Google Pixel 3: ecco come funziona il Super Res Zoom

Google Pixel 3: ecco come funziona il Super Res Zoom

Google ha presentato la nuova serie di smartphone Pixel 3 che punta ancora su una singola fotocamera posteriore. Ma questo non significa che non siano avanzate tecnologicamente, ecco come funziona nel dettaglio il Super Res Zoom.

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Telefonia
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La nuova linea di smartphone Pixel 3 è stata presentata il 9 Ottobre da parte di Google ma continuano a emergere dettagli sulle caratteristiche e informazioni. Una delle ultime notizie riguarda il Super Res Zoom che consente ai due nuovi modelli di avere uno zoom digitale superiore alla concorrenza. Dopo una spiegazione semplificata durante l'annuncio, ora grazie al blog ufficiale di Google dedicato all'Intelligenza Artificiale è possibile entrare nel dettaglio del suo funzionamento.

Pixel 3 fotocamera

Con il Super Res Zoom si elimina la necessità di avere un doppio sensore posteriore (e relative lenti) lasciando all'AI il compito di migliorare la qualità dell'immagine, che come sappiamo è uno dei punti forti di Google.

Secondo la società statunitense, il nuovo zoom digitale è migliore rispetto alle soluzioni utilizzate in passato perché non sfrutta l'upscaling e il taglio di una singola immagine ma un approccio diverso. Con il Super Res Zoom si uniscono diversi frame per ottenere un'unica immagine a risoluzione più elevata arrivando ad avere prestazioni simili a uno zoom 2X ottico di altri smartphone, secondo quanto riportato da Google.

Google Pixel 3 e Super Res Zoom: il dettaglio del funzionamento

Nelle tecniche che utilizzano una singola immagine per ottenere la risoluzione necessaria per lo zoom, l'informazione mancante viene "ricostruita" attraverso i dati ottenuti dai pixel nelle vicinanze (in questo modo fino a due terzi dell'immagine è stata ricreata senza una vera e propria informazione di base).

Con il Super Res Zoom invece si punta a utilizzare una serie di immagini a risoluzione standard catturandole però in modo tale da sopperire alla mancanza di informazioni sfruttando un diverso tipo di ricostruzione digitale, una tecnica chiamata "drizzle".

Come si può vedere nello schema esemplificativo qui sotto, si possono sfruttare i movimenti del sensore (per via del tremore naturale della mano dell'utente) in orizzontale, verticale e sia in orizzontale che in verticale. Questo sistema è utilizzabile con ingrandimenti 2X o al massimo 3X in buone condizioni di luminosità e quindi non è una soluzione che può coprire tutte le situazioni, ma è un passo avanti rispetto ai tradizionali zoom digitali.

Pixel 3 Super Res Zoom

A Mountain View hanno anche pensato a quando vengono utilizzati supporti per fissare lo smartphone, sarà in questo caso l'OIS a far compiere dei movimenti al modulo della fotocamera (permettendo così al sensore di inquadrare zone leggermente differenti).

Sempre la stabilizzazione ottica permette di eliminare gli effetti di movimenti grossolani (da 5 a 20 pixel) mentre per i restanti movimenti non correggibili dall'OIS si procederà ad allineare le sequenze di immagini con un'immagine di riferimento (presa dalla serie di scatti) e a unirle insieme seguendo lo schema riportato sopra, interpolando tra i pixel adiacenti in ogni nuovo frame catturato.

Grazie all'algoritmo studiato da Google si è anche in grado di utilizzare questa tecnica con immagini che presentano fumo, riflessi su vetro, foglie mosse dal vento e altri fenomeni difficilmente prevedibili nei loro movimenti.

Super Res Zoom utilizza una raffica che può arrivare a 15 scatti (su Pixel 3) e permette anche di ridurre il rumore proprio grazie alla comparazione delle singole immagini, come si può vedere nell'immagine qui sotto. Un altro problema che è stato affrontato è quello del ghosting che si può verificare quando una sequenza di scatti, unita, presenta un soggetto in movimento. In questo caso si sfrutta sempre un'immagine di riferimento e si elaborano le altre solamente dopo essersi assicurati che al loro interno ci siano le stesse caratteristiche del campione utilizzato come base.

Super Res Zoom Google Pixel 3

Per poter vedere le potenzialità del Super Res Zoom è possibile andare all'album ufficiale di Google in cui si confrontano le immagini scattate con Pixel 3 senza zoom, con uno zoom intermedio e con uno zoom spinto (e cosa curiosa, sono presenti anche fotografie scattate in Italia).

1 Commenti
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WarSide19 Ottobre 2018, 10:38 #1
Altro che montare 20 sensori di m. sul telefono!

Gli scatti sembrano promettenti.

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