Sharp lancia la produzione in volumi di pannelli IGZO per smartphone, promesse autonomie incredibili

Sharp ha lanciato la produzione in massa di un nuovo tipo di pannello LCD che permette un considerevole risparmio energetico, chiamato IGZO
di Nino Grasso pubblicata il 23 Ottobre 2013, alle 09:01 nel canale TelefoniaSharp
Annunciati per la prima volta a gennaio nel corso del CES 2013, la tecnologia IGZO di Sharp promette autonomie incredibili per gli smartphone "del domani" che ne faranno uso. A differenza delle tecnologie LCD attuali e convenzionali che riportano l'immagine decine di volte ogni secondo a prescindere dai contenuti visualizzati, i pannelli IGZO aggiornano l'immagine solamente quando c'è un'interazione in essa.
Sharp ha ufficializzato la produzione in volumi della nuova tecnologia negli scorsi giorni, che avverrà nello specifico all'interno degli stabilimenti a Kameyama, gli stessi in cui venivano prodotti alcuni fra i televisori della società. Il colosso giapponese ha riportato inoltre di essere la prima ad utilizzare, per i propri IGZO, substrati in vetro di ottava generazione.
Grazie a quest'ultima caratteristica, i pannelli IGZO garantiranno un ingombro inferiore per quanto riguarda lo spessore del display assemblato e una luminosità superiore rispetto alle tecnologie adoperate attualmente. In passato erano stati mostrati alcuni pannelli di Sharp da 6.1 pollici, dotati di risoluzione 2560x1600 con densità di pixel intorno ai 500PPI.
Il produttore giapponese sta vivendo mesi non troppo semplici dal punto di vista economico, in cerca di investitori che diano fiducia al marchio. I nuovi pannelli IGZO vanno ad inserirsi infatti in un settore in costante crescita proponendo soluzioni che vanno a contrapporsi ai SuperLCD3 e agli AMOLED, in modo da incrementare l'interesse nei confronti delle soluzioni della società.
Sharp punta ad introdurre le nuove tecnologie anche all'interno di monitor 4K e notebook, tecnologie che supporteranno risoluzioni oltre al FullHD per quanto riguarda il settore mobile degli smartphone e tablet.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNei notebook, sono stati annunciati modelli Fujitsu, Dell e Lenovo con il 15.6" 3200 x 1800.
Tocca vedere ora chi userà quel 6.1" IGZO: magari Lenovo ed Asus(anche se il Fonepad FHD 6" in uscita entro l'anno è un IPS).
Non sono sicuro, ma in un pannello lcd il pixel non è ne acceso ne spento, semplicemente orientato.
Praticamente in un lcd ogni refresh il singolo pixel viene orientato nel verso desiderato, l'acceso spento è dato dalla retroilluminazione (sempre acceso).
Nel momento in cui il pixel non deve cambiare orientamento negli igzo non viene fatto il refresh (o perlomeno viene fatto solo quando cala la persistenza di orientamento).
Ipotizzando il refresh dello schermo obbligatorio 1 volta ogni 60 hz su un'immagine immobile (la visualizzazione di una foto o del desktop) in un lcd classico viene spesa energia per mantenere aggiornata la griglia 60 volte + l'energia della retroilluminaziane, mentre negli igzo viene spesa energia per l'aggiornamento della griglia 1 sola volta + l'energia della retroilluminazione.
Dichiarando 2 w per la retroilluminazione e 0,01 w per il refresh avremo che in 60 frame gli igzo consumano 2+ 0.01 w, mentre lcd normale 2+0,6w.
Evidentemente c'è un dispendio energetico significativo per il refresh dei pixel, sarei curioso di sapere quanto incide sul consumo globale del display.
mi sa che gli oled consumano più degli lcd classici.
a parità di pixel accesi si
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