Motorola RAZR 5G: l’effetto nostalgia irresistibile! Anche se un po’ caro. La recensione

Motorola RAZR 5G: l’effetto nostalgia irresistibile! Anche se un po’ caro. La recensione

Motorola gioca sull’effetto nostalgia e con il nuovo Razr 5G decide di confermare questa volontà nata lo scorso anno con la prima generazione del pieghevole. Qui si migliora in tutto anche se chiaramente per prezzo e particolarità di design rimane solo per alcuni. Ecco la recensione.

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Telefonia
Motorola
 

Motorola ha rivoluzionato il settore della telefonia mobile nel 2004, quando ha lanciato Razr. Quasi dall'oggi al domani, l'elegante conchiglia è diventata uno status symbol e ha guadagnato un seguito fino a quando l'iPhone di Apple e una serie di altri smartphone non sono arrivati ​​sul mercato. A distanza di più di quindi anni Motorola, ora di Lenovo, ha deciso di riportarlo in vita grazie allo sviluppo tecnologico dei display pieghevoli che ben si addicono proprio alla forma a conchiglia.

Lo scorso anno aveva fatto scalpore anche se qualche difetto al display e qualche componente non riuscita non avevano permesso al Razr di arrivare dappertutto. Il 2020 invece, seppure con l’emergenza COVID in atto ha garantito a Motorola di rivedere i suoi piani proponendo una nuova generazione di Razr che non solo si rinnova nell’estetica e nelle funzionalità così come nei componenti ma vede dalla sua anche l’arrivo del supporto alla nuova rete 5G. 

[HWUVIDEO="3010"]Motorola RAZR 5G: tanta NOSTALGIA e tanta sostanza! Recensione[/HWUVIDEO]

E’ passato un anno da quella prima generazione e come detto Motorola ha lavorato fortemente per migliorare ogni componente del nuovo device. Nuova cerniera, nuovo display ma anche nuovo hardware. Con tutte queste novità è possibile che il nuovo Razr 5G possa fare breccia tra gli utenti? Di certo l’effetto nostalgia potrebbe creare brutti scherzi ma è palese che il nuovo smartphone di Motorola non sia per tutti e questo lo sa anche Motorola stessa. Di fatto però seppur considerato un pieghevole la volontà di Razr 5G non è quella degli altri di svolgere il doppio compito: quello dello smartphone e quello del tablet. Qui si pensa ad avere uno smartphone normale che si piega e occupa molto meno spazio in tasca. Proponendosi però ora anche nell’uso da chiuso grazie ad un display esterno.

Indice

Motorola Razr 5G: prezzo e promo lancio

Motorola Razr 5G viene proposto al pubblico ad un prezzo importante e in una unica edizione:

  • Motorola RAZR 5G

    • 8GB + 256GB: 1.599.00 € - Colore Polished Graphite, Blush Gold e Liquid Mercury  

UNBOXING: finalmente una confezione premium

Il nuovo Motorola Razr 5G arriva in una confezione che può definirsi una confezione di vendita per uno smartphone premium. Si parte subito bene guardandola e praticamente tutti i produttori dovrebbero prendere esempio da questa piramide in policarbonato che lascia leggermente scoperta la parte superiore in modo da poter intravedere quello che sarà poi l’oggetto del desiderio. Si apre il coperchio sfilando tutta la piramide e scoprendo che il Motorola Razr 5G è in piedi e completamente aperto. Insolita posizione per uno smartphone ma proprio per questo l’azienda sorprende. 

All'interno della confezione si trova oltre al Razr 5G anche un piccolo astuccio in tessuto scuro che aperto (chiusura premium a calamita) nasconde l’alimentatore TurboCharger da 18W, il cavo  USB di tipo-C ma anche un paio di cuffie Moto in-ear di ottima fattura con cavo intrecciato e tappi in silicone con asola per il fissaggio nel padiglione auricolare. 

DESIGN: effetto nostalgia assicurato

Motorola Razr 5G è uno smartphone raffinato. Possiede linee eleganti e quanto fatto con la precedente versione viene qui portato ad un livello decisamente superiore soprattutto per quanto concerne i materiali. Siamo di fronte ad un Razr diverso nella back cover perché non più in materiale tecnico ma in elegante vetro Gorilla Glass 5 che crea, una volta aperto, un tutt'uno con la parte anteriore anche questa in vetro vista la presenza del piccolo display. 

