LG Velvet: lo smartphone del cambiamento con 5G e un design completamente nuovo. La recensione

LG Velvet: lo smartphone del cambiamento con 5G e un design completamente nuovo. La recensione

LG decide di cambiare la linea estetica dei suoi smartphone e lo fa con Velvet, il primo device di fascia medio alta capace di mostrarsi con un aspetto nuovo non solo esteticamente. Ecco perché nella nostra recensione.

di pubblicata il , alle 11:21 nel canale Telefonia
LGAndroid
 

La fascia medio alta del mercato degli smartphone è sempre più agguerrita e trovare ora un device che possa cogliere l’attenzione degli utenti per essere acquistato non è poi così semplice per i brand. LG in questa fascia di mercato non ha mai colpito l’interesse come altri ma forse i giochi potrebbero cambiare. Velvet è il nome del nuovo smartphone di LG. Un telefono che parla di rinnovamento estetico visto che cambia i connotati visti con le varie serie G e V. Non c’entra nulla da questo punto di vista con il passato e proprio il nome non è altro che il biglietto da visita di un device con molte particolarità. 

[HWUVIDEO="2963"]LG Velvet: GUARDATE che cambio di design! La recensione[/HWUVIDEO]

L’azienda abbandona qui il suffisso ThinQ che forse dava più fastidio che aiuto per capire lo smartphone. Ma è chiaro che LG con Velvet vuole abbandonare il susseguirsi della numerazione classica e soprattutto cambia il modo di esprimersi con un device da carattere e l’individualità a sé. Sarà il primo di una nuova serie che però prenderà nomi e caratteristiche differenti non portandosi dietro dunque la denominazione appunto di Velvet.

LG punta al mercato di fascia media ma quello più premium e lo si vede realizzando un Velvet con una struttura in vetro e alluminio e soprattutto con la certificazione IP68. Ma non sono perché il nome porta con sé anche una serie di colorazioni sgargianti che fanno parlare non appena le si osservano. Back cover luccicanti e curve che entrano nella cornice in alluminio lucida e che si incontrano in un tutt'uno con il display OLED doppiamente curvo come Samsung sapeva fare. 

Il prezzo di 649€ al quale viene venduto mette in conto anche qualcosa di non premium come un display che non possiede refresh rate a 90Hz a differenza di molto contendenti di questa fascia di mercato ma anche una fotocamera che seppure tripla non si esalta rispetto alla concorrenza. Viene a mancare il sistema audio DAC che sembrava una prerogativa ormai di LG ma di fatto c’è il 5G grazie allo Snapdragon 765G che ormai conosciamo bene per efficienza ed efficacia. 

Cosa altro manca e cosa altro invece c’è su LG Velvet? Scopriamo nella nostra recensione. 

Indice - LG VELVET

LG Velvet: prezzi e promo lancio 

  • LG Velvet  

    • Versione 6GB di RAM e 128GB di ROM: 649,00 € - Colore Aurora White, Illusion Sunset, Aurora Grey e Aurora Green

Acquistando lo smartphone entro il 31 luglio è possibile ricevere assieme allo smartphone anche una custodia protettiva trasparente in silicone ma anche le cuffie LG Tone Free Earbuds wireless che si auto sanificano non appena vengono poste nella confezione. 

 

 

UNBOXING

LG Velvet arriva in una scatola di cartone bianca relativamente semplice con il suo nome impresso in un carattere tipografico elegante. Il logo LG è ''retrocesso'' su uno dei lati corti della scatola.

All'interno della confezione è possibile trovare un adattatore da solo 16,2 watt e lontano dal promesso supporto PowerDelivery da 25 W. E’ chiaramente presente la ricarica veloce in tal senso ma è palese che non sarà di quelle proprio super ''fast''. Vedremo. Oltre a questo presente un cavo da USB-A a USB-C di quelli classici di colore bianco. 

Inoltre è incluso un set di cuffie in-ear con una buona attenzione ai dettagli come cavi intrecciati e una spina a L rinforzata. Questa volta LG non include una QuadDAC sullo smartphone ma la sua attenzione sull'audio sembra rimanere sempre un po’ più alta degli altri.  

DESIGN: tutto cambia e tutto luccica

Velvet fa pensare senza dubbio alla moda e questo è il vero significato dello smartphone di LG. Un device che faccia colpo esteticamente, che sia elegante, che sia premium, che sia particolare nella sua monotonia di telefono cellulare. LG ha deciso di intraprendere è un significativo distacco dal linguaggio di design a cui ci aveva abituati fino ad ora nel segmento premium.  

