Xiaomi e Oppo incrementano le vendite in Europa occidentale: ecco l'effetto del ban USA su Huawei
Samsung mantiene la prima posizione tra i produttori di smartphone nei paesi dell'Europa occidentale, seguita da Apple e Xiaomi. Quest'ultima, assieme a Oppo, sfrutta a proprio favore il calo di Huawei
di Paolo Corsini pubblicata il 27 Novembre 2020, alle 11:41 nel canale TelefoniaAppleXiaomiSamsungHuaweiOppo5G
Se a livello globale le vendite di smartphone hanno raccolto buoni numeri nel corso del terzo trimestre del 2020, così non è stato nelle nazioni dell'Europa occidentale stando ai dati resi disponibili dall'analisi di IDC. I volumi complessivi sono calati del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2019, per un totale di 28,8 milioni di prodotti venduti.
La domanda da parte dei clienti finali è rimasta pressoché allineata a quella dell'anno precedente nonostante la pandemia e le difficoltà a recarsi nei negozi fisici per procedere con gli acquisti. Diversa la dinamica per le aziende, che hanno indirizzato parte dei loro budget verso sistemi notebook non acquistando più smartphone come in passato. Da questo un calo dell'11,5% nelle vendite rivolte ai clienti enterprise.
E' particolarmente interessante osservare come siano cambiate le dinamiche di mercato tra i produttori nelle nazioni dell'Europa occidentale nel corso degli ultimi 12 mesi. Samsung mantiene la principale quota con l 35,6% del totale, con un calo del 6,9% nel numero di telefoni venduti che è di fatto allineato alla variazione media di mercato. Apple segue al secondo posto con il 28,5%, in questo caso capace di un dato positivo dell'1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2019.
Xiaomi ha registrato una forte crescita, guadagnando una quota di mercato complessiva del 12,8%: si tratta di un aumento nei volumi di smartphone venduti pari a circa il 152% rispetto allo scorso anno. Andamento simile è quello di Oppo, che totalizza la quinta posizione con il 3,1% ma che è stata capace di incrementare i volumi di vendita di oltre il 550%.
Al quarto posto della classifica troviamo Huawei, vittima delle azioni dell'amministrazione americana: per il produttore cinese la quota di mercato è passata all'8,8% contro il 20% del terzo trimestre 2019, con una contrazione dei volumi di vendita di poco meno del 59%. Tanto Xiaomi come Oppo sono le due aziende che hanno maggiormente beneficiato del calo nelle vendite di Huawei, il cui appeal nel mercato europeo degli smartphone è venuto in parte meno complice l'impossibilità di utilizzare i servizi Google in modo nativo sui propri terminali di ultima generazione.
Tutti gli altri produttori incidono, sommati assieme, per una quota di mercato dell'11,1% del totale, con un calo dei volumi del 17,8% rispetto al corrispondente periodo del 2019. E' evidente pertanto come i top 5 raccolgano da soli quasi il 90% delle vendite di smartphone, lasciando ben poco spazio agli altri produttori. Interessante infine evidenziare come gli smartphone 5G abbiano raccolto poco più del 10% del totale delle vendite.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info.... aaa mi avvisano che Mc. Donald non ci sta più....
A dire il vero l'uomo arancione è ancora lì e mi pare non abbia ancora ammesso di aver perso le elezioni
In effetti sarà interessante vedere come si evolveranno i rapporti usa\cina nel prossimo futuro.
Kirin che però al momento non possono nemmeno più produrre.
Si ma anche no. SMIC sta producendo i kirin a 14 nanometri per i nuovi P smart 2021. Fanno bene il loro lavoro e permettono di avere telefoni dalla durata della batteria migliore della concorrenza.
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