Cosa intendeva Elon Musk con l'apprezzamento al post che ha portato al boicottaggio

Cosa intendeva Elon Musk con l'apprezzamento al post che ha portato al boicottaggio

Sui social si continua a discutere del confronto tra Musk e le principali major scatenato dall'apprezzamento dello stesso imprenditore a un controverso post su X. Un dibattito che innesca vari ragionamenti sul controllo della disinformazione.

di , pubblicata il , alle 15:19 nel canale Web
Twitter
 

In questi giorni si fa un gran parlare del boicottaggio che molte aziende e istituzioni stanno conducendo nei confronti di X/Twitter all'indomani di un criptico messaggio di apprezzamento di Elon Musk, che è diventato proprietario del social network lo scorso anno, a un post antisemita sulla stessa piattaforma. Musk si è successivamente scagliato contro chi sta portando avanti il boicottaggio, ma abbiamo voluto analizzare il post incriminato per capire quale sia effettivamente l'ambito della discussione intorno a cui ruota l'intera vicenda.

Capire il significato del post a cui Musk ha espresso apprezzamento, infatti, non è assolutamente immediato, soprattutto se non si conoscono alcuni capisaldi del mondo della disinformazione e non si ha sensibilità sul complottismo che purtroppo alberga in alcuni social network (non certo il solo Twitter). Tutta la vicenda, infatti, innesca un profondo ragionamento sulla necessità di sostenere la lotta contro la disinformazione.

X Elon Musk

Diciamo innanzitutto che questo post parte dall'account anonimo ma con la spunta blu @breakingbaht che rispondeva a una discussione partita con l'hashtag #HitlerWasRight ("Hitler aveva ragione"). La traduzione in italiano non è semplice, azzardiamo: "Le comunità ebraiche stanno promuovendo contro i bianchi lo stesso tipo di dialettica dell'odio che vogliono non sia usata contro di loro. Le popolazioni ebree occidentali stanno arrivando a rendersi conto che non piacciono a quelle minoranze che supportano l'invasione del loro Paese". A questo post Musk ha risposto con la frase: "È la vera verità".

Il post originale è del tutto incomprensibile per le persone che seguono l'informazione "istituzionale" e verificata. Presuppone, infatti, l'esistenza di una campagna anti-bianchi ad opera di un'élite ebraica mondiale e rafforzata dai movimenti politici di sinistra che sposano le teorie critiche e che vedrebbero nei bianchi gli oppressori e i razzisti. Gli ebrei, in altri termini, vorrebbero mettere in moto una strategia di "grande sostituzione etnica" contro i bianchi simile a quella che si starebbe innescando contro di loro, con probabile riferimento al recente conflitto arabo-israeliano.

Una posizione che mischia due teorie complottiste: quella della "great replacement", portata avanti dallo scrittore Renaud Camus dal 2011 e sposata da pressoché tutte le destre europee e americane in varie forme, e quella secondo cui gli ebrei in qualche modo abbiano il controllo del mondo (e qui si ritorna a "i protocolli dei savi di Sion"). Entrambe possono essere inquadrate come teorie antisemite.

Ancora più complessa la seconda parte del post. In un primo momento abbiamo pensato che ci si riferisse a delle presunte minoranze intenzionate a invadere Israele, ma ci sbagliavamo. Si tratta, piuttosto, di non meglio definite minoranze che in qualche modo starebbero supportando l'invasione di Israele. Difficile associare il concetto di minoranze ai bianchi, il che sarebbe in accordo con la prima parte del post, per cui il riferimento potrebbe essere a quelle minoranze della società Usa (ad esempio, gli arabi o i neri), dalle quali Israele starebbe perdendo il supporto. Questo per gli ebrei sarebbe uno shock con l'autore del post che dice di non essere interessato alle problematiche della popolazione ebraica, da cui esprime un distaccamento. In altri termini, sostiene che gli ebrei non dovrebbero meravigliarsi se tutto questo sta accadendo dopo che hanno adottato gli stessi principi contro la popolazione dei bianchi e, per questo, aver favorito delle minoranze che ora si rivoltano contro loro stessi.

A questo punto, dovrebbe essere chiaro che si tratta di posizioni estremamente distanti dalla realtà dei fatti, pericolosamente vicine a quelle dei suprematisti bianchi. Contemporaneamente, inoltre, secondo un recente report di TechCrunch, X non sta più opportunamente moderando i contenuti islamofobi e antisemiti con il risultato di un aumento indiscriminato dei post che negano l'Olocausto, insultano la religione musulmana e incentivano l'odio reciproco tra ebrei e palestinesi.

Nelle ore subito successive alla pubblicazione del post di Musk la Casa Bianca ha definito "inaccettabile" il comportamento dell'imprenditore. L'organizzazione non profit Media Matters for America ha rincarato la dose, identificando annunci di aziende come IBM, Apple e Oracle pubblicati vicino a post che inneggiano all'odio o sono nostalgici di Hitler e del partito nazista. La polemica ha innescato una serie di prese di posizione da parte di alcune importanti aziende americane, e non solo, tra cui Apple, IBM e Disney, che hanno deciso la sospensione degli annunci pubblicitari dalla piattaforma.

