L'esercito Usa ha finanziato Microsoft con 22 miliardi di dollari per un progetto AR, ma i dispositivi non funzionano

Microsoft non è finora riuscita a soddisfare le richieste dell'esercito americano in fatto di dispositivi di Realtà Aumentata da usare in guerra
di Rosario Grasso pubblicata il 20 Ottobre 2022, alle 16:50 nel canale WearablesMicrosoftHoloLens
Nel 2021, l'esercito degli Stati Uniti ha assegnato a Microsoft un contratto da 22 miliardi di dollari per la produzione di visori AR in stile HoloLens da far usare ai soldati in missioni di guerra. Dopo un anno, tuttavia, il programma di Microsoft subisce ancora ritardi con i dispositivi che palesano problemi prestazionali e di affidabilità. Hanno infatti fallito in 4 dei 6 obiettivi nei primi test condotti dall'esercito degli Stati Uniti, secondo quanto fa sapere Business Insider.
L'esercito degli Stati Uniti ha assegnato per la prima volta a Microsoft un contratto da 480 milioni di dollari nel 2018. Chiedeva la realizzazione di un prototipo di visore intelligente identificato con la sigla IVAS (Integrated Visual Augmentation System). Basato sulla stessa tecnologia di HoloLens destinata ai prodotti commerciali, però, il visore militare avrebbe dovuto fare molto di più.
L'esercito chiede che il visore renda possibile la visione notturna ad alta risoluzione, oltre a supportare sensori termici e di supporto che permettano ai soldati di avere consapevolezza su ciò che li circonda e di individuare gli obiettivi, anche al buio. Tecnologie software e di machine learning, inoltre, dovrebbero contribuire a ricreare scenari di allenamento realistici.
Secondo l'accordo, Microsoft deve fornire 120 mila visori IVAS in un periodo di 10 anni. Tuttavia, l'esercito lamenta diversi problemi nei primi prototipi provati. Questi emetterebbero luce e bagliori che potrebbero esporre la posizione dei militari al nemico. Addirittura i bagliori emessi dal display sarebbero visibili a centinaia di metri di distanza. Inoltre, il campo visivo limitato dei prototipi ha ridotto la visione periferica dei soldati. Le dimensioni e il peso del dispositivo, infine, ne hanno compromesso la capacità di movimento rapido.
Prima dei test, Microsoft era già consapevole delle scarse prestazioni dei visori IVAS in condizioni di scarsa illuminazione. I collaudi, d'altra parte, sono stati realizzati proprio per individuare le aree da migliorare e raccogliere dati per potenziare la prossima generazione. D'altronde, i difetti segnalati dai militari non sono molto dissimili da quelli lamentati dagli utenti che hanno avuto modo di provare le prime versioni dei dispositivi AR commerciali. Con HoloLens ancora molto acerbo, Microsoft non è finora riuscita a immetterlo in volumi sul mercato di massa.
Il progetto ha subito rallentamenti nel corso degli anni e ha dovuto affrontare una serie di difficoltà. Una di queste è relativa all'abbandono di Alex Kipman, una delle figure più creative in casa Microsoft.
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12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNo dai facciamo che decidono di rimanere indietro rispetto agli altri e che aspettino che le altre nazioni le superino in tecnologia prima di fare qualcosa...
Veramente, quando uno vuole dare aria alla bocca (o tasti alle dita) senza capire minimamente quello che dice...
L'esercito Usa ha finanziato Microsoft con 22 miliardi di dollari per un progetto AR, ma i dispositivi non funzionano
Realtà
Microsoft non è finora riuscita a soddisfare le richieste dell'esercito americano in fatto di dispositivi di Realtà Aumentata da usare in guerra
Secondo te l'esercito per cosa commissiona queste cose o qualunque cosa in generale? E' ovvio.
Microsoft non è finora riuscita a soddisfare le richieste dell'esercito americano in fatto di dispositivi di Realtà Aumentata da usare in guerra
Non c'è fretta, li soddisferà
Veramente, quando uno vuole dare aria alla bocca (o tasti alle dita) senza capire minimamente quello che dice...
il famoso esercito messicano
Attenti al Canada
Avete mai notato come il Canada abbia ammassato la sua popolazione lungo il confine USA.Pronti per una invasione.
Chi coglie la citazione è bravo
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