Facebook indagata dall'Autorità Antitrust italiana

L'Antitrust sta indagando su due comportamenti sospetti da parte del social network, che non vengono informati adeguatamente sull'uso dei dati che inseriscono sul servizio
di Nino Grasso pubblicata il 09 Aprile 2018, alle 16:41 nel canale WebL'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha fatto sapere di aver avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Facebook per presunte pratiche commerciali scorrette. Le accuse nei confronti della multinazionale americana sono nella fattispecie due: in primis si denunciano le dichiarazioni ingannevoli da parte del servizio per quanto riguarda la fase di attivazione dell'account, mentre nel secondo capo d'accusa viene sottolineato lo scambio dei dati degli utenti con terzi.
Secondo l'intuizione dell'Autorità i comportamenti attuati dalla compagnia potrebbero integrare due pratiche commerciali scorrette in violazione degli articoli 20, 21, 22, 24 e 25 del Codice del Consumo, visto che la compagnia non informerebbe "adeguatamente e immediatamente" l'utente dell'attività di raccolta e utilizzo dei dati che egli cede a fini commerciali. Non solo, Facebook avrebbe inoltre "esercitato un indebito condizionamento nei confronti dei consumatori registrati".
Gli utenti che vogliono iscriversi al servizio devono accettarne le regole, e sono costretti a farlo se vogliono fare parte della community. Sono costretti a offrire i propri dati alla compagnia affinché possa utilizzarne le informazioni (quelle del proprio profilo, così come quelle derivate dall'uso di app collegate) in modo automatico e quasi inconsapevolmente per l'utente. Se non c'è nulla di illecito in questo operato, l'Autorità ha qualche dubbio sulla chiarezza delle informazioni offerte agli utenti.
In fase di iscrizione, infatti, Facebook utilizza secondo l'Antitrust un "sistema di preselezione del consenso", al fine di mantenere lo status quo ed evitare di subire limitazioni nell'utilizzo del servizio in caso di deselezione. L'Autorità sta indagando su due attività operate da Facebook, che riportiamo di seguito così come appaiono sul comunicato diffuso alla stampa:
1) l'informativa fornita dal professionista in fase di registrazione alla piattaforma Facebook, con riferimento alle modalità di raccolta e utilizzo dei dati dei propri utenti a fini commerciali, incluse le informazioni generate dall'uso da parte dell'utente Facebook di app di società appartenenti al gruppo e dall'accesso a siti web/app di terzi;
2) l'automatica attivazione della piattaforma di scambio dei propri dati da/a terzi operatori per tutte le volte che l'utente accederà o utilizzerà siti web e app di terzi, con validità autorizzativa generale senza alcun consenso da parte dell'utente, con sola facoltà di opt-out. In particolare, l'opzione a disposizione dell'utente di rinunciare o meno a tale modalità risulterebbe preimpostata, tramite spunta nell'apposita casella, sul consenso al trasferimento dei dati.
3 Commenti
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conosce anche i profili dei vari giudici, sicuramente farà "pressione" per non far uscire qualche mega scandaloDevi effettuare il login per poter commentare
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