Il cavo sottomarino più lungo al mondo parte da Genova: 3 miliardi di persone in rete con 2Africa
Africa, Europa e Asia saranno collegate da un cavo sottomarino da record: ben 45.000 chilometri. La prima tratta di cavo, voluto dal consorzio 2Africa che include nomi come Meta e Vodafone, parte da Genova e assicurerà connettività Internet ad alta velocità.
di Manolo De Agostini pubblicata il 16 Aprile 2022, alle 12:31 nel canale WebÈ iniziata la posa del cavo sottomarino più lungo al mondo: una volta completato (cioè agganciato all'estensione Pearl in Medio Oriente) raggiungerà un'estensione di 45mila chilometri. Posato tre metri sotto il fondale marino e dotato di 16 coppie di fibra ottica, diventerà operativo entro il 2024.
L'avvio della posa è avvenuto nella zona di Sturla a Genova. Il cavo parte dal nuovo datacenter genovese CNDC (Carrier Neutral Data Center, slegato da un singolo operatore) di Equinix, collegato con quelli di Milano e Francoforte, e sarà affiancato presto da un secondo cavo. Vodafone, partner dell'operazione di posa di 2Africa a Genova, ha collaborato con Equinix per l'installazione del cavo, mentre Retelit ha fornito il fronthaul.
"La nostra visione sta diventando realtà: siamo molto orgogliosi di essere la città che ospita il nuovo hub di attracco per cavi sottomarini GN1. Ora saremo uno dei principali porti digitali d'Europa, con un ruolo chiave nel trasferimento dei dati a livello globale. È un'azione pionieristica, che stiamo vivendo da protagonisti", ha dichiarato Marco Bucci, sindaco di Genova.
Il consorzio 2Africa punta a offrire connettività a circa 3 miliardi di persone dislocate in tre continenti - Africa, Europa e Asia. Il cavo sottomarino circumnavigherà l'Africa e quando l'installazione sarà completata toccherà 46 località. L'obiettivo è offrire connettività a 180 Tbps. Dietro al consorzio 2Africa ci sono colossi come China Mobile, Meta, MTN GlobalConnect, Orange, STC, Telecom Egitto e Vodafone.
29 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerché occhio non vede e cuore non duole. L'impatto ambientale è ridotto al minimo ed è invisibile.
Tra l'altro credo che i guasti dei cavi sottomarini abbiano una probabilità di verificarsi veramente minima.
In terra devi attravarsare proprietà, casini, strade, ponti, ecc. in mezzo al mare scavi e pianti e amen, tra l'altro il cavo è quasi indistruttibile per rompersi deve succedere davvero un terremoto o venir agganciato da un'ancora ma è un'ipotesi molto molto remota essendo sotto la sabbia
non farebbe differenza. invece di un arrivo c'è un arrivo ed una partenza...
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Se il cavo arrivasse e partisse, il funzionamento della restante tratta sarebbe in mano al paese che gestisce il nodo!
Se il cavo arrivasse e partisse, il funzionamento della restante tratta sarebbe in mano al paese che gestisce il nodo!
hai ragione.
in effetti in italia, sapgna ecc fa un entra-esci, mentre in altri posti meno "sicuri" stacca in mare.
Un cavo così lungo se realizzato a terra verrebbe sabotato/danneggiato molto più frequentemente e poi andare a scovare in quale punto esatto si trova il danno è un casino.
non parlavo di mettere il cavo a terra...
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