E cosa ha di particolare questo nuovo LG Velvet? Cominciamo con il display curvo. Finora LG è stata riluttante ad intraprendere questa strada, optando invece per pannelli prevalentemente piatti anche sui suoi modelli più costosi. Eppure la bellezza di un device con uno schermo doppiamente curvo non ha eguali e dunque l’azienda sembra essere caduto nel gioco degli altri proponendo un LG Velvet con una doppia ma leggera curvatura. Questo lo rende fortemente snello nel suo spessore ma non crea forte disagio all’utente che lo può utilizzare praticamente quasi come un pannello piatto. 

Lo schermo del Velvet ha delle cornici nere sui lati forse un pochino più spesse di quanto faccia la concorrenza ma è anche palese che la superficie dello schermo è così ampia che forse non danno poi troppo fastidio una volta abituati. Oltretutto, e per fortuna, quello  superiore e quello inferiore sono leggermente più spessi, ma di dimensioni identiche tra i due per un aspetto piacevolmente simmetrico.

A sorpresa forse per alcuni, la continuità della cornice superiore è interrotta dalla presenza della fotocamera anteriore per i selfie. Una tacca che la maggior parte dei brand ho ormai eliminato ponendo la fotocamera dei selfie in un foro sullo schermo. Qui LG va controcorrente  e decide di porla a forma di U rendendola anche personalizzabile a livello software. La capsula auricolare, che funge anche da secondo altoparlante, viene inserito in una sottile fessura ritagliata nel vetro anteriore quasi invisibile come i sensori di luminosità e prossimità che vengono lì inseriti. 

Il sensore di impronte digitali si trova sotto il display ed è di tipo ottico. Diciamo che LG da questo punto di vista non ha mai raggiunto la massima velocità nello sblocco dei suoi smartphone con questo metodo. Anche LG Velvet non è un fulmine e nelle prove abbiamo anche avuto ogni tanto qualche noia nel riconoscimento. 

Il retro del nuovo LG Velvet di certo non può non impressionare per quel suo essere minimalista ma anche premium grazie alle sfumature della luce di riflesso. In questo caso la colorazione Aurora White non permette di certo lo stesso effetto di spettacolarità che si potrebbe ottenere con la versione Illusion Sunset ma è chiaro che la volontà di rendere unico Velvet da parte di LG c’è ed è forte rispetto a quanto fatto nel design prima con la serie G e V.   

Particolare e nuova è anche la disposizione delle fotocamere al posteriore di questo LG Velvet.  Non è presente alcuna struttura che incorpora le tre fotocamere dello smartphone. Ogni sensore risulta a se stante con il più grande, quello principale da 48MP, nella parte più superiore e via via gli altri a seguire in una posizione ormai conosciuta come semaforica. Proprio il sensore principale da 48MP è anche l’unico che effettivamente sporge dalla scocca di qualche millimetro mentre gli altri rimangono a filo scocca con un design decisamente bello da vedere.  

Il "3D Arc design" fa parte della nuova filosofia estetica di LG e si manifesta non solo nello schermo curvo anteriore, ma anche nella back cover posteriore. Il pannello è simmetrico rispetto al davanti e i due pannelli di vetro si incontrano in un sottile telaio di alluminio. Tutto questo rende il Velvet un telefono premium e non solo vedendolo ma anche prendendolo in mano. A livello dimensionale di certo non è piccolo visto che con il suo formato 20.5:9 si allunga non poco misurando 167,2 millimetri per 74,1 millimetri di larghezza ma con uno spessore esiguo di soli 7,9 mm che lo rendono confortevole in mano soprattutto grazie anche al peso non esagerato di 180 grammi. 

Per quanto concerne i controlli tutto viene rispecchiato alla perfezione come su altri LG precedenti. Abbiamo quindi un pulsante di accensione e spegnimento che si trova sulla destra a circa due terzi di altezza  Quindi due pulsanti del volume relativamente piccoli e discreti che si trovano facilmente sulla parte sinistra al di sopra di un ulteriore pulsante che attiva l’Assistente di Google. 

