I nuovi Pixel di Google arriverano con il bootloader sbloccabile

Gli smartphone "made by Google" potranno essere facilmente sbloccati senza pregiudicare la garanzia. La notizia arriva ufficialmente da Google, tramite Iska Saric, che pone dunque il via libera al modding. Ecco le sue dichiarazioni
di Redazione pubblicata il 14 Ottobre 2016, alle 17:01 nel canale TelefoniaGooglePixelAndroid
I nuovi Pixel di Google sono stati presentati da pochi giorni ma l'attenzione di molti utenti si è rivelata subito elevata soprattutto su di una questione su cui ancora l'azienda di Mountain View non aveva dato parola: parliamo dello sblocco del bootloader. Finalmente la situazione sembra risolta con la comunicazione ufficiale avvenuta da parte di un portavoce di Google, il quale ha confermato quello che tutti speravano.
I Google Pixel venduti sullo Store ufficiale arriveranno con il bootloader sbloccabile e dunque pronti per essere "moddati" a proprio piacimento dagli utenti più esperti. Una notizia che rende sicuramente felici tutti coloro che erano rimasti perplessi sulla possibilità che i nuovi device di BigG potessero rivelarsi bloccati sotto questo punto di vista.
Proprio il portavoce di Google ha voluto rassicurare tutti gli utenti in procinto di acquistare i nuovi smartphone "Made by Google" rilasciando una dichiarazione ufficiale:
Coloro che acuisteranno i nuovi Pixel dal Google Store saranno in grado di ottenere i privilegi di accesso root sui loro dispositivi. I Pixel acquistati dal Google Store, infatti, verranno spediti con un bootloader sbloccabile.
Dunque via libera alla modifica del software "stock" con ROM, kernel e quant'altro personalizzato. I Pixel potranno essere utilizzati come dispositivi per testare ogi tipo di modifica realizzata da sviluppatori esperti senza avere paura di incorrere in penalizzazioni con la garanzia da parte di Google.
Da non dimenticare comunque il fatto che gli aggiornamenti OTA ufficiali sugli smartphone "moddati" non potranno più funzionare anche se con Android 7.0 Nougat Google ha posto in essere la possibilità di eseguire aggiornamenti "seamless". Proprio su questo il portavoce di Google, Iska Saric, ha voluto confermare quanto segue:
Per ottenere i privilegi di accesso root è necessario modificare le partizioni del telefono. Se le partizioni sono modificate, l'aggiornamento OTA non si installerà.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoche sarebbe ?
Aaaaahhhhhhh!
mspy richiede solo il root, gran parte dei dispositivi android sono rootabili
Non proprio, in realtà dovrebbe essere sufficiente dotare il sistema del comando "su", che in generale è assente.
questo non è assolutamente vero...
il kernel non viene mai modificato, solo le partizioni di sistema vengono modificate e quindi l'update OTA trovando la partizione che non matcha con quanto previsto, si rifiuta di continuare.
Supersu Zip ormai si installa in seampless mode e va a modificare anche il boot.img per poter essere utilizzabile al 100% nel sistema ospite.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".