DropPay: un sistema per i pagamenti mobile via QR Code
DropPay è un servizio di pagamenti mobile che consente di scambiare soldi attraverso la semplice scansione di un QR Code. Non si appoggia a carte di credito di terze parti, come molte altre piattaforme, e funziona anche con i negozi convenzionati
di Redazione pubblicata il 13 Febbraio 2018, alle 15:01 nel canale WebPagare online è una grande comodità: per effettuare diverse operazioni in passato era necessario recarsi ad uno sportello, mettersi in fila e aspettare il proprio turno. Anche i pagamenti di tutti i giorni richiedono comunque dei compromessi: non è sempre sicuro andare in giro con il portafogli gonfio di contanti, con carte di credito e assegni che ci hanno permesso sempre più di allontanarci con profitto dalla carta moneta. Ma cosa arriverà nel futuro? Un piccolo esempio è dato da DropPay, un sistema di pagamento per inviare e ricevere denaro o per effettuare pagamenti nei negozi convenzionati, fisici e online, scansionando semplicemente un QR Code.

Pagamenti mobile via QR Code
A differenza di altri sistemi per i pagamenti via mobile, DropPay non è un wallet e per l'attivazione di un nuovo conto di pagamento non viene richiesto di appoggiarsi a carte o a conti correnti bancari esistenti. La registrazione non comporta alcun costo e si effettua rapidamente attraverso lo smartphone: è sufficiente inserire il proprio numero di cellulare, scegliere una password e digitare il codice di verifica ricevuto via SMS riempiendo tutti i campi relativi ai dati personali. Il riconoscimento dell'utente avviene attraverso una foto personale scattata insieme al proprio documento. Infine si sceglie un PIN per effettuare le varie operazioni in sicurezza.
DropPay è un sistema autorizzato da Banca d'Italia, indipendente dai circuiti tradizionali e aperto, e che quindi consente di effettuare operazioni anche con chi non ha un conto DropPay. Il sistema non prevede costi di gestione o commissioni sui trasferimenti, ed è stato progettato per essere utilizzabile da tutti grazie ad un'interfaccia utente semplificata. L'accesso al conto può essere effettuato anche con impronta digitale, mentre il "link" per effettuare il pagamento è rappresentato da un QR Code da scansionare attraverso la fotocamera o dispositivi appositi. Oltre all'invio e alla ricezione di denaro in tempo reale, DropPay consente di eseguire diverse altre operazioni.
Ad esempio consente di pagare bollettini postali (bianchi e premarcati, inquadrando il codice o compilando manualmente) con 1 euro di commissione (prezzo minimo di mercato), disporre di bonifici, creare Grant (fondi spesa con cui chi fa da garante abilita altre persone agli acquisti di specifiche categorie merceologiche), ed anche effettuare ricariche telefoniche. DropPay è un'app di A-Tono Payment Institute e vuole contribuire alla "smaterializzazione del denaro", rendendo i suoi utenti sempre meno schiavi da contanti e monetine. Per poter effettuare scambi di denaro con utenti in tutto il mondo è sufficiente effettuare una ricarica attraverso un bonifico al codice IBAN associato al conto DropPay.

La ricarica avviene nei tempi richiesti dalla banca per portare a compimento l'operazione, quindi in questo caso non è istantanea. Diversamente, invece, richiedendo il denaro ad un amico l'operazione sarà fulminea non appena quest'ultimo avrà accettato la richiesta. Per inviarla è sufficiente selezionare il contatto dalla rubrica telefonica, e a tutto il resto ci penserà la piattaforma rendendo l'operazione priva di inutili fronzoli.
Anche per acquisti su store fisici e digitali
DropPay consente agli esercenti di convenzionarsi al servizio con il vantaggio di non pagare mai alcuna commissione sui pagamenti ricevuti, senza limiti di transazioni e con un sensibile risparmio sui costi, abilitando i pagamenti cash-less attraverso la scansione di QR Code o l'integrazione nei POS e registratori di cassa.
A poter sfruttare DropPay non sono solo i negozi fisici, ma anche quelli online attraverso l'integrazione via API o plugin appositi per le piattaforme di e-commerce. Il servizio può essere aggiunto come metodo di pagamento via i moduli Magento, Prestashop e WooCommerce già disponibili nei rispettivi marketplace. Tutti gli esercenti convenzionati, sia negozi fisici o digitali, devono semplicemente pagare un canone settimanale di 2,50 euro, ma solo se nel particolare periodo di tempo siano effettivamente avvenuti movimenti. Il primo anno è inoltre gratuito, con il canone che dovrà essere pagato solo a partire dal secondo anno di adesione. Per maggiori informazioni su DropPay vi rimandiamo al sito ufficiale.










Antigravity A1: drone futuristico per riprese a 360° in 8K con qualche lacuna da colmare
Sony Alpha 7 V, anteprima e novità della nuova 30fps, che tende la mano anche ai creator
realme GT 8 Pro Dream Edition: prestazioni da flagship e anima racing da F1
Axiom Space ha completato un importante test per le tute spaziali AxEMU destinate alle missioni Artemis
Gli aeroplani Airbus utilizzeranno i satelliti Qianfan G60 per la connettività dati, nuovo accordo in Cina
Una nuova immagine della cometa interstellare 3I/ATLAS catturata dal telescopio spaziale Hubble
'La soluzione a un problema che non esiste': così la CEO di Logitech definisce i dispositivi IA
Radeon RX 9000 sì, Ryzen 9000 no: le ultime sull'aumento dei prezzi dei prodotti AMD
Amazon versa 180 milioni al Fisco e cancella l'algoritmo-spia: ecco cos'è cambiato
Meta, il Board di Supervisione guarda oltre i post: in arrivo il test sui provvedimenti agli account
DJI rivoluziona le consegne aeree: il nuovo drone può trasportare fino a 100 kg di carico!
Fibercop e Microsoft Italia uniscono per forze per un'infrastruttura di edge cloud computing nazionale
App Store Award 2025: scarica le 17 app e giochi dell’anno incoronate da Apple
NVIDIA fa marcia indietro, il supporto PhysX ritorna sulle RTX 5000: i vecchi giochi tornano a volare
Addio definitivo alla GeForce GTX 1080: NVIDIA chiude il supporto su Linux e Windows
Numeri record per gli iPhone 17: Apple si prepara a chiudere un 2025 da record
L'Italia del 2025 raccontata da Google: cosa abbiamo cercato davvero (e cosa rivela di noi)