Il corpo del nuovo Motorola Razr 5G è senza dubbio più solido rispetto alla versione precedente. Lo si vede da subito ma soprattutto lo si sente una volta preso in mano. La cornice risulta ora più accentuata grazie anche all’utilizzo dell’alluminio che la rende bella e ''portante''. Le viti sono a vista ma è palese che Motorola ha voluto dare questo aspetto tecnologico allo smartphone proprio per renderlo più accattivante pronto a non passare di certo inosservato. 

Una volta chiuso le dimensioni sono davvero minime: parliamo di 91.7 x 72.6 x 16 millimetri. Decisamente tascabile per questo anche se ammettiamo che lo spessore a volte ci ha dato qualche noia di troppo nella tasca dei jeans. Le dimensioni divengono da smartphone una volta che il device viene aperto e qui otteniamo 169.2 x 72.6 millimetri con uno spessore di soli 7.9 mm. Il peso? Leggero ma non troppo perché Razr 5G pesa 192 grammi ma di fatto in mano una volta aperto è fortemente equilibrato e dunque nessuno problema nel suo utilizzo quotidiano. 

I lati del device sono particolari visto che lo spessore da aperto risulta esiguo. Di fatto Motorola ha comunque posizionato nella parte destra il bilanciere del volume con un piccolo tasto unico allungato, nella parte sinistra invece il pulsante di accensione e spegnimento. Parte superiore completamente libera anche perché la curvatura del vetro esterno non permetteva di posizionare davvero nulla. Parte inferiore invece più ''tozza'' con la presenza del classico scalino che permette il posizionamento della parte superiore dello smartphone una volta piegato. Qui è presente la porta USB-C ma anche l’unico altoparlante e il carrellino della nanoSIM,questa volta fisico, che una volta estratto risulta davvero molto piccolo con una parte addirittura tagliata a causa della mancanza di spazio interno. 

Sul retro in vetro fa bella mostra un sensore circolare per le impronte digitali. Praticamente piatto con un solo bordo leggero che permette di capire immediatamente dove posizionare il dito per lo sblocco che avviene in modo istantaneo e sempre preciso. Peccato per la posizione, in qualche modo forzata dall’aspetto del device, che risulta un po’ bassa rispetto al posizionamento del device in mano e che costringe dunque a fare movimento per cercarlo. Poco male visto che una volta aperto il device possiede anche lo sblocco con il riconoscimento del volto che avviene sempre velocemente e con buona sicurezza. 

Anteriormente invece presente il display esterno che da Motorola viene denominato Quick View che diventa un alleato molto utile nell’utilizzo del device senza doverlo aprire ad ogni notifica preservando non solo la cerniera e il display ma anche la tenacia degli utenti. Di forma rettangolare con un’ottima visibilità e soprattutto, come vedremo, permette di rispondere, di leggere, di agire sulle notifiche e non solo. 

DISPLAY: due pannelli entrambi funzionali

Visto che ci siamo parliamo proprio del display, anzi, dei due display di questo Motorola Razr 5G. Come appena detto la svolta per gli utenti in uno smartphone con pannello principale pieghevole a ''flip phone'' è senza dubbio quella di avere un piccolo pannello esterno che permette di vedere tutto ma soprattutto di agire sulle notifiche e non solo. 

Motorola per fortuna ci ha pensato, a differenza di Samsung con il suo Z Flip, ed ha posizionato esternamente un piccolo pannello OLED da 2.7 pollici con risoluzione SD da 800 x 600 pixel che ammettiamo per la dimensione esigua rende molto alla vista positivamente. E positivamente non possiamo che lodarlo nell’uso con lo smartphone chiuso perché la sua utilità è massima soprattutto con le funzionalità che l’azienda ha posto in essere con le applicazioni. Queste infatti possono essere utilizzare completamente una volta che lo smartphone le ha ridimensionate sul pannello. 

