Apple, Google, Twitter, Facebook: le 'sanzioni' del Web contro la Russia di Putin

I colossi del web stanno non solo ottemperando alle sanzioni decise dai governi occidentali contro la Russia, ma procedendo anche con misure restrittive autonome volte a colpire la propaganda e le fonti di guadagno dei media legati al Cremlino.
di Manolo De Agostini pubblicata il 27 Febbraio 2022, alle 09:00 nel canale WebGoogleFacebookMetaYouTubeAppleTwitterSpaceX
Tutto il mondo occidentale sta applicando sanzioni contro la Russia di Putin dopo l'avvio delle operazioni militari in Ucraina. I pacchetti di sanzioni decisi da Stati Uniti, Europa e Gran Bretagna hanno un effetto immediato anche sulle aziende hi-tech, costrette ad adeguarsi.
Il funzionamento di Apple Pay, Google Pay e altri "wallet digitali" è stato sospeso in Russia per ottemperare al blocco delle transazioni estere verso le banche russe inserito nel pacchetto di sanzioni. La Banca Centrale russa ha dichiarato che cinque grandi istituti di credito (VTB Group, Sovcombank, Novikombank, Promsvyazbank e Otkritie) hanno subito restrizioni alle loro operazioni internazionali a causa delle sanzioni.
I clienti di queste banche non potranno più usare le proprie carte all'estero, e nemmeno fae pagamenti online verso le società registrate in Paesi che hanno emesso sanzioni. La Banca Centrale russa ha inoltre precisato che le carte emesse da queste cinque banche non funzionano più con Apple Pay o Google Pay, poiché entrambe le piattaforme hanno sede negli Stati Uniti.
I cittadini russi possono effettuare pagamenti contactless utilizzando le loro carte fisiche in Russia, ma i wallet digitali di Apple e Google sono stati sospesi a tempo indeterminato.
Vi sono poi le iniziative dirette, come quelle di Facebook (Meta) e Twitter. Nel primo caso Facebook ha annunciato il blocco per i media russi controllati dallo Stato dal fare pubblicità e monetizzare contenuti sulla piattaforma. "Vietiamo ai media statali russi di pubblicare annunci o monetizzare sulla nostra piattaforma in qualsiasi parte del mondo", ha annunciato su Twitter Nathaniel Gleicher, a capo della politica di sicurezza di Facebook. "Questi cambiamenti sono già stati implementati e continueranno nel fine settimana".
La Russia ha parzialmente bloccato l'accesso a Facebook come rappresaglia. L'autorità di regolamentazione della tecnologia e delle comunicazioni russa ha ordinato al social network di interrompere il fact checking e l'etichettatura dei contenuti dei media statali, ma Facebook ha deciso di non ottemperare alla richiesta.
Twitter, invece, ha annunciato di aver bloccato temporaneamente la visione della pubblicità in Russia e Ucraina per dare maggiore visibilità delle informazioni relative alla sicurezza pubblica. "Stiamo temporaneamente sospendendo la pubblicità in Ucraina e Russia per garantire che le informazioni critiche sulla sicurezza pubblica appaino in primo piano e le pubblicità non le offuschino", ha affermato Twitter aggiungendo che sta impendendo di registrare nuovi account sulla piattaforma dalla Russia.
Il social network sta inoltre "esaminando in modo proattivo i tweet per rilevare la manipolazione della piattaforma" e sta intraprendendo "azioni di contrasto" contro le fake news. Twitter sta monitorando gli account di giornalisti, funzionari governativi, attivisti e altri account di alto profilo per prevenire anche "furti di account o manipolazioni mirate".
La Russia ha bloccato Twitter nel paese non come rappresaglia ma per impedire che circolino informazioni e immagini relative al conflitto. "Siamo consapevoli del fatto che Twitter è soggetto a restrizioni per alcune persone in Russia e stiamo lavorando per mantenere il nostro servizio sicuro e accessibile", ha affermato il social network.
Anche YouTube ha deciso di impedire ai media controllati dal governo russo di fare pubblicità sulla piattaforma e monetizzare i contenuti. YouTube ha dichiarato all'agenzia Reuters che sta "mettendo in pausa la capacità di una serie di canali di monetizzare su YouTube, inclusi diversi canali russi affiliati con le recenti sanzioni".
Il portavoce di YouTube, Farshad Shadloo, ha aggiunto che la piattaforma raccomanderà meno spesso i media statali russi agli utenti. Alcuni di questi canali, incluso RT (ex Russia Today, finanziato dal Cremlino), saranno limitati anche in Ucraina per rispondere a "una richiesta del governo" volta a limitare la propaganda russa.
Intanto il vice primo ministro ucraino Mykhailo Fedorov che ieri aveva chiesto a Tim Cook di Apple di interrompere la vendita di prodotti Apple e bloccare l'App Store in Russia, continua la sua azione di "moral suasion" verso il comparto tecnologico in modo da bloccare quanti più servizi in Russia e creare scontento tra i giovani, inducendoli a rivoltarsi contro lo "zar" Putin.
Starlink service is now active in Ukraine. More terminals en route.
— Elon Musk (@elonmusk) February 26, 2022
Fedorov, ad esempio, si è rivolto a Netflix chiedendole di bloccare l'accesso al servizio in Russia. Inoltre, ha bussato alla porta di Elon Musk per ottenere copertura Starlink sull'Ucraina.
