Apple conserva un indice di ricerca di "miliardi" di siti web

Il dettaglio emerge dalla sentenza relativa al caso antitrust contro Google. Non è dato sapere, però, il numero esatto di questi miliardi e a cosa serva l'indice
di Andrea Bai pubblicata il 07 Agosto 2024, alle 16:01 nel canale WebApple
La documentazione relativa a processi legali di alto profilo che vedono il coinvolgimento, come imputati o anche solo come testimoni, di grandi aziende sono spesso fonte di informazioni curiose e in qualche modo interessanti. Sta accadendo la stessa cosa con la sentenza relativa al caso antitrust contro Google, di cui abbiamo dato notizia ieri.
Nella sentenza di 286 pagine firmata dal giudice Amit Mehta, che contiene estratti delle deposizioni di alcuni dirigenti di alto profilo delle big della Silicon Valley, si trova un passaggio in cui si apprende che Apple conserva un indice di ricerca contenente "miliardi" di siti web. Non è dato sapere quale sia il numero di questi "miliardi", in quanto la cifra è editata, ma l'informazione è da ritenere assolutamente attendibile in quanto condivisa da John Giannandrea, che dal 2018 è Senior Vice President of Machine Learning and Artificial Intelligence Strategy per la Mela.
Apple maintains a search index of X billions of websites (and the larger the search index the better) https://t.co/VmM5nZNP1d pic.twitter.com/xAVV5bkeOZ
— Barry Schwartz (@rustybrick) August 7, 2024
La dichiarazione è stata condivisa durante una deposizione in cui Giannandrea - almeno da quanto si evince dal testo della sentenza - illustrava che cosa sia un indice di ricerca. Non è dato sapere, però, a che cosa serva l'indice mantenuto da Apple. Lo stesso dirigente della Mela ha affermato "Al momento Apple non prevede di utilizzare quell'indice per offrire una pagina di risultati".
Verrà naturale chiedersi quale sia la dimensione dell'indice di ricerca di Google: in realtà il colosso di Mountain View non pubblicizza più questo dato da quasi vent'anni, e in seguito ha in varie occasioni spiegato che Google non ha limiti di indicizzazione, ma ha risorse di indicizzazione limitate. Il che significa che quei siti che non sono "di sufficiente qualità" (sebbene Google non abbia mai esplicitamente chiarito che cosa intenda per "qualità") non vengono indicizzati dal motore di ricerca più famoso ed utilizzato al mondo.
La domanda è: cosa se ne fa Apple di un indice di miliardi di siti web? Non si sa e, forse, non lo si saprà mai, ma è ragionevole ipotizzare che sia utilizzato in qualche modo per supportare Siri nelle risposte che presenta all'utente quando questi richiede una qualsiasi informazione che necessiti una ricerca sul web.
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