America Latina, come le criptovalute combattono crisi e autoritarismo
Guidata da Brasile e Argentina, il Sud America ha la settima economia crittografica più grande di tutte le regioni studiate, davanti solo all’Africa sub-sahariana, ma non molto indietro rispetto alla regione MENA, all’Asia orientale e all’Europa orientale.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 13 Ottobre 2023, alle 17:01 nel canale WebBitcoin
L'America Latina sta vivendo un momento difficile dal punto di vista economico e politico, con diversi Paesi della regione che affrontano crisi valutarie, iperinflazione e instabilità politica. In questo contesto, le criptovalute stanno emergendo come uno strumento prezioso per proteggere il risparmio, inviare rimesse e persino resistere all'autoritarismo.
Secondo un report di Chainalysis, in Paesi come Argentina e Venezuela, dove l'acquisto sfrenato ha portato ad una grave svalutazione delle valute locali, le criptovalute offrono un modo per preservare il potere d'acquisto. Gli argentini stanno convertendo una parte crescente dei loro stipendi in stablecoin come USDT, mentre il volume degli acquisti di criptovalute in pesos è salito alle stelle da quando l'inflazione ha superato il 100%. Anche in Venezuela, nonostante la repressione del regime, i cittadini utilizzano Bitcoin e stablecoin per proteggersi dall'iper-record che ha colpito il bolivar.
Le criptovalute stanno facilitando anche l'invio di rimesse nella regione. In Messico, il secondo Paese al mondo per rimesse ricevute, si stima che nel 2022 il 5% del totale sia stato inviato tramite criptovalute. Anche in Venezuela, con più di 5 milioni di cittadini emigrati negli ultimi anni, le rimesse in criptovalute sono diventate essenziali.
Ma forse l'uso più sorprendente arriva dal Venezuela, dove l'opposizione sta utilizzando le criptovalute per resistere al regime autoritario. Come ci ha raccontato Leopoldo López, esponente dell'opposizione in esilio, nel 2020 il governo ad interim ha usato Bitcoin per pagare un bonus mensile a 65.000 medici e infermieri, aggirando i controlli valutari del regime.
Ciononostante, l'adozione istituzionale nella regione rimane limitata. In Brasile, hub fintech della regione, i volumi di trading istituzionale in criptovalute sono in calo. Solo i piccoli trader al dettaglio mantengono vivo il mercato. L'attenzione degli investitori istituzionali rimane focalizzata su strumenti finanziari più tradizionali.
25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl problema dell'America Latina è un problema serio quanto quello dell'Africa: sono nodi ormai venuti al pettine e che dovremo affrontare seriamente nei prossimi decenni perché ne andrà della stabilità economica, sociale e culturale della stessa Europa.
Quello delle criptovalute è soltanto un rifugio temporaneo e anzi è anche pericoloso perché prima o poi questa bolla scoppierà e lo farà in maniera drammatica riportando quella gente a un livello di povertà ancora maggiore di quello originario.
Quanti guai le popolazioni di origine latina, guai mai risolti da troppo tempo. Purtroppo - e mi spiace dirlo - alla base c'è un problema culturale o come direbbe Max Weber di etica protestante: soltanto i paesi anglo-sassoni sono riusciti con la loro tempra ad organizzarsi in maniera tale da garantire una stabilità economica, sociale e politica durature ai loro cittadini. Leggete Weber, Montesquieu e de Tocqueville e capirete molte cose sul perché i paesi latini (compresi noi) siano ridotti così a differenza dei paesi anglosassoni e scandinavi.
Perché il modello dei paesi anglosassoni (e anche UE) non è alla frutta? La globalizzazione è finita e lo standard del petrol-dollaro è alla fine.
Diciamo le cose come stanno, i paesi occidentali hanno sottomesso gli altri paesi più poveri con la forza, con misure economiche da strozzini (sicari dell'economia) o con dittature (colpi di stato ad hoc) che hanno permesso di rubare loro le risorse e a noi di vivere sopra le possibilità.
Diciamo le cose come stanno, i paesi occidentali hanno sottomesso gli altri paesi più poveri con la forza, con misure economiche da strozzini (sicari dell'economia) o con dittature (colpi di stato ad hoc) che hanno permesso di rubare loro le risorse e a noi di vivere sopra le possibilità.
Beh oddio se vai a vedere i paesi che hanno aderito alla Via della Seta ce ne sono parecchi rimasti incravattati perché hanno fatto opere faraoniche a debito (spesso eseguite da aziende cinesi con lavoratori cinesi, come l'autostrada sul nulla in Montenegro quindi con ricadute minori sull'economia), non mi pare una caratteristica esclusiva degli occidentali
Si parla soprattutto di stablecoin agganciate al dollaro, quindi salvo eventi catastrofici (che pure possono accadere eh ) non c'è un aspetto speculativo, vogliono solo salvare i loro risparmi dall'inflazione tramite questo canale con cui possono acquisire gli pseudodollari facilmente e a basso costo
A me sembrano uno strumento prezioso per fregare soldi alla gente.
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Ci siamo sempre lamentati della corruzione in Italia ma in giro è peggio,vedi sud america,Ex paesi Urss e in primis Russia,Cina e paesi africani,in una situazione del genere,le cripto sono come un cerotto per tappare una ferita che ha bisogno urgentemente di una sutura con ago e filo.
....o per lo più il portafogli dei soliti..... :3
Per il resto, se uno stato gnea fà...... puoi dargli anche ORO LINGOTTO
che alla fine tutto nel cesso finisce... vedi l'Italia e i fondi che stanno bruciando ora.
Poi, chiaro, se gli argentini "investissero" in Solana, Tron, Shiba Inu....ma non lo fanno, non sono stupidi come noi occidentali.
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