Realme 3 Pro, la versione giovanile di Oppo: ecco la recensione

Nata dalla costola di Oppo e OnePlus, Realme propone terminali indirizzati alla fascia giovanile. Lo è anche il nuovo Realme 3 Pro, arrivato da qualche settimana anche sul mercato italiano con prezzi a partire da 199€. Ecco la nostra recensione, completa anche di videorecensione
di Roberto Colombo pubblicata il 18 Giugno 2019, alle 15:41 nel canale TelefoniaRealmeOppo
Negli ultimi anni il confine tra fascia media e top di gamma si è fatto sempre più sfumato: oggigiorno è possibile trovare piattaforme molto performanti o fotocamere di qualità anche a prezzi accessibili. I top di gamma restano i prodotti 'senza compromessi', mentre sulla fascia media si possono trovare telefonini in grado di venire incontro perfettamente alla maggior parte delle esigenze dell'utente medio. Magari bisogna scendere a qualche compromesso, ma scegliendo bene e sacrificando funzioni non essenziali per il profilo con cui si andrà a utilizzare il telefono è possibile avere tra le mani un ottimo smartphone senza dover per forza spendere una fortuna. Al fine di segmentare al meglio la propria offerta i diversi produttori di primo piano hanno via via creato marchi secondari e spesso è proprio lì che bisogna andare a pescare per trovare il miglior rapporto qualità prezzo. Il top di gamma di Honor spesso a parità di prestazioni costa meno del prodotto di fascia medio-alta di Huawei e tra i prodotti che ricadono sotto l'ombrello di Xiaomi, i telefoni marchiati Redmi.
In molti oggi si pongono la domanda: "Ciò è vero anche per quanto riguarda Realme?". Per i meno avvezzi alle infinite permutazioni dei marchi cinesi sui mercati mondiali, Realme è un brand che fa capo a BBK Electronics, multinazionale cinese specializzata in elettronica di consumo, che vende telefoni cellulari sotto i marchi Oppo, OnePlus e Vivo e lettori Blu-ray con la divisone Oppo Digital. In particolare Realme è il marchio più indirizzato verso la fascia giovanile, fatto reso evidente dal motto 'Proud to be Young' (orgoglioso di essere giovane) che caratterizza la comunicazione del brand. In poche parole Realme sta a Oppo come Honor sta a Huawei. L'azienda ha un anno di vita, visto che è stata fondata nel maggio del 2018.
Realme si è presentata in Italia lo scorso 23 maggio, portando nel nostro paese il suo prodotto di punta, Realme 3 Pro, declinato in due proposte. 199€ è il prezzo per la versione 4GB/64GB, mentre è necessario sborsare 249€ per quella 6GB/128GB. Entrambe le versioni sono disponibili nelle colorazioni Nitro Blue e Lightning Purple. Abbiamo avuto modo di provare in questi giorni la versione più performante con 6GB di memoria RAM e 128GB di spazio di storage a bordo. Subito un particolare che ci ha lasciati piacevolmente colpiti: il terminale è dual SIM, ma offre anche slot aggiuntivo per MicroSD accanto ai due per le schede NanoSIM. A livello wireless troviamo la connettività 4G LTE, Wi-Fi a 2,4 GHz e 5 GHz, Bluetooth 5.0.
Siamo di fronte a un terminale basato su piattaforma Qualcomm Snapdragon 710 octa-core: per gli amanti dei dati tecnici il processore di Qualcomm risulta di fascia medio alta con otto processori Kryo 360, di cui due a 2.2 GHz e i restanti sei a 1.7 GHz. A livello grafico è presente la recente GPU Adreno 616, mentre la memoria RAM da 6GB permette di far girare il sistema operativo senza intoppi anche in multitasking. A questo proposito risulta molto convincente l'ultima iterazione del sistema operativo ColorOS 6.0 che garantisce un utilizzo fluido in tutte le condizioni e soprattutto pare essere decisamente ottimizzato sul fronte dell'ottimizzazione energetica: la batteria da 4045 mAh pare non esaurirsi mai nemmeno nelle giornate più difficili. Realme ha scelto di integrare la tecnologia di ricarica rapida VOOC, basata su un trasferimento di energia ad elevata corrente e basso voltaggio (5V 4A) che, a differenza delle altre ad alta tensione, dovrebbe portare a minori problemi di surriscaldamento. Il terminale pesa 172 grammi e ha uno spessore di 8,3 millimetri.
