Caricabatterie universale per i dispositivi mobili: l'UE affonda, Apple storce il naso
L'UE vuole che smartphone, tablet, videocamere, cuffie, altoparlanti portatili e console portatili siano accompagnati da una porta USB C per la ricarica e che consentano la ricarica tramite un caricabatteria universale. L'obiettivo è ridurre i rifiuti elettronici e far risparmiare i consumatori.
di Manolo De Agostini pubblicata il 23 Settembre 2021, alle 16:11 nel canale TelefoniaAppleiPadiPhone
Per ora è una proposta, ma la Commissione europea spinge da tempo affinché i dispositivi elettronici portatili siano dotati di una porta unica e un caricabatteria universale in modo da "affrontare il problema dei rifiuti elettronici e dei disagi causati ai consumatori dall'esistenza di caricabatteria diversi e incompatibili per i dispositivi elettronici".
Anni di collaborazione e moral suasion verso gli operatori del settore hanno permesso di ridurre il numero di caricabatteria per telefoni cellulari da 30 a 3 nell'ultimo decennio (USB Type-C, micro-USB e Lightning), ma ancora si è arrivati a quella che l'UE chiama "soluzione completa".
La nuova proposta normativa presentata nelle scorse ore punta a rendere la porta USB C il formato standard per tutti gli smartphone, i tablet, le videocamere, le cuffie, gli altoparlanti portatili e le console portatili per videogiochi. La Commissione propone anche di separare la vendita dei caricabatteria da quella dei dispositivi elettronici, con "maggiori vantaggi per i consumatori e una riduzione dell'impronta ambientale associata alla produzione e allo smaltimento dei caricabatteria, sostenendo in tal modo la transizione verde e digitale".
"I consumatori europei hanno subito troppo a lungo il disagio di dover accumulare diversi caricabatteria incompatibili. Abbiamo lasciato all'industria molto tempo per trovare una soluzione, ma ora è giunto il momento di agire a livello legislativo per promuovere caricabatteria standardizzati. Si tratta di un vantaggio importante per i consumatori e per l'ambiente, in linea con le nostre ambizioni in materia di transizione verde e digitale", ha affermato Margrethe Vestager, Commissario europeo per la Concorrenza.
La proposta legislativa vuole quindi armonizzare le porte di ricarica grazie all'USB C per consentire di ricaricare dispositivi diversi con lo stesso caricabatteria USB C, indipendentemente dal marchio del dispositivo. Allo stesso modo si vuole arrivare a una tecnologia di ricarica rapida "unica", "contribuendo da un lato a evitare che i produttori limitino senza motivo la velocità di ricarica e dall'altro a garantire che la velocità di ricarica sia la stessa quando si usa un qualsiasi caricabatteria compatibile con un dispositivo", spiega la Commissione.
Come peraltro hanno iniziato a fare alcuni produttori, si vuole vendere i caricabatteria e i dispositivi elettronici separatamente. "I consumatori potranno comprare un nuovo dispositivo elettronico anche senza un nuovo caricabatteria, con la conseguente limitazione del numero di caricabatteria superflui o inutilizzati. Si stima che, diminuendo la produzione e lo smaltimento di nuovi caricabatteria, la quantità di rifiuti elettronici si ridurrebbe di quasi mille tonnellate l'anno".
Si punta inoltre a informare meglio i consumatori. "I produttori dovranno fornire informazioni pertinenti sulle prestazioni di ricarica, indicando tra l'altro la potenza necessaria per ricaricare un determinato dispositivo e se quest'ultimo supporta la ricarica rapida. Ciò permetterà ai consumatori di verificare con maggiore facilità se i caricatori che già possiedono soddisfano i requisiti".
Secondo la Commissione questa mossa limiterà il numero di nuovi caricabatteria acquistati, con un risparmio di 250 milioni di euro l'anno spesi finora per l'acquisto di caricabatteria superflui.
La proposta di revisione della direttiva sulle apparecchiature radio dovrà ora essere adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio secondo la procedura legislativa ordinaria (codecisione), con possibili emendamenti. Una volta analizzati - la Commissione spera che tutto si possa chiudere entro il 2022 - vi sarà un periodo transitorio di 24 mesi dalla data di adozione darà all'industria un ampio margine di tempo per adeguarsi alle nuove prescrizioni prima della loro entrata in applicazione.
