Samsung, avanti tutta con i foldable: 'Saranno il futuro degli smartphone'

In occasione di IFA 2022 abbiamo incontrato Won-Joon Choi, uno dei principali esponenti della divisione di ricerca e sviluppo del Mobile eXperience Busines di Samsung, e uno dei maggiori responsabili della rivoluzione dei foldable nel campo mobile
di Nino Grasso pubblicata il 06 Settembre 2022, alle 12:30 nel canale TelefoniaSamsung
Se c'è stato un argomento portante in questo IFA 2022 che si è appena concluso, è la discussione intorno ai display pieghevoli. Li abbiamo visti in tutte le salse in passato, spesso su smartphone che possono trasformarsi in tablet compatti, ma da qualche anno la tecnologia si è spostata anche sui notebook e durante la fiera berlinese abbiamo visto alcuni nuovi modelli decisamente promettenti. Grossa parte del merito è di Samsung, fra le prime aziende a credere nell'innovativo formato pieghevole e fra le realtà che più hanno investito nel settore. Samsung è stato inoltre uno dei primi produttori a vendere dispositivi pieghevoli finiti e completi al grande pubblico.
Gli smartphone e i notebook foldable sono ormai una realtà consolidata, frutto di anni di lavori di progettazione finiti per concretizzarsi sui modelli delle serie Galaxy Z Fold e Galaxy Z Flip, adesso giunti alla quarta iterazione e membri ormai fissi della line-up di smartphone del produttore coreano: "Quando vedete un'innovazione raggiungere il mercato, non arriva in una notte. È frutto di anni di lavoro", ci ha raccontato Won-Joon Choi, vicepresidente esecutivo della divisione Mobile eXperience Business di Samsung Electronics, durante una lunga chiacchierata a porte chiuse svoltasi proprio in occasione di IFA 2022.
Choi svolge due compiti fondamentali in Samsung: è responsabile del Flagship Product R&D Team, quindi in ricerca e sviluppo per i dispositivi di punta dell'azienda, ed è anche responsabile del Technology Strategy Team. In breve, insomma, si occupa di prendere le decisioni più importanti per gli smartphone di fascia alta di Samsung, fra cui i modelli delle serie Galaxy S e Galaxy Z, e contestualmente punta a imbastire alleanze strategiche con partner commerciali, startup e aziende legate alle comunicazioni in tutto il mondo. Fa parte di Samsung dal 2016 e con l'azienda ha lanciato i primi smartphone 5G, si è occupato dei primi foldable e di tutti gli smartphone flagship Samsung delle ultime generazioni. In passato ha lavorato in posizioni chiave di altre aziende legate al mondo tecnologico, come Qualcomm, Amicus Wireless e Atheros Communication, prevalentemente in ruoli legati alle comunicazioni wireless.
Le sfide presenti e future degli smartphone foldable, secondo Samsung
Il dirigente Samsung ci ha spiegato come la produzione dei primi smartphone pieghevoli sia stata inframezzata da "innumerevoli" sfide fisiche e tecniche, e come l'azienda sia costantemente al lavoro per superare gli ostacoli che esistono ancora oggi nella categoria, sebbene in misura di gran lunga inferiore rispetto ai primi modelli entrati in produzione. Dalla prospettiva di chi questi smartphone li produce, e non li usa solamente, ci sono "molte limitazioni", ha sottolineato Choi durante l'intervista, che ha supervisionato tutti i device pieghevoli che Samsung ha immesso sul mercato prendendo spesso le decisioni fondamentali che hanno portato alla concretizzazione dei progetti.
Sono cinque le aree più delicate nella progettazione di un pieghevole:
- la prima, forse la più importante, è la durevolezza. È una delle preoccupazioni più grandi per gli utenti, secondo Choi: è naturale infatti chiedersi come un dispositivo che viene aperto o chiuso durante tutto l'arco della giornata, per anni, possa resistere alla prova del tempo. Ed è anche un'area che Samsung ha considerato molto nello sviluppo delle tecnologie pieghevoli.
- c'è poi la resistenza ai liquidi, una caratteristica consueta nel mondo della tecnologia mobile e che è arrivata con Galaxy Z Fold4 e Galaxy Z Flip4 anche sui pieghevoli. Considerando la lunga lista di componenti necessarie per far sì che la piega avvenga, è facile dedurre che la resistenza alle infiltrazioni di liquidi non sia una caratteristica semplice da implementare.