Nella parte inferiore del Velvet è possibile trovare poi la classica porta USB-C oltre ad un jack per cuffie da 3,5 mm. LG lo ha praticamente sempre fornito nei suoi device e con Velvet continua ad includerlo anche se ha tolto la personalizzazione Quad DAC. Parlando di audio, anche l'altoparlante principale si trova nella parte inferiore così come il microfono principale.

LG ha fatto in modo che il Velvet possa venire paragonato alle ammiraglie quando si tratta di resistenza alla polvere e all'acqua e il telefono ha un grado di protezione IP68. Non solo perché è presente anche lo standard militare MIL-STD-810G che dunque permette al device di essere ‘’maltrattato’’ senza problematiche di rottura. 

DISPLAY: una buona unità ma mancano i 90Hz

Parliamo ora del display del nuovo LG Velvet. Qui abbiamo un pannello da 6,8 pollici con risoluzione di 2460 x 1080 pixel in un rapporto forma 20,5:9 e dunque come detto molto allungato. La densità dei pixel arriva a 395ppi. LG, lo sappiamo, commercializza il pannello come P-OLED, dove la 'P' sta per ''Plastic'' anche se chiaramente qui il pannello viene poi ricoperto con un gorilla Glass in vetro. A livello tecnico LG lo chiama Cinematic FullVision Display, che è un'allusione sia al suo aspetto ampio che alle cornici minime. Di fatto quello che forse manca in questo pannello è una delle funzioni più gettonate dell’ultimo anno da tutti ossia il refresh rate a 90Hz. LG Velvet non lo possiede e lo schermo dunque si muove con un classico refresh rate a 60Hz che permette comunque ottime performance di visualizzazione ma che di certo manca di quello spunto a cui gli utenti in questi ultimi mesi si stanno abituando a vedere con i pannelli della concorrenza. 

Nei nostri test, il telefono è in linea con questa fascia di prezzo e questo tipo di pannello in quanto a livelli di luminosità: parliamo di circa 400 nits quando si regola manualmente e poco più di 600 nits quando la luminosità adattiva prende il sopravvento alla luce diretta. Gli attuali flagship sono in grado di supportare fino a 800 nits in modalità automatica, ma i 400 nits sono comuni a molti OLED. 

Per quanto concerne l'accessorio Dual Screen, il display in esso può essere impostato in modo che corrisponda alla luminosità del display principale oppure è possibile bloccarlo a un determinato livello percentuale, indipendentemente da ciò che è stato imposto su quello principale. Con il Dual Screen collegato, abbiamo ottenuto un massimo di circa 500 nits su entrambi i display in automatico. Un valore nella media anche se non troppo esagerato. 

La riproduzione del colore sul Velvet è gestita da un menu a quattro posizioni con ulteriori opzioni a seconda della modalità in cui è stata impostata. In questo caso parliamo di ''Naturale'', ''Brillante'', ''Cinema'' e ''Personalizzato''. Per il primo è possibile modificare la temperatura del colore rendendolo lo schermo più freddo o più caldo mentre con Brillante e Cinema non è possibile agire su alcun parametro. Attivando invece il ''Personalizzato'' ecco che l’utente può agire a proprio piacere non solo sulla temperatura del colore ma anche sui livelli di RGB oltre a parametri più avanzati come la Saturazione, la Tonalità e la Nitidezza. 

Ammettiamo che il pannello qualitativamente parlando non è il migliore realizzato da LG. I colori seppur modificati anche in modalità di personalizzazione non rendono veramente brillante lo schermo anche se comunque i contenuti saranno fruibile bene e soprattutto è possibile vedere le serie TV e i film in HDR anche se LG non lo esplicita ufficialmente. 

HARDWARE: il 5G c'è! Da migliorare l'ottimizzazione

Il nuovo LG Velvet è uno smartphone medio gamma e lo si può constatare perché costruito sulla piattaforma Snapdragon 765G, uno dei chipset più utilizzati in questi ultimi mesi proprio in questa fascia di prezzo. Il chipset lo conosciamo molto bene perché lo abbiamo trovato già in altri smartphone della concorrenza. E’ chip con processo produttivo a 7 nm e con un modem Snapdragon X52 per la parte 5G. In questo caso LG propone in Italia la versione con 6GB di RAM LPDDR4x ed uno storage interno da 128GB di tipo UFS 2.1 che comunque potranno essere espansi con una semplice MicroSD addirittura fino a 2TB.

