Internet.org arriva in Kenya: Zuckerberg offre gratis Facebook e molti servizi del web

Internet.org arriva in Kenya: Zuckerberg offre gratis Facebook e molti servizi del web

Il progetto Internet.org viene lanciato ufficialmente anche in Kenya, il terzo paese ad offrire gratuitamente molti dei servizi "fondamentali" del web, fra cui Facebook, ma non solo

di pubblicata il , alle 08:01 nel canale Web
Facebook
 

Internet.org è uno dei progetti più rilevanti di Mark Zuckerberg, ed è stato espanso ufficialmente in Kenya. Chi conosce personalmente il giovane miliardario, fondatore e CEO di Facebook, dice che non lo fa per soldi. Lui stesso sostiene che le preoccupazioni più grandi della sua vita siano legate al social network che gestisce e alla community che partecipa ogni giorno a rinvigorirlo. I soldi sono solamente un aspetto secondario. Se fosse vero - e vogliamo crederci - sarebbe un aspetto encomiabile della vita di Zuckerberg.

Internet.org

Dopo la Zambia (fine di luglio) e la Tanzania (due settimane fa), arriva la volta del Kenya, i cui abitanti possono approfittare dello stuolo di servizi online gratuiti di Internet.org. Fra questi troviamo Facebook e Facebook Messenger, naturalmente, ma anche ulteriori servizi "fondamentali", in grado di offrire a tali popolazioni l'accesso all'informazione internazionale, su questioni politiche e sui tenori di vita all'estero, o anche sulle più "banali" informazioni sul meteo, passando all'educazione su argomenti più attuali, come l'ebola.

Internet.org potrebbe in effetti dare un apporto consistente in paesi in cui in tantissime circostanze e realtà regionali mancano anche i servizi più basilari. Zuckerberg lo fa certamente per filantropia, ma è indubbio che dietro alle scelte del nuovo progetto ci siano anche considerazioni di carattere più puramente economico. Portare internet ed i suoi servizi nei paesi in via di sviluppo è un'operazione lungimirante, che permetterà ai colossi partecipanti una rapida espansione in fatto di base d'utenza installata nei prossimi anni, o decenni.

È interessante notare che dopo il lancio in Zambia, fra i servizi supportati da Internet.org è venuto a mancare Google. I motivi potrebbero essere due: l'accesso al motore di ricerca potrebbe condurre facilmente alla visualizzazione di siti non offerti gratuitamente, ma la mossa potrebbe avere anche connotazioni tattiche, con Facebook che vorrebbe sbarazzarsi in questi mercati potenzialmente chiave di un fastidioso concorrente.

Di seguito riportiamo la lista delle app disponibili gratis attualmente su Internet.org in Kenya:

  • AccuWeather
  • BBC News
  • BBC Swahili
  • BabyCenter & MAMA
  • BrighterMonday
  • Daily Nation
  • Facebook
  • Facts for Life
  • Girl Effect
  • Jamii Forums
  • Facebook Messenger
  • OLX
  • Scholars4Dev
  • SuperSport
  • Totohealth
  • UNICEF Ebola Information
  • Wattpad
  • Wikipedia
10 Commenti
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ripe13 Novembre 2014, 08:27 #1
Ottimo, così tra una guerra civile e un'epidemia di ebola potranno giocare a Farmville...
Simonex8413 Novembre 2014, 08:33 #2
io prima di internet avrei pensato all'acqua potabile, però è più importante poter mettere un selfie su FB
Portocala13 Novembre 2014, 08:45 #3
C'è una spiegazione su cosa vuol dire "portare internet in XXX"?

Costruisce l'infrastruttura o internet.org è solo un sito aggregatore di quelle app indicate sopra?

edit:
Originariamente inviato da: Wikipedia
Mark Zuckerberg released a ten-page whitepaper he had written himself elaborating on the vision.[5] In the paper, he wrote that Internet.org was a further step in the direction of Facebook's past initiatives, such as Facebook Zero, to improve Internet access for people around the world. He also said that "connectivity is a human right."

L'acqua no, quella viene dopo.
Tanto si sa, ogni Like su FB cura le malattie in Africa.
PhoEniX-VooDoo13 Novembre 2014, 08:59 #4
e' palese che lo stato attuale delle nazioni africane e'una diretta volonta' occidentale.
se loro stessero bene quanto noi, noi non staremmo piu cosi bene

pero' se servono per vendergli qualche arma o fare qualche click in piu su facebook, allora va bene.
Simonex8413 Novembre 2014, 09:12 #5
Originariamente inviato da: PhoEniX-VooDoo
e' palese che lo stato attuale delle nazioni africane e'una diretta volonta' occidentale.