- la cerniera è poi una delle componenti più delicate da produrre, soprattutto per garantire che lo smartphone possa piegarsi occupando il minor spazio possibile e farlo senza danneggiare il display. Va da sé che gran parte dei lavori di progettazione su uno smartphone pieghevole, se si esclude lo schermo, viene svolto proprio sulla cerniera.
- uno degli argomenti principali quando si progetta uno smartphone è la sua usabilità, legata alle dimensioni dello schermo e alle funzionalità software che rendono l'uso di un foldable qualcosa di simile, ma al contempo profondamente diverso, rispetto a quello che può offrire uno smartphone tradizionale.
- infine, Samsung ha cercato di implementare per anni le funzionalità della S-Pen, fiore all'occhiello della sua produzione, anche nella linea Galaxy Z Fold. Basandosi quest'ultima su dispositivi votati alla produttività, l'implementazione del pennino evoluto è stata una delle caratteristiche maggiormente considerate dall'azienda in fase di ricerca e sviluppo, ma anche fra le più difficili da implementare.
Differentemente da Apple, che è arrivata (molto) più tardi sull'argomento, Samsung è stata l'azienda che in passato ha puntato più fra tutte sull'implementazione di display di ampie dimensioni sugli smartphone. Il tempo ha poi dato abbondantemente ragione all'azienda sudcoreana, e oggi è molto difficile trovare sul mercato smartphone con display da meno di 6 pollici. Il motivo: la stragrande maggioranza dei consumatori non vuole smartphone con display di piccole dimensioni. E, con i modelli pieghevoli, Samsung intende lanciare una nuova tendenza che assumerà sempre più dimensioni maggiori.
Durante l'incontro abbiamo affrontato anche il discorso della "piega", che è ancora visibile sui foldable Samsung di ultima generazione: "È una delle sfide tecniche che vogliamo superare", ha ammesso Dr. Choi durante l'intervista. Il dirigente Samsung ha affermato che "gli smartphone foldable hanno raggiunto un livello di maturità tale da poter essere considerati un prodotto mainstream", ma questo non si traduce automaticamente nel fatto che "abbiamo concluso con i lavori". Attualmente l'azienda sta procedendo con due linee di ricerca che puntano verso due direzioni: la prima è non ridurre, come si potrebbe facilmente pensare, ma estendere la superficie della piega quando lo smartphone viene chiuso. In questo modo, non solo all'apertura del dispositivo la curvatura sarebbe meno evidente sia alla vista sia al tocco, ma lo stress fisico sul display risulterebbe inferiore.
Samsung sta poi considerando la scelta di altri materiali per lo strato superficiale del pannello pieghevole: rimarrà il vetro, ma diverse miscele potrebbero rendere meno visibile la piega pur mantenendo le caratteristiche di rigidità e robustezza necessarie per mantenere la resistenza dei dispositivi a livelli accettabili. Il vetro pieghevole che attualmente caratterizza Galaxy Z Fold4 e Galaxy Z Flip4 e che ricopre la struttura multi-strato del display è frutto di un lavoro corale di progettazione che ha visto collaborare diverse aziende (fra cui Corning, ma non solo), ha sottolineato Dr. Choi.
Tutte queste considerazioni devono essere svolte prestando attenzione a due delle caratteristiche da tenere sempre a bada sui foldable: dimensioni e peso. Fra le sfide principali che ha affrontato Samsung (e che continua ad affrontare) c'è sicuramente quella di rendere la cerniera più leggera possibile, e al contempo cercare di integrare le guarnizioni necessarie per l'impermeabilizzazione e mantenere il supporto a S-Pen. Dr. Choi ci ha raccontato diversi aneddoti molto interessanti riguardo agli ultimi foldable dell'azienda, riassumendo tutte le scelte svolte dai team di ricerca e sviluppo che hanno reso possibile la produzione di Galaxy Z Fold4 e Galaxy Z Flip4.
Le scelte tecniche alla base di Galaxy Z Fold4 e Galaxy Z Flip4
Per la produzione degli ultimi smartphone pieghevoli Samsung ha ascoltato i feedback delle due basi di utenza: quella dei precedenti modelli della serie Galaxy Z Fold e quella dei device che hanno preceduto Galaxy Z Flip4. Sebbene i due dispositivi abbiano dei target di mercato molto differenti, le richieste delle due utenze sono state simili: maggiore compattezza e minor peso su entrambi, possibilità di sfruttare maggiormente il display esterno sul modello "Fold".
