dire la loro alla notizia, ma solo per lamentarsi o fare i saccenti di turno.
[SIZE="1"]PS: Come sempre si fa tanto i precisini solo su quello che interessa, per poi dimostrarsi arroganti, vedasi il post di attacco al mio commento quando semplicemente volevo far notare che il focus dell'articolo era di altra natura.
Primo, nell'articolo Terre Rare viene messo tra virgolette proprio nella prima frase, ad indicare che lo stesso articolista ne denota un voluto uso improprio; secondo dire che la Cina statalizza le Terre Rare NON vuol dire che non l'abbia fatto anche per altre risorse, il che come già fatto notare sopra questo non implica un errore (un "errore abbastanza grossolano" secondo qualcuno
Visto che piace mettere tanto i puntini sulle "i"...
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