Apple preoccupata: si rischia di soffocare l'innovazione
Tra le aziende "simbolo" di quelle dure a cambiare c'è sicuramente Apple. Anche se diversi dispositivi della Mela hanno guadagnato la porta USB C, gli ultimi iPhone 13 continuano a usare la porta proprietaria Lightning. Così, interpellata, l'azienda ha risposto: "Siamo preoccupati che una regolamentazione severa che imponga un solo tipo di connettore soffochi l'innovazione anziché incoraggiarla, il che a sua volta danneggerà i consumatori in Europa e nel mondo".
"Ci impegneremo con le parti interessate a trovare una soluzione che protegga gli interessi dei consumatori, nonché la capacità del settore di innovare e portare nuove entusiasmanti tecnologie agli utenti. Condividiamo l'impegno per la protezione dell'ambiente e siamo già 'carbon neutral' per tutte le nostre emissioni aziendali in tutto il mondo, ed entro il 2030 ogni singolo dispositivo Apple e il suo utilizzo saranno 'carbon neutral'".
Il Commissario Ue per il Mercato unico, Thierry Breton, ha spiegato che la proposta "non è contro qualcuno, Apple o altri. I protocolli per la porta di ricarica USB C sono già ampiamente conosciuti, la tecnologia è matura, non credo creerà problemi a qualcuno".
Un "boomerang per i consumatori"? Possibili rincari di prezzo
L'associazione Consumerismo No profit teme che, a fronte di effetti positivi per l'ambiente, il caricabatteria universale potrebbe rivelarsi un boomerang per i consumatori attraverso un rincaro dei prezzi dei prodotti elettronici.
"Se la proposta verrà attuata, l'introduzione di un caricatore unico sul territorio europeo produrrà innegabili vantaggi sul fronte ambientale, considerato che sono ben 51 mila le tonnellate di rifiuti derivanti dai soli caricatori", spiega il presidente Luigi Gabriele. "Ogni cittadino Ue produce ogni anno circa 16,6 kg di rifiuti elettronici, prodotti che non sempre vengono smaltiti correttamente e concorrono ad inquinare l'ambiente".
L'introduzione di un caricatore universale dovrebbe, almeno sulla carta, determinare vantaggi economici per i consumatori, considerato che oggi il costo di un caricabatterie originale raggiunge i 35 euro - prosegue Consumerismo.
"Si tratta tuttavia di un vantaggio solo apparente, perché i produttori di telefonini potrebbero rifarsi dei minori guadagni derivanti dalla decisione dell'Ue aumentando i prezzi al dettaglio dei propri prodotti e rivalendosi quindi sui consumatori. Non a caso contro il caricabatterie universale la prima società ad attivarsi è stata Apple, con un apposito studio secondo il quale la misura determinerebbe un aggravio dei costi per i consumatori stimato in 1,5 miliardi di euro".
54 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAPPLE SI ADEGUERA', una volta tanto ! E che diamine !
Possibile. Del resto è nel loro dna, sin dal secolo scorso, la tentata pratica di rendere i loro devices "inaccessibili" all'utente...
E poi, cara Apple, non eri tutta green? Non dovrebbe farti piacere poter riutilizzare un sacco di caricatori esistenti? Oppure hai tolto l'alimentatore solamente per poterlo vendere a parte a prezzo maggiorato?
E poi, cara Apple, non eri tutta green? Non dovrebbe farti piacere poter riutilizzare un sacco di caricatori esistenti? Oppure hai tolto l'alimentatore solamente per poterlo vendere a parte a prezzo maggiorato?
Shhhhhhhhhhhhhhh..................
...stai parlando dell'azienda più verde di sempre ! Eh !
[SIZE="1"](il verde delle banconote)[/SIZE]
Poi oh, avere un solo caricabatterie magari potente per caricare più dispositivi è solo che una comodità, toh un 65W che al bisogno alimenta il notebook, poi lo sacchi al volo carichi l'ipad/tablet e un 15 minuti pure il cell.. Non è che ci vuole un genio per comprenderne l'utilità.
Comunque sarebbe da estere anche ai notebook , la storia degli alimentatori per portatili è ridicola. Inoltre è già possibile attraverso i protocolli THUNDERBOLT che Type-C per altro compatibili tra di loro...
Se hai il super notebook da Gaming o desktop replacement THUNDERBOLT perchè porta più corrente, Leggere e super-leggeri, Type-C
Fine...
mille voltaggi, mille spinotti, mille dimensioni... basta!
IMHO
I laptop no?
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