Samsung ha cercato di risolvere il problema legato alle dimensioni partendo dalla cerniera: riprogettando l'elemento con una nuova cerniera definita "a spirale" è riuscita a ridurre il numero delle componenti del 60%, migliorandone la longevità e non solo: "Meno componenti significa anche maggiore semplicità per eventuali riparazioni, oltre al fatto che la nuova cerniera è più semplice da produrre in volumi", ha sottolineato il dirigente Samsung. Le nuove cerniere sono più compatte grazie a un design più efficiente, e hanno contribuito a ridurre il peso dei due prodotti della nuova line-up Samsung garantendo la possibilità di aver più margine di azione anche per quanto riguarda le altre componenti. È il caso del display esterno di Galaxy Z Fold4, ad esempio, che Samsung ha potuto sovrapporre in parte alla cerniera per garantire un uso più agevole con la messaggistica e la stesura di testi in generale, anche a una mano, grazie alla larghezza superiore e al peso leggermente ridotto.
Più è ampio il display, però, e più è difficile contenere pesi e dimensioni. Galaxy Z Fold4, nello specifico, monta un pannello interno da ben 7,6 pollici, paragonabile a quello di un tablet di piccole dimensioni. Rispetto al predecessore Samsung è riuscita a sottrarre 8 grammi, mentre rispetto a Z Fold2 i grammi in meno sono ben 20. L'azienda continua a investire e ricercare soluzioni in questo particolare ambito, ottimizzando le scelte sugli schermi e sulle varie componenti integrate senza mettere in secondo piano la durevolezza del dispositivo nel tempo. Di fatto, riprogettando la struttura del display e ottimizzando il design dei pannelli, l'azienda è riuscita a rimuovere uno strato e aumentare la rigidità: numeri alla mano, il nuovo Z Fold ha un pannello del 15% più leggero rispetto alla terza generazione, ma al contempo è il 45% più resistente. La cerniera è invece, da sola, il 21% più leggera rispetto a quella di Z Fold3.
Un'altra componente su cui continua a investire Samsung è l'Ultra Thin Glass, lo strato di vetro superficiale con cui interagiamo sui foldable dell'azienda. I primi concept utilizzati da Samsung utilizzavano poliimmidi flessibili per garantire la possibilità di piegare il pannello, tuttavia è sin da subito apparso evidente come fosse necessario utilizzare materiali più resistenti per portare i foldable al grande pubblico. Nasce così l'UTG, un materiale "estremamente complesso" che richiede "innumerevoli passaggi" per essere utilizzato sui device foldable. Passaggi che nel corso degli anni sono stati ottimizzati a tal punto che l'azienda può produrre oggi milioni di layer ogni anno. Samsung riceve i singoli fogli UTG ancora grezzi, per poi tagliarli al laser e lavorarli attraverso "un delicato processo che serve a rimuovere tutte le imperfezioni della superficie". I layer sono così pronti per l'installazione finale, che avviene dopo diversi test rigorosi utili a garantire la durevolezza del pezzo. Si tratta di un "aspetto difficile da capire per l'utente finale", ma le difficoltà dietro alla produzione della pellicola in vetro, che è più sottile di un capello umano, rappresentano una sfida enorme per quello che secondo Choi è una componente determinante per "il futuro degli smartphone".
Le innovazioni dei nuovi smartphone passano poi per diversi altri aspetti più tradizionali: gli utenti di Galaxy Z Flip3 hanno chiesto a gran voce un'autonomia superiore per il suo successore, e di fatto Samsung è riuscita a riprogettare le componenti interne implementando su Z Flip4 una batteria da 3700mAh a fronte dei 3300mAh del predecessore. Anche in questo caso ha giocato un ruolo importante la presenza di un meccanismo semplificato per la cerniera, con il risultato per l'utente finale che è quantificabile in tre ore di autonomia aggiuntiva su singola carica con un uso tradizionale. Lato fotografico Samsung è riuscita a implementare sui nuovi foldable la Nightography, che avevamo già visto sui Galaxy S22: questo è stato ottenuto attraverso l'implementazione di nuovi moduli fotografici con obiettivi più grandi, capaci di catturare più luce rispetto ai precedenti modelli. Il tutto senza aumentare lo spessore dei dispositivi.