La ricarica effettivamente è molto rapida, l'unico neo è che è implementata su connettore microUSB e non sul più recente (e ormai diffuso) USB-C. Chi si è creato un ecosistema Type-C dovrà andare a tirare fuori dai cassetti i vecchi accessori. Contando che il terminale si indirizza verso un pubblico giovanile, però, il problema dell'adozione di un connettore di generazione precedente non è poi così impattante. Probabilmente è una scelta di marketing per non andare a insidiare troppo da vicino i terminali degli altri marchi detenuti da BBK, come ad esempio Oppo Reno (499 €) che utilizza la stessa tecnologia di ricarica, ma su connettore USB Type-C.
Il display ha una diagonale da 6,3" e si basa su un pannello IPS con risoluzione FHD+ da 2340x1080 pixel. Si tratta di un pannello che non brilla per luminosità (dichiarata 400 nit, misurata 427 nit) che viene ulteriormente penalizzato dalla pellicola protettiva applicata in fabbrica. Quest'ultima è abbastanza spessa e riflette parecchio la luce: i molti riflessi inficiano la visione del display in pieno sole in modo netto e anche alzando al massimo la retroilluminazione nei casi peggiori è quasi impossibile leggere quello che viene mostrato sullo schermo. Il consiglio è quello di cambiare immediatamente la pellicola con una di maggiore qualità, visto che di suo il display non è male in termini di resa dei colori e angolo di visione.
Fotocamera dai numeri altisonanti, ma non eccellente
Per quanto riguarda il comparto fotocamera, siamo di fronte a un doppio modulo posteriore, con sensore principale Sony IMX519 da 16 megapixel f/1.7 (4608x3456 pixel) e modulo secondario da 5 megapixel per gli effetti di sfocato e profondità. Per i selfie troviamo un modulo anteriore in un piccolo notch a goccia da 25 megapixel con ottica f/2.0.
La fotocamera offre una modalità denominata Paesaggio Notturno che sfrutta una raffica per scatti stabili: riduce la risoluzione delle foto a 12 megapixel (4032x3024), ma sfruttando esposizioni brevi (1/100 di secondo) e la stabilizzazione digitale permette di avere scatti non mossi quando la luce è poca e i soggetti sono fermi. Non fa i miracoli del sistema Huawei, ma è comunque un aiuto nelle situazioni difficili. Il telefono mette inoltre a disposizione una modalità ad alta risoluzione, che combina più scatti per costruire un'immagine da 64 megapixel, con dimensioni 9216x6912 pixel. Questa funzione è in realtà poco utile: ci si trova davanti a un file decisamente più grande in termini di dimensione (non solo in pixel, ma anche in byte 10 MB contro i 3 MB delle foto normali), ma che non ha maggiore potere risolvente reale.
La funzione di scatto Ultra HD a 64 megapixel aumenta solo le dimensioni del file e non il reale dettaglio
Le foto sembrano avere più dettaglio in quanto sono visibili a un livello di ingrandimento maggiore, ma non vi è un reale aumento della capacità di leggere i dettagli più fini. Dalle prove tecniche sulle mire ottiche emerge addirittura che, a seconda delle condizioni e del soggetto, l'eccessiva applicazione di maschera di contrasto nei file a 64 megapixel distrugge la leggibilità di alcuni dettagli.
Guardando la scheda tecnica ci si aspetterebbe molto dalla fotocamera anteriore da ben 25 megapixel. Come nel caso della modalità Ultra HD, anche in questo caso siamo di fronte a un numero che è più altisonante del reale risultato, pari per potere risolvente a quello di fotocamere di risoluzione nominale molto inferiore, anche al di sotto dei dieci megapixel.