  LG Velvet
OS (al lancio) Android 10 con LG UX
Processore Qualcomm Snapdragon 765G Octa-Core
RAM 6 GB
Display P-OLED 6.8" Full HD+ (20.5:9)
Risoluzione 2460x1080 px
Storage (al lancio) 128 GB + MicroSD fino a 2TB
Fotocamera Posteriore

Triple Camera:
Principale 48MP (26mm - f/1.8) PDAF +
Ultra Grandangolare 8MP (15mm - f/2.2) +
Depth 5MP (f/2.4)
Video 4K UHD @30fps

Fotocamera Anteriore 16MP (f/1.9)
Extra

5G
NFC
Sensore impronte digitali
Certificazione IP-68

Porte USB Type-C + jack da 3.5mm
Batteria 4.300 mAh + Ricarica rapida + Ricarica Wireless
Dimensioni 167.2 x 74.1 x 7.9 mm 
Peso 180 gr 

Nei test meramente tecnici il nuovo LG Velvet ottiene praticamente gli stessi punteggi degli altri smartphone equipaggiati con questo chipset. Sui carichi multi-core e single core non si esalta e in alcune occasioni addirittura i vecchi processori fanno meglio per potenza pura ma è palese che il 765G sia un processore dotato di grandissima efficienza ed è questo il cambiamento importante che deve essere preso in considerazione. Con Antutu, il Velvet offre prestazioni simili a quelle del Moto Edge ed è in questo caso che i dispositivi con il vecchio Snapdragon 730 non riescono a tenere il passo. 

LG Velvet: i benchmark 

LG Velvet
Browser Sunspider 420,5 ms
JetStream 2.0 50.159 punti
CPU GeekBench 5 COMPUTE1.232
CPU Single-core:612
CPU Multi-core: 1862
GPU GFXBench 5 Aztec Ruins: On 13 Fps/ Off 8.5 Fps
Car Chase: On 18 Fps / Off 21 Fps
Manhattan 3.1: On 32 Fps/ Off 38 Fps
Storage Androbench

Lettura seq.: 888,13 MB/s
Scrittura seq.: 398,74 MB/s
Lettura Random seq.: 149,31 MB/s
Scrittura Random seq.: 134,09 MB/s

Generico 3D Mark 3.265 punti
Generico AnTuTu 298.037 punti

A livello hardware LG Velvet è al passo con gli altri. Fornisce numeri elevati per un'offerta di fascia media, ma è palese che non può competere in situazioni di grafica più importanti con i dispositivi di alto livello. Tuttavia, per ottenere il 5G nel 2020 su un modello non di punta, dopo tutto è necessario sacrificare qualcosa anche se quel qualcosa non è poi così fondamentale. LG Velvet lavora molto bene con un apporto hardware buono sia per operazioni basilari che per quelle un po’ più consistenti. Quello che in questo caso abbiamo notato è forse la presenza di alcuni lag che in alcune occasioni di stress portano il telefono ad avere impuntamenti. Non crediamo che sia dovuto però al processore visto che con altri device non li abbiamo notati. Qui ci va di mezzo sicuramente l’ottimizzazione di LG che forse deve sistemare qualcosa da questo punto di vista.  Nota positiva sicuramente quella sul fatto che il Velvet non scalda poi tanto sintomo che la dissipazione del calore è stata realizzata a rigore da LG.  

INTERFACCIA GRAFICA: è ora di cambiare anche questa!

E parliamo proprio dell’interfaccia grafica di LG Velvet. Lo smartphone funziona su Android 10 con la personalizzazione creata appositamente da LG e che prende il nome di LG UX. È a tutti gli effetti un’interfaccia identica a quella che abbiamo già visto con il V60, tranne per la colorazione dei toggle rapidi. 

Tutto è uguale e forse in questo LG avrebbe potuto metterci del cambiamento proprio come ha fatto con il design dello smartphone. Se LG Velvet viene considerato dall’azienda uno smartphone del cambiamento in seno al design anche la sua interfaccia grafica avrebbe dovuto cambiare i connotati. Funziona bene chiaramente ma ci sono molti aspetti che risultano un po’ datati esteticamente che devono, a nostro parere, essere aggiornati. 

Abbiamo visto già tutto con la schermata di blocco che non sempre risulta comoda visto che mostra le notifiche perse ed è possibile accedere rapidamente alle app del telefono e della fotocamera da sinistra o destra. Ma il problema è che toccando due volte sulle notifiche verrà richiesta la password o l'impronta digitale e non sarà possibile chiudere la notifica senza prima averla sbloccata. E attenzione perché l'autenticazione tramite impronta digitale è l'unica opzione di sicurezza biometrica disponibile visto che non c'è sblocco facciale.