Lato fotografico grossa parte dell'innovazione passa anche attraverso la Under Display Camera, in questo caso solo su Galaxy Z Fold4. La UDC, letteralmente fotocamera sotto il display, è fondamentale se si vuole implementare un pannello assolutamente privo di notch o interruzioni. Samsung ha implementato la caratteristica sui foldable prima rispetto a tutti gli altri produttori e ha ulteriormente sviluppato su di essa con il nuovo modello: sebbene la UDC di Z Fold4 utilizzi lo stesso numero di pixel rispetto a quella implementata nel predecessore, la nuova iterazione della tecnologia beneficia di una riprogettazione dei singoli pixel al fine di aumentare la risoluzione d'immagine percepita dall'utente e di nascondere il modulo quando i pixel vengono accesi e viene riprodotta al suo interno una parte della schermata.
Considerazioni finali
Il settore dei foldable è certamente il più innovativo in tutto il settore mobile e Samsung ritiene che rappresenti il futuro dell'intera categoria. Come fu all'epoca per i display di ampie dimensioni, Samsung sta scommettendo e investendo su una transizione graduale che andrà ad impattare sull'esperienza d'uso in maniera considerevole. E, se si considerano i passi in avanti fatti in pochissimi anni dopo l'introduzione dei primi prodotti pieghevoli sul mercato, è chiaro che l'obiettivo di rendere questi dispositivi "mainstream" si sta concretizzando ad una velocità sempre maggiore.
Certo, rimane lo scoglio del prezzo al pubblico, ma pare che l'azienda non possa farci più di tanto. Abbiamo chiesto a Dr. Choi se vi siano piani legati alla riduzione del prezzo, soprattutto per quanto riguarda la linea dei Fold, ma questa sembra attualmente una sfida insormontabile: i foldable hanno un numero di componenti ben maggiore rispetto a quello degli smartphone tradizionali, ed è come se fossero due smartphone in uno. Samsung ha già ridotto il prezzo base delle proprie soluzioni foldable sul mercato, e non è detto che riesca a farlo per le generazioni immediatamente successive. Insomma, i foldable sono già soluzioni reali, concrete e affidabili nell'uso di tutti i giorni, ma probabilmente sono destinati a rimanere solo per pochi fortunati utenti ancora per qualche anno.
Nel corso dell'intervista Dr. Choi ha promesso che i progressivi, ma rapidi, miglioramenti che abbiamo visto in queste generazioni continueranno nel prossimo futuro, con la convinzione che gli smartphone foldable "saranno ampiamente adottati entro pochi anni da adesso".
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoavere un tablet tascabile è tanta roba pure per chi lo utilizza per lavoro, ad ogni modo complimenti a samsung e a tutti i produttori android con smartphone foldable. spero ne escano di sottili, magari marchiato apple
a me il foldable come tecnologia interessa parecchio ma rimango un po' scettico lato smartphone perché mi sembra diventino più spessi e scomodi e non vedo per ora il reale vantaggio
sono più interessato a un tablet piccolo che raddoppia lo schermo, a me piace molto iPad Mini come dimensione e se raddoppiasse non sarebbe male
altra cosa che mi piacerebbe è una soluzione folding che mi permette di avere un portatile che da chiuso occupa come adesso ma che potenzialmente ha uno schermo molto più grande quando ho un po' più di spazio per lavorare
anche una televisione che si arrotola e sparisce quando non mi serve un po' come se fosse il telo da usare con un proiettore
di esempi ce ne sono tanti, secondo me la cosa che a volte accade con le nuove tecnologie è che siccome c'è una novità bisogna creare per forza un prodotto per sfruttarla, mentre dovrebbe avvenire il contrario, c'è un esigenza e si cerca di sviluppare una tecnologia per risolverla
Se non altro Samsung sta lavorando su questo fronte e sta innovando (magari fallirà, ma intanto ha preso una strada) in una direzione che gli altri non sono andati ed ha implementato nei propri smartphone qualcosa che nessun altro ha mai pensato di implementare.
Utile? Comodo? Funzionale?
Intanto c'è, poi magari potrà anche esere digerito ed accettato dalla massa.
Avete mai visto nessun turista fare foto col proprio tablet? Questi smartphone sono dei simil tablet pieghevoli.
Non verrà mai digerito? Faranno la fine dei cellulari a conchiglia con tanto di fotocamera rotante per le videochiamate. Ricordate quando cul mercato comparirono i primi videofonini per le videochiamate con i movimenti di apertura più strampalati che mai?
La tecnologia è così. A volte viene assorbita mentre le volte che non si evolve tanto da essere efficiente viene rigettata e dimenticata (come i videofonini, le TV3D ecc..)
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