"Elon Musk, mentre tu cerchi di colonizzare Marte, la Russia cerca di occupare l'Ucraina! Mentre i tuoi razzi atterrano con successo dallo Spazio, i razzi russi attaccano la popolazione civile ucraina! Ti chiediamo di fornire all'Ucraina le stazioni Starlink e di rivolgerti ai russi sani di mente affinché resistano". Musk ha prontamente risposto annunciando l'attivazione del servizio Starlink in Ucraina.
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAd esempio io seguo su twitter Dinara Kasko, che e' una famosissima pasticciera ucraina: vedere nel suo profilo le foto di buonissime torte e all'improvviso le foto di lei che piange, scappa e si rifugia in bunker sotterranei e' veramente distruttivo, ma senza social storie come la sua non verrebbero mai fuori.
Cosi' come profili di persone famose russe che vanno a manifestare e vengono arrestate e malmenate in piazza, cose che ovviamente la Russia non farebbe vedere...
Mamma mia che brutta situazione...
Al netto del fatto che la Russia da sola non può affrontare il mondo intero, se prova ad attacchare norvegia, finlandia, estonia lettonia o lituania la NATO parte in 3 secondi netti e cmq non gli conviene.
Putino deve sta tranquillo che un'olocausto nucleare non conviene a nessuno.
Ci mancava solo sto mentecatto che bell'e buono scapoccia..
Al netto del fatto che la Russia da sola non può affrontare il mondo intero, se prova ad attacchare norvegia, finlandia, estonia lettonia o lituania la NATO parte in 3 secondi netti e cmq non gli conviene.
Putino deve sta tranquillo che un'olocausto nucleare non conviene a nessuno.
Ci mancava solo sto mentecatto che bell'e buono scapoccia..
A sto giro la Cina non si e' proprio schierata, ha condannato l'invasione dell Ucraina, come grave attacco ad uno stato sovrano, pero non ha detto nulla contro le sanzioni dell occidente, gia questa cosa e' quasi una novita' per gli standard della politica estera cinese. Quindi Putin non puo di certo contare di un qualche supporto da parte della Cina. Ce da dire pero che la Cina si trova in una situazione simile a quella dell Ucraina, nel senso.. che ci sono alcune regioni della Cina , tipo Taiwan, che per la Cina sono Cinesi.. per Taiwan.. non credo proprio... e la stessa situazione e' simile a quella fra Ucraina e le due regioni separatiste, paradossalmente la Cina e' piu vicina all'Ucraina da questo punto di vista. Poi che lo zar stia decretando la sua uscita di scena.. questo e' palese.. vediamo quando durerà uno stato che importa tutto, ha un PIL che e' la meta di quello tedesco e due terzi di quello italiano, e la sua economia e' improntata quasi esclusivamente sull esportazione di materia prima , come i paesi del terzo mondo, e sviluppo e vendita armi. Per non parlare dell enorme estensione della Russia, muoversi in quel paese richiede tempo e denaro e Putin non ha le risorse militari ed economiche per coprire ogni angolo di quel paese.
Condivido tutto quello che hai scritto, vediamo quanto dura.
Direi pure che è completamente impazzito..
La vedo anche io cosi', ma era l'unica mossa possibile , decretato il totale fallimento della NATO al livello extra europeo (Libia,Siria,Afganistan, ecc ecc) e' ovvio che l'unico motivo rimasto di esistenza di un alleanza nordatlantica sia il rendere irrilevante la Russia.
Ni.
La NATO non c'entra nulla in questo caso, ovvero può intervenire se ci sono dei presupposti ben precisi.
Se la Russia avesse attaccato Estonia, Lettonia, Lituania, Norvegia o Finlandia si potrebbe invocare l'articolo 5 e ci sarebbe una mossa diretta da parte della NATO, in questo caso l'Ucraina non è parte della NATO per cui non sui può intervenire direttamente ovvero ricade sotto l'egida dell'ONU.
Aggiungo che se la NATO intervenisse in forze farebbe il gioco di Putin.
Si sta valutando se attivare l'articolo 4 che è ben diverso dall'articolo 5 che prevede un attacco diretto a un membro della NATO.
Non è facile soprattutto se si ha a che fare con uno scemo come Putin che si è dimostrato per quello che è, un pazzo.
Quanta propaganda!!!
Per risolvere il problema di ApplePay ci hanno impiegato 5 minuti. E quando dico 5 minuti non sto esagerando. Prima voglio precisare che: solo ed esclusivamente quelle banche non sono in grado di usarlo. La soluzione? semplice: hanno tutti aperto un conto Tinkoff, basta nome cognome e passaporto, la carta ti arriva il giorno dopo(gratis col corriere), ma puoi istantaneamente utilizzarla al momento della richiesta. Trasferire i soldi da una banca all'altra? piu' o meno 1 minuto (gratis anche questa), si usa il numero di telefono. Senza contare il fatto che la maggior parte dei giovani gia' possiede questa carta. Ci ho impiegato piu' tempo io a scrivere che loro ad ottenere la nuova carta.Facebook? praticamente non utilizzato, usano tutti vkontakte.
Twitter? quasi esclusivamente le istituzioni, gli altri lo ignorano del tutto.
Per non parlare di tutte le altre fesserie! Ma questo e' un sito di informazione tecnica, quindi limitiamoci a questo.
[s]
La Finlandia non fa parte della NATO e neanche della Comunità Europea, quindi se viene attaccata sono azzi suoi, come l'Ucraina, infatti è notizia di ieri che la Finlandia sta valutando di entrare anche lei nella NATO.[/s]
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