L'AOD, ossia il display sempre attivo, è personalizzabile con molti stili per l’orologio così come il colore del font. Può essere impostato per accendersi per 10 secondi quando si tocca il display, oppure è possibile tenerlo sempre attivo. Presente anche la barra degli strumenti per accedere rapidamente alle impostazioni rapide, al profilo del volume e alla torcia, insieme alle scorciatoie per la fotocamera e Quick Memo. L'interfaccia è certamente più pulita e semplice rispetto al passato visto che non ci sono più menu complicati o un elenco infinito di impostazioni. 

Bene la possibilità durante la configurazione di scegliere se si vuole impostare un app drawer o porre tutte le applicazioni direttamente nelle pagine dello smartphone. Scorrendo all'estrema sinistra si potrà prendere possesso del feed di Google per le notizie o tutto quello che riguarda appunto i servizi del colosso di Mountain View. Gli utenti possono scegliere tra la barra di navigazione classica e la barra a gesti di Android. Come in precedenza sui dispositivi LG, è possibile personalizzare la barra di navigazione con un massimo di cinque pulsanti, tra cui un pulsante screenshot e un pulsante per abbassare  il menù a tendina delle notifiche. 

Integrato in Android 10 c’è poi il tema Scuro che permette di appunto scurire l’intera interfaccia dai menu alle principali app LG come il telefono, i messaggi, i contatti e tutto il resto. Le app di terze parti supportate saranno visualizzate in questo modo con la possibilità oltretutto di programmare il passaggio tra modalità scura e chiara in base agli orari dell’alba e del tramonto o ad un preciso orario prestabilito. 

DUAL SCREEN: esteticamente si poteva fare di meglio

La risposta di LG ai pieghevoli la conosciamo ed è l'accessorio Dual Screen, qui disponibile anche per Velvet. È migliorato molto nelle ultime generazioni dopo essere apparso per la prima volta con LG V50 circa un anno e mezzo fa. È pensato per aiutare con il multitasking senza il fastidio di dover gestire fragili display pieghevoli. E quando non serve può essere lasciato a casa riducendo le dimensioni del device. 

Lo ammettiamo però: qui con LG Velvet la custodia Dual Screen non ci è piaciuta tanto. Il motivo? é realizzata completamente in plastica e una volta lo smartphone ''grazioso'' nel suo nuovo stile estetico viene posto al suo interno, ebbene perde tutto quello che di grazioso possiede. La cover è voluminosa, misurando 174,4 x 84,6 x 14,4 mm e pesante ben 129 grammi da sola per un totale di più di 300 grammi assieme allo smartphone. Carina la linea dove risiede il piccolo display OLED ma di fatto il resto è una cover un policarbonato con il retro realizzato ad ‘’onde’’ capace di annullare quanto fatto di bello da LG con il design del Velvet. Si poteva pensare a qualcosa di diverso, qualcosa che potesse accontentare l’occhio anche con la cover Dual Screen inserita. 

Oltretutto in precedenza con LG V60 e gli altri device, l’azienda proponeva uno schermo completamente piatto che una volta inserito nella cover creava una sorta di tutt’uno con solo la cerniera da fare da separatore. Ora con LG Velvet ed il suo display curvo si ottiene uno scomodo spessore che si differenzia da quello unito al Dual Screen e che dunque non permette quella continuità che invece si aveva prima. 

Il funzionamento è davvero il medesimo già visto con LG V60 ThinQ. Esternamente è presente un pannello OLED monocromatico da 2,1 pollici per le notifiche e per tenere traccia del tempo. Il piccolo display non risulta sempre acceso ma si illumina ogni volta che si solleva il telefono o quando lo si estrae dalla tasca o dalla borsa. La schermata mostra l'ora e la data e le icone delle app con nuove notifiche. Lo smartphone si inserisce nella custodia facilmente, prima nella parte inferiore collegandolo alla porta USB-C del telefono. In questo caso il case non possiede una batteria propria e consuma energia dal telefono. Chiaramente con la porta occupata dalla cover Il Velvet potrà ricaricarsi utilizzando l'adattatore in dotazione che si accoppia ai pin sul fondo della custodia Dual Screen magneticamente. 

