Facebook, ban ai contenuti su Linux: errore dell'algoritmo o scelta deliberata?

La piattaforma social di Meta ha improvvisamente iniziato a censurare post e commenti relativi a Linux, etichettandoli come minacce alla sicurezza. I primi casi risalgono a diversi giorni fa e ad oggi manca ancora una risposta esaustiva da parte dell'azienda.
di Nino Grasso pubblicata il 29 Gennaio 2025, alle 10:01 nel canale WebMetaFacebook
Dal 19 gennaio 2025, alcuni utenti della piattaforma social di Zuckerberg hanno iniziato a riscontrare difficoltà a pubblicare contenuti relativi a Linux, soprattutto legati al celebre sito DistroWatch. La politica interna di Facebook sta etichettando tali contenuti come "minacce alla sicurezza informatica", classificando di fatto Linux come malware e procedendo alla rimozione sistematica dei post che lo menzionano.
Numerosi utenti hanno segnalato il blocco dei contenuti e, in alcuni casi, anche il ban dei propri account in seguito alla pubblicazione di post su Linux o alla condivisione di link a siti web specializzati come DistroWatch. La "censura" si è estesa presto anche a commenti datati che menzionavano il portale, ora considerati in violazione delle linee guida della community di Facebook. DistroWatch, uno dei siti web più autorevoli per le notizie e le recensioni sulle distribuzioni Linux, è stato colpito duramente da questa decisione e lo stesso sito ha sottolineato come gran parte dell'infrastruttura di Facebook si basi proprio su tecnologie Linux.
Meta inizia a bannare i contenuti relativi al mondo Linux: scelta precisa o errore dell'algoritmo?
DistroWatch ha inoltre rivelato di aver affrontato problematiche analoghe in passato, citando l'esempio recente del cambio di nome di Twitter in X, che ha comportato l'impossibilità per gli account di condividere link provenienti dai feed RSS del sito. Questo tipo di censura viene descritto come "uno spiacevole effetto collaterale delle piattaforme di comunicazione centralizzate" come X, Facebook e Google+. La notizia ha rapidamente guadagnato l'attenzione della comunità tecnologica su varie piattaforme online. Su Reddit, gli utenti hanno espresso la loro indignazione e preoccupazione per le implicazioni di questa mossa sulla libertà di informazione e sulla diffusione di conoscenze tecniche.
In risposta a questa situazione, DistroWatch ha consigliato ai suoi lettori di cercare temporaneamente informazioni su Linux al di fuori di Facebook. Il sito ha inoltre annunciato l'apertura di un account su Mastodon per la pubblicazione regolare di aggiornamenti e ha ricordato agli utenti la disponibilità del proprio feed RSS come alternativa per rimanere informati. La mancanza di una dichiarazione ufficiale da parte di Facebook o Meta riguardo a queste dinamiche insorte nelle ultime settimane sta alimentando le speculazioni e le preoccupazioni della comunità, per quella che potrebbe essere una decisione arbitraria, così come un banale errore dell'algoritmo.
Si ipotizza, infatti, che il ban ai contenuti che riguardano Linux possa essere dovuto a un errore nei sistemi di moderazione automatica di Facebook, ma alcuni osservatori temono che possa essere il preludio a un approccio più restrittivo verso i contenuti tecnici considerati potenzialmente "pericolosi" dalla piattaforma. L'impatto della decisione potrebbe andare oltre la semplice comunità Linux: sviluppatori, amministratori di sistema e professionisti IT che utilizzano Facebook per networking e condivisione di conoscenze si potrebbero trovare di fronte a una barriera nella loro comunicazione professionale, nella speranza che si sia trattato di un grossolano errore di natura tecnica. Nel frattempo, altre piattaforme social e forum specializzati potrebbero beneficiare di questo "divieto": siti come Reddit, Stack Overflow e GitHub potrebbero diventare ancora più centrali per la comunità Linux in cerca di nuovi canali di comunicazione e condivisione.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE ho inserito Meta nella mia personale blacklist.
Però pensa che quel bimbo…., magari col tempo si appassionerà e ed arriverà a livelli più alti. Mentre se invece lo si tratterrà a pesci in faccia, difficilmente continuerà con Linux. E rimarranno solo i sacerdoti… Chiusi tra quattro mura a chiedersi come mai tutti gli altri non hanno visto la luce come loro…
Mmmh, difficile che, se interessato, si fermi alla richiesta tramite Facebook...
Anche perché i giovani Facebook non lo guardano proprio...
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