Innanzitutto le notifiche vengono visualizzate realizzando uno swipe dal basso verso l’alto e con un doppio tap possono essere facilmente aperte. Si può rispondere senza problemi ai messaggi grazie alla classica tastiera che è sì piccola ma comunque utilizzabile per brevi testi. Funziona poi il microfono per la registrazione del testo quindi nessun problema da questo punto di vista. Con lo swipe invece dall’alto verso il basso si visualizzano i toggle rapidi per i vari Wi-Fi, Bluetooth, Non disturbare ma anche la torcia, il risparmio energetico e la connessione dati oltre alla possibilità di aumentare o diminuire la luminosità. 

Lo swipe da destra a sinistra invece permette di aprire l’app drawer che può essere personalizzato con tutte le applicazioni che l’utente vuole usare ed avere velocemente a disposizione. Basta qui premere e tenere premuto per modificare questa schermata o dal menu ''Gestisci applicazioni'' aggiungere o rimuovere le app che si preferiscono. Infine lo swipe da sinistra a destra permette di attivare la fotocamera, chiaramente la principale, che può dunque scattare selfie alla massima risoluzione con qualsiasi modalità. 

Il pannello è luminoso e dunque anche molto utile. Utile perché non solo permette di visualizzare le notifiche e dunque rispondere ad esse in caso di evenienza rapida ma anche di visualizzare le applicazione come se si stesse usando lo schermo principale. L’esempio più eclatante riguarda l’app di Google Maps che si adatta alle piccole dimensioni ma che funziona comunque alla perfezione. 

E il display interno? Siamo in presenza di un pannello stretto ma allungato. Tecnicamente è un display P-OLED ossia plastico da 16 milioni di colori e dalla diagonale da 6,2 pollici con rapporto tra corpo e superficie di 70,7%. Motorola lo chiama CinemaVision visto che è in formato 21:9 con una risoluzione di 2.142 x 876 pixel. E’ molto allungato, come detto, ma questo non pregiudica l’usabilità per chi non ha mani enormi. Si riesce ad utilizzare molto bene in tutte le occasioni anche se si deve fare l’abitudine con il bordo spesso che rimane nella parte inferiore. 

Il display è particolare rispetto agli altri device pieghevoli. Motorola, proprio come avvenuto con la prima generazione di Razr, propone un pannello P-OLED praticamente appoggiato alla struttura del device vero e proprio. Chiaramente fissato alla cornice laterale ma di fatto durante la chiusura delle due parti dello smartphone, il pannello nella parte centrale tende ad alzarsi riuscendo ad evitare una piega eccessiva. Il meccanismo è possibile grazie allo scorrimento del display nella parte inferiore che possiede un piccolo spazio internamente alla scocca che lo rende dunque pieghevole. Una soluzione che ammettiamo risulta geniale per non eccedere nella piegatura diretta sul pannello. Questo però comporta una strana digitazione sul pannello stesso che tende a muoversi appena. Tutta questione di abitudine comunque perché in poche ore l’effetto di rimbalzo non si percepisce quasi più. 

Il pannello è non troppo luminoso ma permette di vedere bene i contenuti in esterna. Chiaramente non ha refresh rate superiori ai canonici 60Hz ma la velocità di visualizzazione è buona grazie anche alla possibilità di modificare la modalità. A livello di interfaccia le possibilità che l’utente può avere riguardanti il ''Colore'' dello schermo sono tre: Naturali, Migliorati o Intensi. La differenza è palese anche se non eccessiva. Di fatto con la prima modalità lo schermo tende a trovare un equilibrio con colori più vicini alla realtà e dunque sicuramente meno sparati rispetto alle altre due modalità. I colori ''Migliorati'' permettono di avere una via di mezzo con i Naturali e gli Intensi dove questi ultimi sparano fortemente e rendono lo schermo ancora più ''vivo'' anche nei contenuti. 

Analisi Display

Abbiamo misurato il display di Motorola Razr 5G nelle tre modalità presenti, e riportiamo di seguito i risultati che abbiamo ottenuto con le modalità Intensi e Naturali, visto che la modalità colori Migliorati riprende Naturali spostando il bilanciamento del bianco verso tonalità più fredde. Entrambe adottano lo standard sRGB come riferimento, mentre Intensi (attiva di default), si adatta allo standard DCI-P3 più esteso.

