Freedom 251, lo smartphone da 3,30 euro con Lollipop e CPU quad-core

Presentato come lo smartphone più economico per il mercato indiano, ma probabilmente lo è anche su scala globale, Freedom 251 ha caratteristiche tecniche poco invidiabili, ma non così invalidanti
di Nino Grasso pubblicata il 17 Febbraio 2016, alle 11:01 nel canale TelefoniaRinging Bells ha annunciato il lancio dello smartphone indiano più economico in assoluto. Si chiama Freedom 251 e il numero indica proprio il suo prezzo, pari a 251 rupie indiane. Rapportato alla nostra valuta, il costo del dispositivo è di 3,30€ circa, valore che lo pone probabilmente come lo smartphone in assoluto più economico al mondo. Freedom 251 potrà essere ordinato in India attraverso un sito web dedicato a partire dal 18 febbraio fino al 21 dello stesso mese.
Con una proposta del genere la società vuole rendere possibile la visione del Primo Ministro indiano Narendra Modi che vuole "dar forza ad ogni singolo cittadino, trasformando l'andamento della crescita del paese". Lo smartphone verrà infatti lanciato nelle prossime ore dal Ministro della Difesa Manohar Parrikkar all'interno di un evento in cui presenzierà anche Murli Manohar Joshi, politico locale. Visto il prezzo è lecito non attendersi troppo da Freedom 251, che comunque può riservare alcune sorprese.
Sul fronte delle specifiche troviamo un processore quad-core da 1,3GHz e un display da 4 pollici a risoluzione qHD. La memoria di sistema ammonterà a 1GB, mentre la ROM di 8GB sarà espandibile via microSD fino ad un massimo di 32GB. Ringing Bell è riuscita a integrare anche due fotocamere, di certo non estremamente definite, ma sufficienti per immortalare i propri ricordi: il modulo principale userà un sensore da 3,2 megapixel, quello anteriore si fermerà a 0,3 megapixel.
Compatibile con le reti 3G, Freedom 251 verrà fornito con Android 5.1 Lollipop in dotazione e una modesta batteria da 1.450mAh. Nello smartphone ci saranno nativamente alcune applicazioni, come WhatsApp, Facebook e YouTube, ed è prevista anche la presenza di Google Play per l'installazione di ulteriore software. Ringing Bell è già popolare in India per aver presentato dispositivi estremamente economici, ma non si era mai spinta ad un prezzo così aggressivo.
La società purtroppo non ha rilasciato dettagli sulla produzione di Freedom 251 e sui costi reali, ma riteniamo che, visto il prezzo, lo smartphone sarà un'iniziativa estremamente limitata e incentivata dallo stesso governo locale. Ma quello indiano è un mercato molto interessante e da tenere certamente in considerazione nei prossimi anni: sul fronte degli smartphone ha le potenzialità per superare quello cinese e diventare di fatto il secondo al mondo in termini di volumi dopo quello statunitense.
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLe multinazionali fanno i loro interessi come tutte le aziende private che funzionano bene. In Italia sappiamo essere esperti in altre arti piuttosto che nell'efficienza e competizione aziendale.
ok che ci gonfiano i prezzi a noi occidentali ma a 3.3 dollari al cellulare credo che lo sfruttamento minorile sia quanto meno la prassi... solo per quel prezzo io mi rifiuterei di comprarlo! già 100$ son pochi imho se si considerano le risorse usate, le ore di lavoro e l'energia necessaria... poi tutto imho.
ovvio che 500/600/1000 etc son prezzi per gli allocchi
Per chi fosse curioso ad ogni modo, vi sono società che stimato il costo di materiali, ricerca e sviluppo, e pubblicità che ogni brand famoso investe.
Secondo voi è più importante il costo di acquisto o il supporto (inteso sia come connubio hardware/software e sostituzione/riparazione)?
Siamo nel 2016 e se volete prendervi un cinesotto da meno di 50€ lo potete fare in autonomia.
Most unuseful comment of the cenntury.
Il telefono è stato sovvenzionato dal governo indiano.
Oltre che, temo, costruito da fabbriche di 11enni
Il problema è che queste stesse multinazionali non si fanno scrupoli a corrompere politici, burocrati, ecc... per fare i "loro interessi". Credere alla favola dell'American dream e delle multinazionali pulite create da gente che si è fatta da sola, è pura utopia.
Gratta gratta ed esce sempre che tizio ha avuto i soldi dal fondo Blackstone perchè era nipote di Rotschild, quell'altra era l'amante di Rockefeller, ecc... ecc... Certo li sanno nascondere bene i loro panni sporchi.
Sono commenti idioti come il tuo che mi fanno capire il perchè l'Italia sta colando a picco.
Il brutto è che lo sfruttamento minorile è prassi anche laddove si producono iCosi ( Foxconn è stata denunciata più volte per questo ).
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