Anche lo stesso Musk, insieme all'amministratore delegato di X, Linda Yaccarino, è corso ai ripari, con una serie di chiarimenti, dicendo che il principio "non si estende a tutte le comunità ebraiche" ma ribadendo di essere profondamente offeso dalle posizioni dell'Anti Defamation League, l'organizzazione non governativa internazionale ebraica con sede negli Usa, che spingerebbe "de facto verso il razzismo anti-bianchi o anti-asiatici, o razzismo di ogni forma".

In occasione della conferenza DealBook organizzata dal New York Times che ha visto coinvolti lo stesso Musk e il CEO di Disney, Bob Iger, c'è stato un acceso botta e risposta tra i due (anche se non diretto, nel senso che Iger ha parlato qualche ora prima rispetto a Musk). Il proprietario di X ha detto che "sarà il pubblico a decidere" e che il pubblico stesso, a sua volta, sta già boicottando Disney, in risposta alla presa di posizione del colosso del mondo dell'intrattenimento.

Tuttavia, i numeri non sembrano dalla parte di Musk. A un anno dal completamento dell'acquisizione, quello che prima era Twitter vale il 55% in meno, mentre nello scorso luglio lo stesso imprenditore ammetteva che il fatturato legato alla pubblicità è crollato. Tutto questo sarebbe dovuto alle scelte del nuovo management della piattaforma di social network dopo aver tagliato costi e personale in sicurezza e moderazione.

29 Commenti
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Douglas Mortimer01 Dicembre 2023, 15:32 #1
Con questo editoriale faziosissimo avete definitivamente gettato la maschera, da quando Musk ha liberato twitter dal controllo delle agenzie governative USA (twitter files) i media corporativi americani sono letteralmente impazziti insieme ai loro mandanti politici.
Vi informo che i lettori non sono tutti deficienti.
Cfranco01 Dicembre 2023, 15:47 #2
Originariamente inviato da: Douglas Mortimer
Con questo editoriale faziosissimo avete definitivamente gettato la maschera, da quando Musk ha liberato twitter dal controllo delle agenzie governative USA (twitter files) i media corporativi americani sono letteralmente impazziti insieme ai loro mandanti politici.
Vi informo che i lettori non sono tutti deficienti.


O forse siete voi complottisti a sognare ad occhi aperti cose che non esistono
h.rorschach01 Dicembre 2023, 15:49 #3
Reale traduzione dei due tweet:

Tweet originale: ai codardi che si nascondono dietro l'anonimato di internet per postare che "hitler aveva ragione"—se avete qualcosa da dire, venite a dircelo in faccia.

Tweet di risposta: va bene. le comunità ebraiche hanno promosso esattamente la stessa dialettica dell'odio che cercano di arginare verso di sé contro le popolazioni bianche. me ne sbatto altamente di come ora gli ebrei occidentali si stiano rendendo conto che le orde di minoranze che sostengono l'invasione del loro paese non li abbiano esattamente fra le grazie. volevi la verità in faccia, eccotela.


Per tutto il resto non mi esprimo
sbaffo01 Dicembre 2023, 15:50 #4
mi sono perso ben prima di metà discorso, e poi non sono informato sull'argomento quindi non entro nella questione. Voglio solo dire che ormai in Usa c'è una isteria collettiva su qualunque cosa si dica o neanche detta, due esempi al limite del ridicolo che danno la misura:
- hanno abattuto alcune statue di cristoforo colombo perchè simbolo del colonialismo,
- in una scuola è stato sospeso il preside perchè è stata fatta una lezione di storia dell'arte sul david di michelangelo nudo (come in una puntata dei simpson )
https://www.ilpost.it/2023/03/25/da...ni-stati-uniti/

Se dovessimo censurare le fake news perché non cominciare da quella che le ev salveranno il mondo?
Ah, già, hwup chiuderebbe subito.

E poi da quando hwup si occupa di politica? news OT si può dire?
Ginopilot01 Dicembre 2023, 16:23 #5
Originariamente inviato da: Douglas Mortimer
Con questo editoriale faziosissimo avete definitivamente gettato la maschera, da quando Musk ha liberato twitter dal controllo delle agenzie governative USA (twitter files) i media corporativi americani sono letteralmente impazziti insieme ai loro mandanti politici.
Vi informo che i lettori non sono tutti deficienti.


Tutti no
Gnubbolo01 Dicembre 2023, 16:24 #6
prima di parlare bisogna accendere il cervello e capire.

