Samsung vs BOE: lo scontro che potrebbe cambiare il mercato degli smartphone

Samsung Display ha accusato il gigante cinese dei pannelli BOE di violare tre brevetti. L'ITC potrebbe vietare la vendita di smartphone OnePlus, Motorola e Google negli Stati Uniti nel 2025.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 19 Novembre 2024, alle 15:43 nel canale TelefoniaSamsungBOE
La controversia nasce dall'accusa di Samsung Display a BOE di aver utilizzato tre brevetti senza autorizzazione. L'indagine, avviata nel dicembre 2022 contro 17 importatori e grossisti statunitensi, ha visto BOE coinvolta come imputata nel marzo 2023.
La decisione preliminare della Commissione potrebbe aprire la strada a un potenziale divieto di importazione e vendita di prodotti con display BOE negli Stati Uniti. Le aziende più esposte a questo rischio sono proprio quelle che hanno recentemente scelto di rifornirsi dall'azienda cinese, attratte dai costi più contenuti.
Brevetti contesi: rischio ban per OnePlus, Motorola e Google negli USA?
OnePlus è certamente il marchio più a rischio. L'azienda ha recentemente abbandonato i display OLED di Samsung per passare a BOE, utilizzando i suoi pannelli su modelli come OnePlus 12 e il prossimo OnePlus 13. Anche Motorola potrebbe essere colpita, dopo aver impiegato display BOE sui suoi telefoni pieghevoli Razr. Google non è da meno, avendo già utilizzato pannelli BOE sul Pixel 8.
Ma l'impatto potrebbe estendersi ben oltre il mondo degli smartphone. Diverse aziende tecnologiche americane, tra cui Apple, ASUS, Dell e HP, hanno avviato collaborazioni con BOE per fornitori di display per una varietà di dispositivi, dai laptop agli smartwatch.
Nonostante la decisione sembri pendere dalla parte di Samsung, l'imposizione di un divieto resta ancora molto incerta. L'ITC valuterà attentamente l'impatto sul settore tecnologico statunitense, e al momento non sembrano esserci prove sufficienti per dimostrare un danno concreto.
La decisione finale è prevista per marzo 2025, con una probabile delibera tra aprile e maggio. Samsung ha già annunciato che chiederà di riesaminare la sua richiesta di divieto, forti della decisione preliminare che sembra dargli ragione.
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