Il case ha lo stesso schermo dello smartphone per dimensioni. Mantiene anche la tacca nonostante non sia necessaria perché non provvista della fotocamera frontale su questo lato. C'è un sottile foro nella parte superiore per consentire il passaggio del suono dall'auricolare durante le chiamate. 

Ma serve davvero? La custodia per il Dual Screen risulta buona per i giochi (i controlli su schermo al di fuori della schermata principale sono davvero un tocca sano per il gioco), il multitasking, la visione di film e messaggi di testo e altre funzionalità. Ma per la maggior parte del tempo il telefono andrà benissimo senza cover. 

Il Dual Screen è facile da usare. La seconda schermata (a sinistra) è disattivata per impostazione predefinita, ma basterà attivarla tramite un piccolo pulsante mobile presente sulla schermata principale. Questo è il controller per l'intero comportamento del Dual Screen. La seconda schermata ha un App Drawer e da lì è possibile popolare la schermata con le scorciatoie delle app come anche i vari widget che vengono supportati. Tramite una scorciatoia si possono anche modificare le impostazioni del doppio schermo: qui è possibile regolare la luminosità, impostare gli sfondi, abilitare o disabilitare anche il tasto mobile del Dual Screen o optare per disattivare o meno il display della cover.

Cosa si può fare con questo Dual Screen? Il multitasking è la sua funzione principale. E’ possibile aprire qualsiasi app su entrambi gli schermi e lavorare con due app contemporaneamente: può essere un’app di messaggistica e un video, un editor di documenti e un browser Web, navigazione e mappe. Presente anche la cosiddetta vista ampia, che estende un'app su entrambi gli schermi. Non è totale chiaramente visto che rimane la distanza di oltre 15 mm tra i due schermi ma in caso di necessità si può comunque fare. Un'altra cosa con cui è possibile usare la seconda schermata è quella come gamepad. 

LG ha progettato un controller di gioco su schermo proprietario: si chiama D-Pad e in esso sono presenti due pad, grilletti, 4 pulsanti di azione e tutto quello che serve per giocare immerisvamente. Il sistema operativo Android lo riconosce come un controller hardware Bluetooth collegato, che espande molto la sua compatibilità. Se un gioco supporta qualsiasi gamepad Bluetooth ecco che questa seconda schermata funziona a perfezione.  Oltretutto LG permette anche di personalizzare il Gamepad e di crearne uno a proprio piacimento con il posizionamento dei pulsanti in base al gioco e alle proprie comodità. Non è un gamepad fisico, ovviamente, ma è la cosa migliore più vicina ad esso. Un secondo schermo dunque utile e apprezzabile in alcuni casi d'uso e dove alcuni utenti potrebbero apprezzarlo.

FOTOCAMERA: 3 sensori buoni ma niente teleobiettivo

LG Velvet

  • Principale 

    • Sensore da 48 MP 

    • Obiettivo grandangolare con apertura f/1.8 (26 mm)

    • Sensore da 0.8 µm

    • PDAF 

  • Ultra - Grandangolare 

    • Sensore da 8 MP

    • Obiettivo 120° di visione con apertura f/2.2 (15 mm)

  • Camera Depth 

    • Sensore da 5 MP con f/2.4

  • Video 4K @ 30 fps, 1080p. @30/60 fps

LG Velvet ha una fotocamera costituita da tre sensori di cui due in grado di scattare foto: un modulo principale da 48 MP, uno Ultra Wide da 8 MP ed infine un sensore ausiliario da 5 MP per la stima della profondità.

La fotocamera principale utilizza un imager TetraCell Samsung da 48 MP che produce immagini da 12 MP per impostazione predefinita. L'obiettivo ha una lunghezza focale equivalente di 26 mm ed un'apertura f/1.8. L'autofocus è basato sul rilevamento di fase ma non c'è stabilizzazione ottica dell'immagine. Il sensore ultra grandangolare impiega un classico obiettivo da 8 MP con lunghezza equivalente da 15 mm e un'apertura f/2.2. In questo caso non è presente l'autofocus. Infine il modulo di rilevamento della profondità da 5 MP con un obiettivo con apertura f/2.4 che chiaramente viene usato solo per dare effetto bokeh agli scatti. Per i selfie presente invece una fotocamera frontale da 16 MP con un obiettivo a lunghezza equivalente abbastanza lungo da 29 mm e con un'apertura f/1.9 anche se a fuoco fisso. 