ColorOS 6.0
ColorOS 6.0, basato su Android Pie 9.0, è migliorato molto in termini di reattività e in generale il telefono gestisce bene i vari compiti. Giochi come Asphalt e Fifa Mobile girano bene, senza intoppi durante il gameplay. Il telefono offre il contenitore 'Spazio Gioco' in cui possono essere inserite le applicazioni videoludiche (ma non solo). Quando le si inserisce all'interno del launcher, vengono lanciate in modalità Gioco, che svuota la RAM e applica il profilo d'utilizzo scelto (Modalità competizione, Bilanciata e Modalità basso consumo). Il laucher permette anche di silenziare automaticamente le notifiche durante il gioco e mette a disposizione la funzione di blocco dei banner. Non solo, mette a disposizione un piccolo menu sintetico accessibile con uno scorrimento dal lato sinistro, per effettuare screenshot, avviare la registrazione di quello che accade sullo schermo, ma anche rispondere a messaggi.
Questo contenitore è sicuramente uno dei punti di forza del sistema operativo, soprattutto per la fascia più giovane, che fa del gioco una delle funzioni principali del proprio cellulare. Dalla schermata Home con uno scorrimento a sinistra si accede alla schermata Assistente Intelligente, che racchiude in un solo colpo d'occhio news, meteo, calendario e altre schede di interesse
Resta un po' troppo sbarazzino lo stile dell'interfaccia, popolato di icone colorate anche nei Quick Setting raggiungibili abbassando con la classica gesture la barra delle notifiche. A proposito di notifiche, non basta uno swipe per eliminarle singolarmente, ma lo spostamento laterale fa apparire un menu a tre icone all'interno del quale c'è il cestino da cliccare. L'esemplare in prova poi era affetto da un po' di bloatware, con applicazioni preinstallate dedicate ai soli mercati asiatici, questo è un aspetto da verificare sui terminali in commercio.
Realme 3 Pro: in sintesi
Lo sblocco del terminale può avvenire sia attraverso il riconoscimento facciale, sia con l'impronta digitale posteriore. Il riconoscimento del viso è abbastanza veloce, sebbene non sempre fulmineo, ma non si lascia ingannare da selfie mostrati da altri telefoni o sullo schermo del PC.
Realme 3 Pro è disponibile in Italia al momento solo online sul sito www.realme.com: 199€ per la versione 4GB/64GB e 249€ per quella 6GB/128GB, entrambe disponibili nelle colorazioni Nitro Blue e Lightning Purple. Nella confezioni gli utenti troveranno il caricatore VOOC e il cavo MicroUSB, ma non le cuffie.
Si tratta di un buon terminale considerato il prezzo, con hardware simile a quello dei fratelli maggiori di casa Oppo, come ad esempio Oppo Reno, che recentemente il nostro Bruno ha recensito. La ricarica rapida è certamente un plus interessante, ma l'implementazione su connettore MicroUSB rende il terminale da un certo punto di vista datato. Altra mancanza che a qualcuno potrà dare fastidio, quella del supporto NFC, ormai molto diffuso e fondamentale per abilitare funzionalità come i pagamenti tramite cellulare con carta di credito virtualizzata.
I compromessi a cui si deve scendere per il prezzo sono soprattutto quelli in campo fotografico. A fronte di foto abbastanza buone in buona luce con il modulo posteriore, la modalità Ultra HD è poco utile ai fini pratici e quella notturna, pur aiutando a portare a casa scatti in condizioni difficili, non è all'altezza di quella di marchi più blasonati. Deludente la fotocamera anteriore.
Colpisce in modo positivo la durata della batteria, anche giocando molto con il telefonino, candidandolo sotto questo punto di vista a essere davvero un terminale 'giovane'. Carine entrambe le colorazioni, ma la finitura a S microincise è davvero poco visibile se non in pieno sole diretto. Nell'uso ColorOS è tutto sommato una buona implementazione di Android e il terminale è piacevole da usare. Combatte in un'arena molto popolata, ma può essere un buon gradino d'ingresso per chi aspira a Oppo o OnePlus, ma al momento non ha il budget necessario.
1 Commenti
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Ciao a tutti ragazzi, sapete il valore delle emissioni sar di questi telefono Relame?Devi effettuare il login per poter commentare
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