Proprio in modalità colori Intensi abbiamo registrato la luminanza massima durante le nostre prove, pari a 560nit. Si tratta di un valore piuttosto basso in relazione ad altri dispositivi flagship tuttavia, grazie al rapporto di contrasto elevatissimo e non misurabile garantito dalla tecnologia OLED, la visibilità sotto la luce del sole è buona, e non del tutto compromessa.

Modalità colori Intensi (DCI-P3)


Gamut


Bilanciamento del bianco


Curva di gamma


Fedeltà cromatica (DCI-P3)

Modalità colori Naturali (sRGB)


Gamut


Bilanciamento del bianco


Curva di gamma


Fedeltà cromatica (sRGB)

I risultati dei nostri test mettono in evidenza alcune piccole lacune del pannello flessibile di Razr 5G: nelle due modalità abbiamo una tendenza verso le tonalità fredde (soprattutto nella modalità colori Intensi) causata dal valore timido del rosso, oltre a un gamma medio più elevato che rende più scura l'immagine rispetto alla sorgente. Entrambi i fattori conducono a una fedeltà cromatica non da riferimento, ma a un'immagine generale che comunque è sempre molto gradevole. Quello di Razr 5G è un pannello di ottima qualità per la riproduzione di contenuti, con un'ottima estensione cromatica (abbastanza fedele su entrambe le modalità) e qualche piccolo difetto che estremizzano l'immagine per renderla addirittura più gradevole rispetto alla norma.

HARDWARE: l'equilibrato Snapdragon 765G con il 5G

Il Motorola Razr 5G possiede un cuore più potente della passata generazione. Parliamo dello Snapdragon 765G. È una delle piattaforme più potenti e più utilizzate per la fascia media e con la presenza anche del modulo 5G lo rende senza dubbio anche redditizio sia per gli utenti che per i produttori. Qui Motorola non ha voluto esagerare proponendo un chip ancora più potente preservando senza dubbio quella che è la esigua batteria dello smartphone.

A livello tecnico lo Snapdragon 765G è il nuovo chipset Octa Core con un core principale  Kryo 475 a 2,3GHz su Cortex A-76, affiancato da un core Kryo 475 a 2,2GHz su Cortex-A76. I restanti sei core sono dedicati proprio all’efficienza energetica, basati su Cortex-A55 funzionanti a 1,8 GHz. Per quanto riguarda invece le prestazioni grafiche Snapdragon 765G si avvale di una GPU tutta nuova, chiamata Adreno 620. Questa garantisce prestazioni superiori e un’efficienza migliore del 20% rispetto alla Adreno 618 di Snapdragon 730. In questo caso la particolarità del nuovo processore è quella di contenere il modem Qualcomm X52, capace di supportare tutti i tipi di connessioni tra cui 5G e LTE.

Il Motorola Razr viene proposto però con ben 8GB di RAM, mentre lo spazio di archiviazione risulta da ben 256GB, non espandibili tramite slot microSD chiaramente per questioni di spazio fisico. 

  MOTOROLA Razr 5G
OS (al lancio) Android 10 con My UX
Processore Qualcomm Snapdragon 765G Octa-Core a 2.4GHz
RAM 8 GB
Display P-OLED 6.2" Full HD+ (21:9)
G-OLED 2.7'' (4:3)
Risoluzione 2142 x 876 px
800 x 600 px
Storage (al lancio) 256 GB
Fotocamera Posteriore

Single Camera:
Principale 48MP (26mm - f/1.7) OIS
Video 4K UHD @30fps

Fotocamera Anteriore 20MP (f/2.2)
Extra

5G
NFC
Sensore impronte digitali

Porte USB Type-C
Batteria 2.800 mAh + Ricarica rapida
Dimensioni Aperto 169.2 x 72.6 x 7.9 mm 
Chiuso 91.7 x 72.6 x 16 mm
Peso 192 gr 

A livello di benchmark, Motorola Razr 5G, ci tiene a fare bella figura e i numeri sono effettivamente buoni. Il test GeekBench conferma come Motorola Razr sia in possesso di un processore sì di fascia media ma decisamente il più veloce fino ad oggi. Lo Snapdragon 765G riesce a dire la sua ormai da tempo anche a livello GPU con la Adreno 620 che seppur di fascia media risulta velocissima.

