SuperVOOC 2.0 è l'asso nella manica di OPPO: tutti i segreti sulla tecnologia di ricarica rapida

SuperVOOC 2.0 è l'asso nella manica di OPPO: tutti i segreti sulla tecnologia di ricarica rapida

Gli smartphone di fascia alta di OPPO degli ultimi mesi integrano l'ultima implementazione della tecnologia di ricarica rapida SuperVOOC, che consente di portare i dispositivi al 100% della carica in pochissimo tempo. Ma come funziona? Ve lo spieghiamo in questo articolo!

di pubblicata il , alle 17:21 nel canale Telefonia
Oppo
 

Di recente abbiamo provato i due smartphone di fascia alta di OPPO per l'attuale generazione: OPPO Find X3 Pro (qui la recensione), il top di gamma assoluto, con fotocamera Microlens, scocca in vetro unibody finemente lavorata, Snapdragon 888 e supporto alla ricarica via wireless da 30W (AirVOOC); e OPPO Find X3 Neo (recensione qui), smartphone di fascia alta concreto, che inserisce nella sua scocca tutta la tecnologia essenziale dell'attuale generazione al giusto prezzo.


OPPO Find X3 Pro 5G

I due smartphone di fascia alta hanno alcuni aspetti in comune, fra cui la ricarica veloce con tecnologia Super VOOC 2.0 capace di un output massimo di 65W. Nelle due recensioni non abbiamo potuto che raccontare un'esperienza "pazzesca" in termini di velocità di ricarica: "OPPO Find X3 Pro, raggiunge un record non tanto nel porre una batteria super portentosa ma nel permettere agli utenti di ricaricare lo smartphone con una velocità tra le più potenti del settore", avevamo scritto relativamente al modello "Pro", mentre le parole sul "Neo" sono state: "Dove ha esagerato OPPO è nella ricarica rapida, qui da 65W. Con le prime operazioni di carica non si è semplicemente abituati, e il cellulare termina la procedura in molto meno tempo rispetto a quanto non ci si aspetta".


OPPO Find X3 Neo 5G

Su entrambi i dispositivi l'attesa è di circa mezzora partendo dalla batteria completamente scarica, ma quante volte riusciamo a scaricare lo smartphone fino allo zero assoluto? Nella stragrande maggioranza delle circostanze, infatti, si raggiunge il 100% in soli 10 o al massimo 20 minuti per le batterie da 4.500mAh integrate sui due dispositivi. Questo significa circa un giorno e mezzo di autonomia nel tempo di una doccia rapida. Ma come funziona la ricarica SuperVOOC 2.0 di OPPO? A questa domanda cerchiamo di rispondere in questo approfondimento.

SuperVOOC 2.0, ma quanto è veloce?

Iniziamo subito con il nostro test, effettuato su OPPO Find X3 Neo con il caricabatterie SuperVOOC 2.0 e il cavo di ricarica inclusi nella dotazione originale. Ricordiamo che nei nostri test di autonomia Find X3 Neo ha ottenuto un risultato di 870 minuti, che lo pone nella metà alta della nostra classifica. Il risultato ottenuto equivale a circa un giorno e mezzo di carica con un uso normale.

OPPO indica che con gli accessori originali di OPPO Find X3 Neo si può raggiungere il 100% di carica in circa 35 minuti, ma è davvero così veloce SuperVOOC 2.0? Per verificare l'attendibilità del dato abbiamo realizzato un test misurando a intervalli di un minuto la percentuale di carica raggiunta dall'unità integrata. Abbiamo così scoperto che il dispositivo riesce a raggiungere da 0 il 20% in circa 6 minuti e mezzo, il 30% in poco meno di 10 minuti, il 50% in circa 14 minuti. Fin qui la velocità di carica oscilla fra il 5 e il 4% al minuto, un valore decisamente costante in relazione alle tecnologie di fast charging meno recenti sia del produttore, sia della concorrenza.

L'80% di ricarica viene ottenuto in 23 minuti (dal 50 all'85% si procede a velocità di circa 4 o 3% al minuto), mentre sono sufficienti altri 4 minuti per arrivare al 90%. Per l'ultimo 10% di carica è infine necessario attendere 8 minuti, per un totale di 35 minuti come promosso dall'azienda. In realtà il nostro test, effettuato con lo smartphone in idle per tutta la durata del processo di carica, senza app in background, è stato concluso in circa 34 minuti e 30 secondi circa, quindi un po' meno rispetto al valore promosso dal produttore.

Sorprendente la temperatura del dispositivo al tocco durante tutto il processo di ricarica. Con una temperatura ambiente di circa 20°C, infatti, lo smartphone è diventato solo quasi impercettibilmente più tiepido rispetto alla sua temperatura normale in stato di idle. Da questo punto di vista la tecnologia SuperVOOC 2.0 di OPPO è una spanna avanti rispetto a molti altri sistemi di ricarica rapida che abbiamo avuto modo di provare anche in quest'ultima generazione.