Su questo non sono molto daccordo, ci sono stato il mese scorso in Kenya e mi hanno dato la sensazione che anche avendone le possibilità non rientra tre le loro priorità migliorare la loro situazione, tutto quello che arriva "gratis" è ben accetto, ma di rimboccarsi le maniche e fare qualcosa non se ne parla proprio.

E parlo di posti come Mombasa e città limitrofe, nei villaggi masai invece di internet non gliene frega nulla visto che non hanno neanche la corrente
PhoEniX-VooDoo13 Novembre 2014, 09:26 #6
Originariamente inviato da: Simonex84
Su questo non sono molto daccordo, ci sono stato il mese scorso in Kenya e mi hanno dato la sensazione che anche avendone le possibilità non rientra tre le loro priorità migliorare la loro situazione, tutto quello che arriva "gratis" è ben accetto, ma di rimboccarsi le maniche e fare qualcosa non se ne parla proprio.

E parlo di posti come Mombasa e città limitrofe, nei villaggi masai invece di internet non gliene frega nulla visto che non hanno neanche la corrente


anche questo e' vero
hrossi13 Novembre 2014, 10:23 #7
Lui stesso sostiene che le preoccupazioni più grandi della sua vita siano legate al social network che gestisce e alla community che partecipa ogni giorno a rinvigorirlo. I soldi sono solamente un aspetto secondario.


Ognuno ha le proprie preoccupazioni, a volte però prima di esternarle così candidamente sarebbe meglio rivolgersi ad un PR, tanto dei soldi non gli interessa molto e pagare una persona che gli curi l'immagine pubblica potrebbe tornargli utile.

Stiamo assistendo alla colonizzazione dell'Africa mediante la tecnologia. Chi primo arriva si papperà poi tutti i contratti di fornitura delle infrastrutture e dei servizi. Insomma un giro di qualche migliaio di miliardi di dollari sul lungo termine.

Hermes
PhoEniX-VooDoo13 Novembre 2014, 11:38 #8
lui se ne frega del prestigio, pare non sia insolito trovarlo a mangiare hamburger su qualche scalinata in zona campus

fino a qualche anno fa aveva ancora la sua corolla rossa di quando era studente ecc.
hrossi13 Novembre 2014, 13:36 #9
Originariamente inviato da: Bivvoz
Ma questo non conta nel caso di Zuckerberg infatti sembra che il suo stipendio da ad sia di 1 dollaro.


La cosa più interessante del mio intervento forse era quella non citata però.

Che guadagni 1$ o che si nutra da mcdonald è un comportamento figlio della quantità di soldi tale da poter vivere come preferisce senza dover essere schiavo dell'apparenza e degli status symbol. Ma mentre qualcuno i conti al supermercato li fa per necessità ogni volta che fa la spesa, i miliardari come lui possono permettersi di vivere senza curarsi dei conti, a prescindere dal luogo dove si trovano.
Che mangi da mcdonald e che guidi la stessa vecchia auto di un pensionato quindi è solo incidentale, non comparabile.

E da un miliardario filantropo quale è, o si professa, un'attenzione verso le persone e i loro bisogni più immediati nelle dichiarazioni pubbliche, piuttosto che verso la sola tecnologia che lo rende miliardario, gli varrebbe una simpatia maggiore, credo.

Hermes
Dinofly13 Novembre 2014, 16:13 #10
Originariamente inviato da: PhoEniX-VooDoo
e' palese che lo stato attuale delle nazioni africane e'una diretta volonta' occidentale.
se loro stessero bene quanto noi, noi non staremmo piu cosi bene

pero' se servono per vendergli qualche arma o fare qualche click in piu su facebook, allora va bene.


Questo è un luogo comune.
Una situazione africana migliore significa più mercati di sbocco, più offerta di competenze, manodopera, più imprese e mercati in cui operare, migliori diritti di proprietà su risorse naturali.
Tutto il mondo avrebbe da guadagnarci in una africa in condizioni migliori, se questo non accade è perchè l'istruzione è pessima, ma sopratutto c'è grande conflittualità, principalmente tribale e religiosa (come al solito, nella storia dell'uomo).

Certo, dal punto di vista del riscaldamento globale, al momento non so quanto la terra riuscirebbe a sopportare un'altro continente che comincia a buttar fuori co2, quindi per il momento è quasi un bene da quel punto di vista. Prima forse dobbiamo trovare una fonte di energia davvero sostenibile.

Per quanto riguarda parte del wildlife c'è poco da fare, una industrializzazione africana porterebbe dietro l'estinzione di quasi tutte le specie wild rimaste, ma di questo sembra non fregare nulla a nessuno.

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