MOTOROLA Razr 5G
Browser Sunspider 301,5 ms
JetStream 2.0 52.993 punti
CPU GeekBench 5 COMPUTE 1.241
CPU Single-core: 620
CPU Multi-core: 1924
GPU GFXBench 5 Aztec Ruins: On 18 Fps/ Off 8.4 Fps
Car Chase: On 26 Fps/ Off 21 Fps
Manhattan 3.1: On 48 Fps/ Off 37 Fps
Storage Androbench

Lettura seq.: 930,14 MB/s
Scrittura seq.: 467,11 MB/s
Lettura Random seq.: 144,71 MB/s
Scrittura Random seq.: 136,52 MB/s

Generico 3D Mark 3.303 punti
Generico AnTuTu 317.712 punti

Bene i grafici ma nell’uso quotidiano? Sostanzialmente nell’uso reale Motorola Razr 5G è davvero ben ottimizzato con passaggi immediati tra le applicazioni ma anche assenza di ritardi nelle aperture delle applicazioni o in altre attività. Interessante anche sottolineare il fatto che passare dal display interno principale a quello più piccolo esterno non si hanno ritardi e tutto avviene in modo immediato senza attese. Segno questo che l’azienda ha lavorato davvero molto bene per creare ottimizzazione ed efficienza sul device. 

INTERFACCIA GRAFICA: Android 10 ''quasi'' stock

Sull’interfaccia grafica di Motorola Razr 5G abbiamo già parlato per quanto concerne il display esterno. In questo caso una volta aperto il pannello pieghevole ci troviamo di fronte a  quanto visto con i vari Motorola del momento. Motorola ha optato anche qui per un'esperienza Android per lo più stock per i suoi smartphone, anche per quelli che non fanno parte del programma Android One. Questo significa che è presente un ampio elenco di funzionalità personalizzate raggruppate nell'app Moto anche in questo nuovo Motorola Razr 5G. 

Chiaramente parliamo di Moto Action ossia un assortimento di modalità intelligenti per interagire con lo smartphone tra un movimento veloce del device per accendere o spegnere la torcia, la rotazione dello stesso per avviare l'app della fotocamera, o un gesto con le tre dita per lo screenshot del display e molto altro ancora.

Presente anche Moto Display che permette di interagire con le notifiche o con altre informazioni direttamente a smartphone chiuso in standby grazie al sistema creato da Motorola da tempo nei suoi smartphone e qui riprodotto nel pannello esterno. C’è anche Moto Game che altro non è se non la modalità che permette di impostare alcuni set di strumenti per migliorare la fruizione dei giochi durante le sessioni. In questo caso grazie al display con lati fortemente curvi è possibile aggiungere dei pulsanti virtuali da poter usare durante il videogioco. La modalità immersiva consente di filtrare le chiamate e le notifiche, la sezione prestazioni consente di disattivare la luminosità adattiva, disabilitare le parti del display ai bordi e attivare miglioramenti audio.  

Tutto questo grazie ad Android 10 che viene implementato con pochissime cose ma ben fatte come sempre da Motorola. Un’ottimizzazione notevole che non solo permette all’utente di avere la migliore prestazione a livello di attività quotidiane ma anche di poter garantire una buona autonomia anche con una batteria non importante. 

 

FOTOCAMERA: una sola e così così

Motorola Razr 5G

  • Principale 

    • Sensore da 48MP  

    • Obiettivo grandangolare con apertura f/1.7

    • 1 / 2.0’’ con 0,8 µm 

    • OIS, PDAF 

  • Video 4K @ 30 fps

Motorola Razr 5G è in possesso di una fotocamera singola al posteriore da 48MP. Un sensore che con tecnologia Quad Pixel che permette come sempre di scattare a 12MP per impostazione predefinita. Questo unico sensore possiede chiaramente la stabilizzazione ottica dell’immagine ed un’apertura focale da f/1.7

Se l’idea di avere un unico sensore per scattare ovunque potrebbe rendervi un pochino spaesati di fatto sappiate che il 48MP potrà essere utilizzato anche come fotocamera per i selfie. Basterà infatti mantenere chiuso lo smartphone e attivare il sensore con lo swipe sullo schermo esterno e come per magia l’applicazione si attiverà e mettendovi in posa potrete scatta immagini selfie di maggiore qualità rispetto a quello che potreste fare con il sensore interno. Sì, perché Motorola Razr possiede anche una seconda camera, appunto interna, da 20MP e apertura da f/2.2, che oltre allo sblocco in sicurezza con il rilevamento del volto permette di fotografare con il display aperto. 