1° c'è differenza tra il significato di costo e di valore.
quindi posso comprare un'automobile che vale, cioè la somma di tutto il materiale e l'opera di progettazione ed assemblaggio, 15'000 euro e pagarla 30'000 perchè il costo lo sceglie il venditore.
Musk ha comprato una azienda che valeva 20 miliardi di $ facendo una scalata borsisistica e poi un'offerta finale da 40 miliardi di $ ai grossi azionisti. concluso questo ha fatto il delisting dalla Borsa in modo da non essere scalabile e non prestare il fianco ai media e gli shorters che si sarebbero arricchiti alle sue spalle perchè ovviamente il valore è di 20B non di 40B.
ovviamente i pappagalli mediatici fanno il loro mestiere contro il ribelle facendo solo una gran confusione.
Musk ci gioca ottenendo ulteriore visibilità, dicendo che X potrebbe chiudere.
ma tenendo conto che l'hardware per far funzionare il tutto ha un calo costante di prezzo e il numero di clienti di X è dimezzato a causa dei ban degli account finti e dei bot, allora nel lungo periodo nonostante la perdita di un gruppetto di inserzionisti, il servizio continuerà a funzionare.
far girare un server di CS da 10 slot nel 1999 ? quanto costa oggi ?
la banda ?
Starlink ? mai sentito parlare di questo ? signor pappagallo lo sai che Musk si è fatto la sua ethernet mondiale ?

2° è stata cancellata la differenza tra antisemitismo e antisionismo
un'opera di indottrimento durata un ventennio.
è stata una deliberata opera di indottrinamento, un'azione ordita da una volontà ambiziosa e spregiudicata operante con mezzi coperti, complicati e scorretti come articoli di giornale pappagallamente divulgati, rivolto a danno di enti o persone i quali non possono più esprimere un'opinione libera sulla questione palestinese pena essere banditi o estromessi dal dibattito pubblico o peggio dal luogo di lavoro.
non si può discutere qua perchè è un argomento che rientra nella discussione politica. si può dire che è profondamente sbagliato quello che hanno fatto negli US. il risultato sono le bandiere di Hamas sventolate ad Harvard che hanno fatto dire a Open Society: abbiamo sbagliato qualcosa.
Gnubbolo01 Dicembre 2023, 16:35 #7
Originariamente inviato da: sbaffo
isteria collettiva

no sbaffo sbagli.
non è affatto collettiva, è solo mediatica e riguarda il nord del paese.
la collettività ne ha le palle piene.
siamo noi italiani che siamo costretti a riportare le info dai 2-3 big del nord est come New York Times, CBS, CNN che, sia chiaro, negli US sono poco seguiti.
albatros_la01 Dicembre 2023, 17:24 #8
Tra il citato Albert Camus, filosofo antisemita scomparso nel 1960, premio Nobel per la letteratura, e l'ultra nazionalista e cospirazionista Renaud Camus, che immagino volevate citare, c'è un abisso. Lapsus incredibile.
Argomento un tantino fuori dalle competenze della testata.
Doraneko01 Dicembre 2023, 17:43 #9
Premesso che:
1) non ho nulla contro gli ebrei e sono al 100% pro-Israele, al punto che se si prendesse tutta l'altra sponda del Mediterraneo, dalla Turchia allo stretto di Gibilterra, io sarei contentissimo;
2) non possiedo né una Tesla né azioni di questa azienda;
3) non ho mai usato né l'allora Twitter né l'attuale X;
4) nulla di ciò che ha in qualsiasi modo a che fare con Musk è per me fonte di guadagno.
Riguardo all'articolo, dal mio punto di vista ve lo potevate tranquillamente risparmiare, puzza tanto di un malcelato tentativo di fare propaganda e proselitismo: "non odiate ancora Musk? Rimediamo subito".
Allo stesso modo hanno un odore strano gli articoli sugli scioperi partiti dalla sede svedese di Tesla: sono poche decine di lavoratori (su un totale di centinaia di dipendenti Tesla in Svezia) che al massimo vengono pagati un po' meno di quello che vorrebbero.
Avete a cuore come vengono trattati i lavoratori del settore automotive? Perché non partite da un articolo su cosa succede nello Xinjiang? Zona della Cina da dove passa la maggior parte delle batterie del paese che produce più batterie al mondo. Altro che sindacati e stipendi non adeguati, lì c'è la schiavitù vera e propria, basta una ricerca veloce per vedere di cosa sto parlando. E di roba che viene da lì ne abbiamo vista tanta qui, senza che l'argomento sia mai stato approfondito, da quello che ricordo.
Gio2201 Dicembre 2023, 19:25 #10
Originariamente inviato da: albatros_la
Tra il citato Albert Camus, filosofo antisemita scomparso nel 1960, premio Nobel per la letteratura, e l'ultra nazionalista e cospirazionista Renaud Camus, che immagino volevate citare, c'è un abisso. Lapsus incredibile.
Argomento un tantino fuori dalle competenze della testata.


Davvero li hanno confusi?
[SIZE="6"]
HAHAHAHAHAHAHAHAHAH[/SIZE]
che ignorantoni!
O rendiamoci conto che questo articolo lo hanno scritto a quattro mani.

Cioè posso capire che scrivi da solo l'articolo e ti manca qualche nozione di cultura generale , ma viene riportato il nome di 2 autori:
di Rosario Grasso, Riccardo Robecchi. Un giornalista avrebbe dovuto colmare le lacune dell'altro ma...niente

HAHAHAHAH

Ma poi per quale motivo andarsi a complicare la vita con un articolo smaccatamente politico se discuterne va contro il loro stesso regolamento?

Si sono ridicolizzati da soli.

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