Come funziona la ricarica SuperVOOC 2.0 di OPPO?

Prima di passare ai dettagli tecnici della tecnologia un po' di storia. OPPO ha iniziato a investire sulla ricarica rapida parecchi anni fa, implementando la sua prima tecnologia su vasta scala nel 2014 con il caricabatterie VOOC 22.5W (5V/2.4A). La tecnologia SuperVOOC è invece stata inaugurata nel 2018 con un output da 50W, mentre SuperVOOC 2.0 risale al 2019 promettendo una ricarica completa di una batteria da 4.000mAh in appena mezzora con un output di 65W.

VOOC indica il concetto più esteso di Voltage Open Loop Multi-step Constant-Current Charging ed è il sistema di ricarica rapida proprietario di OPPO, in contrapposizione alle diverse tecnologie proposte dai vari competitor. E' di fatto uno dei più veloci fra quelli che abbiamo avuto modo di provare su smartphone, tuttavia la velocità non è la sua unica caratteristica peculiare. Il sistema di OPPO garantisce massima efficienza attraverso l'interazione dinamica di tutte le componenti di alimentazione di caricabatterie e dispositivo, che lavorano in sinergia per monitorare continuamente vari aspetti.

Controllando il trasferimento dell'energia in ogni sua fase, il sistema può mantenere il voltaggio ad un valore che sia il più possibile costante aumentando contestualmente l'energia in uscita e ottenendo come risultato la riduzione della temperatura di esercizio. Rispetto ad altre soluzioni di ricarica rapida SuperVOOC 2.0 utilizza una tensione inferiore e riscalda meno, offrendo un'efficienza elevatissima nel processo di ricarica. Per riuscirci caricabatterie e smartphone devono dialogare in maniera bilaterale attraverso il "Charging Circuit Management Module", presente su entrambi i dispositivi, che garantisce una ricarica efficace senza richiedere una ulteriore conversione della tensione.

I vantaggi della tecnologia VOOC

Attraverso l'uso di una infrastruttura di "Direct Charging", quindi di carica diretta, non avviene alcuna fase di depressurizzazione dentro lo smartphone e quindi il calore prodotto dalla conversione dell'energia è inferiore rispetto ad altre tecnologie. Super VOOC 2.0 ha inoltre implementato, rispetto alle tecnologie VOOC precedenti, un'ulteriore funzione ad alta precisione per controllare energia e tensione in maniera più precisa, con la possibilità di gestire la tensione fra 3V e 10V, e l'intensità della corrente elettrica in valori compresi fra 0A e 6.5A.

Come abbiamo già scritto, dispositivo e caricabatterie possono comunicare bilateralmente attraverso i due circuiti di controllo integrati, condividendo dati come temperatura e stato della batteria, temperatura e stato dell'adattatore e anche dati crittografati sulla tipologia di applicazione aperta. La tecnologia può quindi ottimizzare la velocità di carica in base a quanto realmente può servire in ogni momento, senza sovraccaricare o surriscaldare nessuna delle componenti che vengono sollecitate.

Tutto questo avviene in sicurezza, con circuiti dedicati sia nello smartphone sia nell'adattatore a muro. Unità di controllo specifiche monitorano costantemente la temperatura di batteria, tensione e intensità di corrente elettrica e molti altri valori durante la ricarica. L'intero sistema è pensato per rispondere senza attese all'insorgere di un valore anomalo in ogni componente, cercando di riportarlo ad una cifra ottimale. Inoltre, la ricarica rapida viene avviata solo ed esclusivamente se tutti i componenti collegati riescono ad autenticarsi fra di loro. Eventuali manomissioni o danneggiamenti sullo smartphone o sul caricabatterie, infatti, possono essere rilevati in tempo reale e il sistema può disabilitarsi autonomamente in ogni momento.

Come avviene la ricarica rapida fra due dispositivi SuperVOOC compatibili

La ricarica rapida avviene in cinque fasi progressive:

  • Per iniziare la ricarica rapida, dispositivo e caricabatterie eseguono un processo di autenticazione che viene gergalmente definito "handshaking". Se i dispositivi rilevano la compatibilità viene subito avviata la ricarica rapida.
  • Il caricabatterie riconosce e regola la tensione in uscita ad un valore adatto per il dispositivo collegato, in base ai dati ottenuti durante la fase di handshaking.
  • L'adattatore riceve il dato sulla massima corrente di carica che può supportare il dispositivo nello stato in cui si trova.
  • L'adattatore imposta il valore in uscita sulla base del dato ricevuto e inizia la fase di carica con energia costante
  • Contestualmente all'inizio della quarta fase, l'adattatore inizia un controllo di sicurezza e abilita il meccanismo di protezione. A partire da questo momento dispositivo e caricabatterie sono in comunicazione costante, assicurando la stabilità del processo per tutte le fasi dello stato di carica della batteria.