Motorola ha modificato l’app della fotocamera con la classica interfaccia che troviamo sui suoi smartphone attuali. È semplice e funzionale con uno swipe di scorrimento per alternare le modalità di scatto ma anche per i video e altre feature introdotte da Motorola appunto. 

Presente anche la modalità Manuale accessibile da un altro interruttore e consente di comporre gli scatti con la modifica degli ISO (100-3200), la velocità dell'otturatore (1 / 6000s-1 / 3s), la compensazione dell'esposizione (da -2EV a + 2EV in incrementi di 1 / 3EV e 0,5EV), oltre a scegliere un bilanciamento del bianco in base alla temperatura della luce e  regolare manualmente la messa a fuoco. 

Come scatta le foto il nuovo Motorola Razr 5G? 

  • Foto di giorno: nelle foto di giorno gli scatti sono nella norma. Non possiamo dire che possano esaltare ma ci sono buoni dettagli con qualche rumore se la luce non è veramente ottimale. La resa risulta naturale anche se ammettiamo che gli scatti non sono certamente al pari di un top di gamma così come anche la resa cromatica che non è certamente perfetta. Si può scattare anche a risoluzione totale con immagini a 48MP ma tranne qualche dettaglio in più non troviamo ragioni significative per utilizzarla rispetto a quella automatica di default. Peccato per alcune sovraesposizioni che il sensore ottiene in alcuni scatti dove la luce probabilmente non viene adattata in modo preciso. Non è di certo uno smartphone che si acquista per la fotocamera. 


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  • Foto al buio: gli scatti in condizioni di scarsa luminosità risultano sinceramente deludenti. Pochi i dettagli e gamma dinamica un po’ inferiore alla media senza entusiasmare con difficoltà nella riduzione dei rumori nella maggior parte degli scatti. Meglio con la Night Vision, ossia la cosiddetta modalità notturna di Motorola Razr 5G che rende più ‘’chiari’’ alcuni scatti sottotono. Ma non fa miracoli e purtroppo ci si deve accontentare per così dire di quello che passa il convento. 


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  • Zoom: il sensore da 48 MP permette di zoomare ma è palese che se lo scatto non risulta accattivante in modalità normale di conseguenza non potrà migliorare ingrandendo la scena. Anche qui pochi dettagli e purtroppo molto rumore. 

  • Selfie: la fotocamera selfie su Motorola Razr 5G è doppia ossia l’utente può scattare sia con la principale che con la secondaria. Selfie buoni visti i 48Mp che si possono sfruttare con la fotocamera principale con tutti i nei che abbiamo comunque visto prima. Quella interna da 20MP è nella media con scatti che se fatti con poca luce vanno a scemare un po’. 

  • Video: lo smartphone registra video fino alla risoluzione 4K a 30fps, o anche a 1080p a 60 e 30 fps con l'obiettivo principale. È possibile utilizzare la stabilizzazione e le riprese in 4K sono nella norma con possibilità anche di agire con la modalità ‘’Selezione colore’’ che potrebbe divertire l’utente. 

AUTONOMIA: piccola batteria ma buoni risultati

Sul discorso autonomia scopriamo che Motorola Razr 5G per ovvie ragioni di spazio ha potuto implementare una batteria da soli 2.800 mAh che al giorno d’oggi potrebbe spaventare chiunque. E’ un po’ il prezzo da pagare per avere un form factor così estremo come quello del Razr ma di fatto quello che ci aspettavamo, ossia di rimanere a piedi molto prima di sera, non è successo. 

