Google+: quel social network da oltre 2 miliardi di fantasmi

Secondo un nuovo studio, sono solo pochi milioni gli utenti realmente attivi su Google+: il social network di Big G è ascrivibile fra i flop dell'informatica moderna?
di Nino Grasso pubblicata il 28 Gennaio 2015, alle 08:21 nel canale WebKevin Anderson ha pubblicato un grafico su Google+, il poco fortunato social network di Mountain View. Il blogger si è basato sugli studi di Edward Morbius, che ha stabilito che degli oltre 2 miliardi di utenti iscritti, quelli attivi non sono che una minima parte. Un risultato ottenuto in larga parte solo grazie alla recente integrazione del social network con gli altri servizi del gigante del web.
"Non voglio parlare di numeri", sosteneva il nuovo responsabile di Google+, Dave Besbris, durante un'intervista per Re/Code lo scorso anno. Morbius si è chiesto se questa laconica risposta "nascondesse qualcosa", ed in effetti pare che sia così, come del resto sembra ovvio dando una rapida occhiata al servizio: "Non mi meraviglia che Besbris non voglia parlare di numeri", ha scritto il blogger in seguito al rilascio delle sue analisi statistiche.
I suoi studi dipingono infatti un quadro impietoso per il servizio social di Google. Dei circa 2,2 miliardi di profili iscritti a Google+ solo il 9% ha nella propria pagina un contenuto pubblico, che in larga parte (37%) non è altro che un commento su un video di YouTube. A 18 giorni dall'inizio del 2015, solamente il 6% dei profili aveva effettuato una qualsivoglia attività sul social network e in circa la metà dei casi si trattava di commenti pubblicati su YouTube.
Tracciando le somme, secondo Morbius circa 4/6 milioni di utenti sono attivi su Google+ nel 2015, un valore che si attesta intorno allo 0,3% della base d'utenza complessiva iscritta al servizio. Lo studio di Morbius non considera naturalmente tutte le interazioni private fra utenti, soffermandosi esclusivamente su quello che è pubblicamente disponibile all'interno di Google+. Lo scorso ottobre Google dichiarava di avere oltre 500 milioni di utenti attivi, promettendo di raddoppiare la cifra per il 2015.
Lanciato nel 2011, Google+ voleva essere una risposta a Facebook, abbracciandone il concetto di fondo ma cambiandone alcuni aspetti. Il servizio di Zuckerberg ad oggi dispone di oltre 1,3 miliardi di utenti e, nonostante gli annunci di Google, ad oggi appare incontrastato ed incontrastabile nella categoria che domina.
Morbius ha specificato che, nei primi giorni di gennaio, su 7.875 profili solo 24 hanno pubblicato qualcosa su Google+ che non si sia trattato di contenuti relativi a YouTube: "Sono certo che il numero totale degli utenti che pubblicano contenuti [su Google+] sia ben al di sotto dei 10 milioni, relativamente al mese di gennaio 2015", ha concluso il blogger americano. Pochi, pochissimi per contrastare Zuckerberg sul suo stesso campo da gioco.
58 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer fortuna che ho potuto disabilitare tutte le cose di G+
Per fortuna che ho potuto disabilitare tutte le cose di G+
Idem con patate.
un social non è una community, e i post che vedi derivano dai tuoi contatti. Senza dimenticare che esistono filtri e similari per evitare porcate. Ma diamo pure il via alle solite quattro cagate su facebook, bimbiminkia e foto davanti allo specchio...google plus è stato e continua ad essere un cancro per tutti i servizi legati a google con sottoscrizioni obbligatorie che facevano leva sulla dipendenza raggiunta con mail e youtube, pre entrare e uscire da tutti gli altri social non subisci pressioni al milite del ricatto, e questo è un fatto.
Il fatto di avere a disposizione una proposta migliore tecnicamente è pressochè irrilevante.
no, un social è anche possibilità di avere community e creare contatti con gente che ha le tue stesse passioni, solo che su FB, essendo pieno zeppo di cerebrolesi per via della sua diffusione capillare, anche il gruppo interessante finisce per essere poco fruibile, su g+ non è così ed anche la tipologia di gruppi presenti è decisamente differente
e sul fatto che siano stati scorretti ci possiamo stare, tuttavia nessuno obbliga ad usare i loro servizi, il profilo g+ lo puoi cancellare (https://support.google.com/plus/answer/1044503?hl=it) e di recente non sono tanto sicuro che sia obbligatorio attivarlo (mi pare di aver creato di recente delle gmail senza aver attivato nulla)
i numeri di iscritti lasciano il tempo che trovano, FB stesso pur essendo sicuramente più popolato è pieno zeppo di profili non utilizzati o cloni e account fasulli
Trovo una cosa fuori dal mondo che per caricare un video su Youtube o votare un'app bel Play Store debba svelare la mia identità (nome, cognome, data di nascita e città obbligatori).
Inoltre ho cancellato l'app dal Nexus e, indovina un po', l'app foto (per vedere le foto locali!!) crasha all'avvio.
Trovo incredibile che nessun ente che si occupa della tutela dei consumatori abbia fatto qualcosa
a prescindere dal resto che posso anche condividere, G+ è una applicazione di sistema, per cancellarla devi avere il root ed andare manualmente a toglierla dalla partizione relativa, poi non puoi lamentarti che qualcosa non funziona se tu stesso fai delle modifiche a qualcosa che non dovresti toccare
Trovo una cosa fuori dal mondo che per caricare un video su Youtube o votare un'app bel Play Store debba svelare la mia identità (nome, cognome, data di nascita e città obbligatori).
Inoltre ho cancellato l'app dal Nexus e, indovina un po', l'app foto (per vedere le foto locali!!) crasha all'avvio.
Trovo incredibile che nessun ente che si occupa della tutela dei consumatori abbia fatto qualcosa
i
Io proprio non capisco perchè uno vuole dei servizi senza pagare
a google si paga in informazioni e non con i soldi , se non ti và bene i video puoi metterli su vimeo (pagando il premium) e come cellulare puoi usare un wp o ios pagando il sistema operativo
e poi ha un nexux, pazzesca l'ignoranza di certe persone
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