Sono diverse le misure di sicurezza applicate con controlli che avvengono su tutti i dispositivi. Il sistema monitora in tempo reale l'impedenza lungo tutto il percorso di carica e se viene misurato un valore fuori scala la ricarica rapida si interrompe. Lo stesso avviene in caso di perdita di connessione fra i sistemi di gestione di dispositivo e caricabatterie.

Degrado prestazionale delle batterie con SuperVOOC

Una delle paure più comuni con la ricarica rapida è l'usura della batteria, visto che viene caricata con una tensione superiore rispetto a quanto non avverrebbe con le tecnologie di ricarica tradizionali. Si tratta di una paura che ha un fondamento valido sia per quanto riguarda l'impatto ambientale delle stesse batterie, sia per il fatto che le batterie degli smartphone non sono più facilmente sostituibili. OPPO ha dedicato particolare attenzione a questo aspetto, e sono particolarmente incoraggianti i dati ricavati sulla base di test dettati dallo standard "GB/T 18287-2013: General Specification for Lithium Ion Batteries and Battery Packs for Mobile Phones".

I test (effettuati su OPPO Reno4 Pro, con capacità di 1.955mAh per cella) hanno analizzato la variazione nella capacità delle singole celle della batteria prima e dopo 300 e 400 cicli di carica. Nel primo caso la batteria ha mantenuto una capacità del 97,4% rispetto all'originale (1906 mAh), mentre nel secondo caso è stato registrato un valore del 94,6% (1851 mAh) rispetto al valore certificato della cella. In ogni caso risultati eccezionali, in considerazione dell'output molto elevato (ben 65W) della tecnologia di ricarica rapida impiegata per i test ufficiali.

Presente e futuro di SuperVOOC

La ricarica SuperVOOC deve essere contestualizzata al nostro momento storico, un momento di grandi innovazioni. Il 5G sta per diventare sempre più consueto, e con lui diversi trend come IoT, automobili smart, VR, AR e altre destinazioni d'uso che necessiteranno di connessioni sempre veloci e a bassa latenza. Queste caratteristiche diventeranno sempre più cruciali nella nostra quotidianità, il tutto in abbinamento al fatto che i device tenderanno ad essere sempre più piccoli e confortevoli, ma anche sempre più potenti.

E' per questo che la ricarica rapida è e sarà sempre più importante nei prodotti tecnologici, partendo dagli smartphone, fino ad arrivare agli smartwatch o ancora ai gadget della smart home. OPPO punterà sempre più sul suo standard proprietario SuperVOOC come collante fra tutti i dispositivi del proprio ecosistema, riconoscendo che sarà necessario "standardizzare" le tecnologie per renderle compatibili con quanti più dispositivi possibile. L'obiettivo nel futuro di OPPO è rendere i caricabatterie SuperVOOC ancora più piccoli nel motto di "High power, small size", ed è proprio questo uno degli aspetti su cui è oggi impegnato il reparto R&D dedicato.

4 Commenti
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Tedturb012 Aprile 2021, 17:34 #1
oppo! e le batterie ti fanno ciao!
dado197912 Aprile 2021, 18:04 #2
Originariamente inviato da: Tedturb0
oppo! e le batterie ti fanno ciao!

Si, ti fanno ciao del 3% ogni anno... il che equivale a dire che il gioco vale la candela.
sbaffo12 Aprile 2021, 18:08 #3
una batteria super portentosa ma nel permettere agli utenti di ricaricare lo smartphone con una velocità tra le più potenti del settore

e lo cita pure!
in più la chicca dell'autocitaziine (Nino) in terza persona .
Ma non vi vergognate?

Cosa sarebbe la depressurizzazione che (non) avviene dentro lo smartphone? L'unica cosa interessante di tutta la supercazzola altrimenti inutile, e non viene spiegata? O è un'altro errore di traduzione come la velocità potente?
TRF8327 Aprile 2021, 09:42 #4
Originariamente inviato da: dado1979
Si, ti fanno ciao del 3% ogni anno... il che equivale a dire che il gioco vale la candela.


Un anno sono 365 giorni, più vicino al 400 che al 300, quindi siamo a circa il 6% il primo anno. Bisognerebbe vedere il secondo anno se il decremento resta lineare o tende a spostarsi verso l'esponenziale.
Personalmente tengo il telefono almeno 4 anni (150€/anno di spesa per il solo materiale "cellulare" li ritengo già una buona spesa annua), che significa una carica residua del 75%. Non male, ma, complice la batteria non sostituibile senza aprire il telefono, dovrebbero fare test per almeno 730 cicli, uno al giorno per i due anni di garanzia legale (europea, non so in Cina quanto sia, ammesso che ci sia). E magari anche con discharge non idle, ma con carichi anche medio pesanti (visto che spesso puntano sulle prestazioni grafiche, almeno il 30% della scarica dovrebbe avvenire con l'uso di un gioco moderno).

Fare test in condizioni ideali (discharge in idle, carica magari in ambiente a temperatura controllata sui 18°, ecc) porta a numeri da bench, ma vorrei capire quanto questi bench siano poi realistici e validi

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