Avete capito bene perché sarà per il fatto che Motorola ha ottimizzato al massimo la sua interfaccia con il processore, ma quello che abbiamo ottenuto nella prova sul campo ci ha un po’ sorpreso in positivo. Chiaramente è necessario non esagerare perché se lo si stressa con video, giochi o altro il Motorola Razr 5G vede scendere la batteria in modo vertiginoso ma se l’uso è nella media con l’uso maggiore dello schermo esterno effettivamente a sera si arriva. 

C’è la ricarica veloce che viene permessa da Motorola grazie all’alimentatore da 18W denominato TurboCharger. Non vi aspettate una ricarica fulminea come altri concorrenti ma di fatto contando su di una batteria non esagerata anche il tempo di ricarica non sarà poi così esagerato. 

CONCLUSIONI

Motorola Razr 5G viene venduto allo stesso prezzo della prima generazione ossia 1.599€. Un prezzo elevato per un telefono che cerca molto l’effetto nostalgia ma che lo fa con sostanza. L’estetica è davvero eccellente soprattutto ora con il vetro e l’alluminio che spiccano e rendono molto più premium questo secondo Razr. Cerniera migliorata che non fa rumore a differenza della prima generazione e che permette di non piegare come fanno altri il display rendendo meno forte la piega una volta aperto il telefono. 

Non è uno smartphone che si compra per scattare foto importanti. Lo permette con i suoi limiti ma è palese che non si può pretendere di avere sensori di qualità elevata in un telefono dalle dimensioni esigue. E la batteria è l’altro suo limite anche se nell’uso tranquillo permette comunque di non avere il telefono spento già a metà giornata. 

Motorola Razr 5G è un telefono per pochi e questo di certo non lo nega nemmeno Motorola stessa. Costa tanto e come ogni cosa che costa tanto viene apprezzata da chi vuole l’esclusiva e non vuole passare inosservato. Ultimo plauso a Motorola per la confezione di vendita. Concorrenti? Prendete spunto perché così vanno coccolati gli utenti che pagano certe cifre.

 

5 Commenti
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StyleB07 Ottobre 2020, 18:54 #1
Per 1600 euro altro che display flessibile, devo poter palpare le minne alle tipelle dei videogiochi manga del playstore!
Per altro ancora troppi, troppi difetti di fragilità.
Bellissimo sotto il profilo tecnologico e fubzionale, ma é assurdo oensare di dover trattare il cell come fosse un pezzo di cristalleria, che se ci finisce un granello di polvere sotto al display piangi sangue.
300007 Ottobre 2020, 21:23 #2
Bello, ma forse non l'hanno capito tutti nel mondo che i prezzi devono cambiare.
GaryMitchell07 Ottobre 2020, 21:42 #3
un "po" caro? Diciamo "costa uno sproposito" ci stava bene, oltretutto per quella cifra un processore intermedio e i sample della fotocamera sono mediocri, più o meno la stessa resa di uno Xiaomi intermedio da 200 euro.. la gamma dinamica mi sembra insufficiente in condizioni di luce non ottimali.

Il classico sensore che fa foto accettabili se hai uno scenario bello luminoso e ricco di contrasti.

MBAH !

Scaffale.
TorettoMilano08 Ottobre 2020, 08:35 #4
da iphoniano dico che è bellissimo. se ci fosse sopra ios lo prenderei (quando lo scontano )
leddlazarus08 Ottobre 2020, 11:32 #5
Originariamente inviato da: GaryMitchell
un "po" caro? Diciamo "costa uno sproposito" ci stava bene, oltretutto per quella cifra un processore intermedio e i sample della fotocamera sono mediocri, più o meno la stessa resa di uno Xiaomi intermedio da 200 euro.. la gamma dinamica mi sembra insufficiente in condizioni di luce non ottimali.

Il classico sensore che fa foto accettabili se hai uno scenario bello luminoso e ricco di contrasti.

MBAH !

Scaffale.


assolutamente. prezzo da super top, con dotazione da medio.

il 765g si trova su smartphone da 300-400€. sensore da 48 Mpx mahhh

quindi si paga (molto anzi moltissimo) il design e il P-Oled.

per carità è veramente figo, ma 1600€ mi paiono decisamente troppi

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