L'app della fotocamera di LG è semplice da usare. Basta effettuare degli swipe per passare da una modalità all'altra o ancora scorrere verticalmente per passare dalla fotocamera anteriore a quella posteriore. La riga superiore contiene tutte le varie impostazioni per ciascuna modalità come le opzioni per il flash, le proporzioni, la risoluzione e il timer. Da qualche anno LG offre modalità manuali dei video e delle foto importanti per personalizzazione con controllo ISO, velocità dell'otturatore, messa a fuoco, bilanciamento del bianco. Qui non perviene per i video ma è solo presente per le immagini.  

Ma come scatta allora questo nuovo LG Velvet? 

  • Foto di giorno: Il Velvet scatta foto nella media non esaltandosi. Nel complesso con la sua fotocamera principale i colori sono belli da vedere e abbastanza reali anche se non esagerati. Le immagini sono ben contrastate anche se a volte le ombre potrebbero apparire un po' troppo scure. Gli scatti hanno buoni dettagli con un po’ di rumore in alcune situazione che comunque non crea poi troppo disagio.  L’intelligenza artificiale che agisce per ottimizzare in automatico la scena agisce forse un po’ troppo nei colori particolarmente evidente nel blu dei cieli e nel verde del fogliame. Infine come sempre presente la modalità per lo scatto a 48MP che permette di avere qualche dettaglio in più alla luce del giorno a scapito di una diminuzione della gamma dinamica e di un calo marginale della saturazione.


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  • Foto al buio: le foto con la fotocamera principale in condizioni di scarsa luminosità sono dettagliate anche se forse un pochino rumorose. Le immagini però risultano forse sempre un pochino scure e solo con la modalità Notturna si riesce a migliorare qualcosa anche se in questo caso non è ancora tutto apposto a livello software. La gamma dinamica è abbastanza ampia e non ci sono grandi perdite di saturazione. Ci sono alcuni miglioramenti nel rumore o in qualche effetto nitidezza maggiore anche se non ci troviamo di fronte ad un cambiamento elevato di qualità dell’immagine. 


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  • Ultra Grandangolare: gli scatti con il sensore ultra grandangolare risultano buoni. Le immagini sono abbastanza morbide e non è presente poi troppo rumore attorno ai bordi ad alto contrasto. La gamma dinamica è buona e i colori sono quasi in linea con la realtà anche se in alcune situazioni forse un po' esagerati per la saturazione.


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  • Zoom: LG non monta un sensore teleobiettivo sul Velvet ma chiaramente è presente la possibilità di zoomare sulla scena con una levetta 2x. Gli scatti praticamente vengono ingranditi e sembrano rendere bene rispetto alle aspettative. C'è un po' di rumore non troppa nitidezza soprattutto sui contorni ma le immagini sono complessivamente più che utilizzabili.


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  • Modalità Ritratto: la modalità ritratto su Velvet funziona in modo decente, a condizione che non vi siano scene troppo complesse con piante davanti al soggetto. In circostanze più semplici potrebbe a volte creare contorni nebulosi con strane aree di confine. Insomma funziona in situazione semplici e classiche. 

  • Selfie: i selfie sono davvero buoni. Nonostante la mancanza di autofocus, LG ha considerato la distanza giusta e le immagini di solito risultano molto nitide in condizioni di luce intensa. 


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  • Video: per quanto concerne i video, Velvet registra clip fino al 4K a 30fps con la sua cam principale ma sono possibili anche riprese a 1080p a 30fps e 60fps. L'ultra wide è limitato a 1080p a 30fps. Non c'è un livello di zoom 2x durante le riprese video mentre un interruttore nelle impostazioni consente di passare a utilizzare il codec h.265 per salvare in memoria con h.264 utilizzato per impostazione predefinita. Sul Velvet sono presenti anche un paio di modalità esclusive di LG precedentemente disponibili: la modalità ASMR per amplificare anche i suoni più morbidi che il soggetto emette e Voice Bokeh per mettere a fuoco la voce di un soggetto e ridurre il rumore ambientale. Le riprese in 4K della cam principale del Velvet sono nitide e dettagliate  con basso rumore. I colori sono reali e il contrasto è elevato.

