Gemini, l'estensione di Spotify è finalmente in roll-out su Android

L'integrazione consente di riprodurre la musica su Spotify, attraverso un comando inviato con l'assistente vocale. La funzionalità è garantita dalle Estensioni per Google Gemini, che però non stanno prendendo piede molto rapidamente
di Nino Grasso pubblicata il 27 Novembre 2024, alle 11:31 nel canale TelefoniaGoogleSpotifyAndroid
Spotify è adesso integrato con l'assistente IA Gemini di Google. Questa novità promette di migliorare l'esperienza musicale, consentendo agli utenti di interagire con il servizio di streaming attraverso comandi vocali più naturali rispetto al passato. La possibilità di cercare e riprodurre brani musicali senza dover navigare manualmente tra le varie opzioni può rappresentare un passo avanti importante nell'interazione con la tecnologia.
La funzionalità, scoperta da 9to5Google, era stata avvistata per la prima volta nel codice dell'app Google già a giugno, ma ora è in fase di distribuzione su dispositivi Android compatibili. Gli utenti possono utilizzare Gemini per riprodurre musica semplicemente menzionando il titolo di un brano, il nome dell'artista, o anche specificando una playlist. Attualmente, però, non è possibile creare playlist o stazioni radio attraverso l'assistente, con la reale implementazione che non è poi così distante rispetto alla precedente con Google Assistant.
Spotify è adesso integrato su Google Gemini per Android
Per utilizzare Spotify in maniera estesa, insomma, è comunque necessario ricorrere all'app stessa, in modo da ottenere una personalizzazione più profonda delle esperienze musicali. Per sfruttare appieno la nuova funzionalità, gli utenti devono prima collegare i loro account Spotify e Google, dopo aver abilitato l'opzione Gemini Apps Activity, che a sua volta consente di memorizzare le query vocali per un massimo di 72 ore facilitando così un'interazione più fluida nelle sessioni successive.
È importante notare che se un utente ha già collegato un altro servizio musicale, come YouTube Music, dovrà specificare verbalmente quale servizio desidera utilizzare in quel momento. Una volta effettuata questa scelta, Gemini si ricorderà della preferenza fino a quando non verrà cambiata nuovamente. Attualmente, l'estensione non è disponibile su Google Messaggi, su iOS o sulla web-app di Gemini, ma solo sull'app per Android. Inoltre, è limitata all'uso della lingua inglese.
Spotify non è l'unico servizio a beneficiare delle capacità di Gemini, con WhatsApp che ha già ricevuto supporto simile a partire da ottobre. La novità indica come vi sia un interesse crescente da parte di Google nel migliorare l'interazione tra i suoi assistenti virtuali e le piattaforme di terze parti, tuttavia le innovazioni in tal senso stanno arrivando un po' a rilento. La capacità di gestire comandi complessi attraverso il linguaggio naturale non solo potrebbe semplificare l'accesso alla musica, nel caso di Spotify, ma potrebbe anche aprire la strada a ulteriori sviluppi in altri ambiti dell'intrattenimento e della comunicazione uomo-macchina.
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