AUTONOMIA: buona autonomia, peccato la ricarica rapida

A livello autonomia, LG Velvet, possiede una batteria da 4.300 mAh. In questo caso la concorrenza fa meglio ma stressando lo smartphone abbiamo ottenuto dei buoni risultati che non esaltano lo smartphone ma che gli permettono di essere in linea con quello che è sostanzialmente l’amperaggio della batteria. Si arriva a sera con un residuo di batteria nell’ordine del 15-20% anche in situazioni di stress anche se non si riesce mai ad andare oltre soprattutto se si usa molto la rete mobile e non il Wi-Fi. 

Il Velvet viene fornito con un adattatore da 16,2 W in bundle anche se permette di ricaricare anche a 25 W. In questo caso i tempi di ricarica non sono esaltanti con un paio di ore per riuscire a fare uno 0-100% o ancora un 33% in mezz'ora. Da sottolineare la presenza anche della ricarica Wireless fino a 9W. 

AUDIO: ci manca il Quad DAC

Il Velvet ha una configurazione di altoparlanti stereo assolutamente comuni ad altri device. Nella parte inferiore è presente un altoparlante principale che spara verso il basso mentre sulla capsula auricolare agisce il secondo canale stereo. Il Velvet non ha la tecnologia Quad DAC e questo dunque lo rende simile ad altri device della concorrenza. Una mancanza che può starci visto il prezzo ma che forse poteva anche essere inserita per accontentare chi è affezionato a questo tipo di personalizzazioni che LG ha sempre esaltato. 

CONCLUSIONI

LG Velvet costa al pubblico 649€ e chiaramente può essere considerato un medio gamma ma di fascia alta. Un prezzo importante ma lo smartphone dalla sua possiede molte caratteristiche che possono accontentare in molti. A partire dal design che finalmente svecchia gli LG e si propone al passo con i tempi. Alluminio sulla cornice e vetro con colori sgargianti sul retro. Spessore sottile e fotocamera tripla praticamente a filo con la scocca. 

LG sta cambiando ritmo e anche denominazioni. Sono finite le lettere, i numeri e il marchio ThinQ. Arriva il Velvet con la sua personalità espressiva. L’hardware è buono con lo Snapdragon 765G che permette di proporre un midrange con rete cellulare 5G. Nella media anche la fotocamera che forse pecca in situazioni di poca luminosità. Peccato per il display che non ha un refresh a 90Hz quando la concorrenza invece lo propone. E peccato per il Dual Screen che è sì utile in alcune circostanze ma che con il cambio di stile non va bene con il Velvet soprattutto per quel suo essere molto plasticoso una volta inserito lo smartphone. 

LG Velvet a nostro parere sarà solo il punto di partenza per un cambiamento che arriverà anche nei top di gamma. A tempo debito l’azienda sud coreana presenterà sicuramente nuovi Velvet che si chiameranno diversamente ma che sapranno proporre un nuovo stile di LG pronto a competere con gli altri brand. Di fatto LG Velvet è uno smartphone da apprezzare per il suo stile ma anche per alcune sue caratteristiche che lo premiano rispetto ad altri. Ed è palese che lo street price non può che renderlo più appagante per chi lo desidera. 

[HWUVIDEO="2963"]LG Velvet: GUARDATE che cambio di design! La recensione[/HWUVIDEO]

PRO

  • Costruzione premium
  • Colori ''sgargianti'' e moderni
  • Display P-OLED
  • Jack 3,5mm
  • Ottimi materiali
  • Certificazione IP-68

CONTRO

  • Ricarica lenta
  • Nessun sensore teleobiettivo
  • Niente display a 90Hz
  • Dual Screen poco raffinato

 

3 Commenti
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dream8310 Luglio 2020, 11:52 #1

Dac

L'unica feature interessante di Lg era il quad dac, hanno tolta pure quella...
Cfranco10 Luglio 2020, 11:55 #2
A ogni uscita LG proclama il "cambiamento"
Peccato che non cambiano mai l' abitudine di prendere per il *ulo quelli che comprano, tra bug non corretti, aggiornamenti promessi e mai rilasciati e difetti di costruzione non riconosciuti.
E se nessuno compra più LG il motivo non è per il nome o l' estetica, il problema è che sono dei cialtroni e quelli che non lo sanno ormai sono pochi.
AarnMunro04 Settembre 2020, 02:31 #3
Tra verbi sbagliati ed errori vari...uno degli articoli più inutili letti qui....sembra un depliant tradotto male.

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