Ban Huawei: il governo USA pronto a concedere altri 90 giorni all'azienda
Con l'approssimarsi della scadenza del 19 Agosto, data oltre la quale diventerà operativo il ban a Huawei, l'amministrazone americana sembra ora intenta a concedere un ulteriore periodo di 90 giorni
di Paolo Corsini pubblicata il 17 Agosto 2019, alle 11:55 nel canale TelefoniaHuawei
Reuters segnala come ci si attenda dal U.S. Commerce Department una estensione del periodo di tempo concesso a Huawei Technologies per acquistare prodotti tecnologici da fornitori americani, in modo da poter servire la propria base di clienti.
Di fatto quindi a Huawei verrà garantita una estensione per altri 90 giorni della licenza generale temporanea, grazie alla quale l'azienda cinese potrà acquistare prodotti e servizi tecnologici da aziende americane. Manca ancora la comunicazione ufficiale, che dovrebbe pervenire nel corso del fine settimana.
Il precedente accordo era destinato a terminare lunedì 19 agosto: l'estensione di ulteriori 90 giorni ci porterà sino al mese di novembre, 6 mesi dopo l'annuncio dell'iniziale ban inflitto a Huawei dall'amministrazione americana.
Non più tardi di alcuni giorni fa l'amministrazione Trump ha comunicato di aver deciso uno slittamento a metà dicembre per l'imposizione di dazi doganali su alcune tipologie di merci importate dalla Cina negli Stati Uniti. E' evidente come l'intera contrapposizione commerciale tra USA e Cina, alla base delle tensioni che hanno interessato anche Huawei, sia in completa evoluzione: uno scenario incerto nel quale però si evidenzia il tentativo di entrambe le parti di trovare una qualche forma di punto d'incontro.
La licenza fornita a Huawei dopo l'iniziale ban del mese di maggio, e il suo previsto rinnovo di questi giorni per altri 90 giorni, altro non è che uno degli strumenti in mano all'amministrazione Trump per poter trovare un accordo commerciale con la Cina che sia soddisfacente. Il presidente americano Donald Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping, stando alla fonte, dovrebbero discutere della questione Huawei nel corso del fine settimana con una conference call.
Per Huawei ci saranno ora altri 90 giorni di "business as usual", auspicando per l'azienda e per i propri clienti che in questa finestra temporale l'amministrazione USA possa decidere in modo definitivo il futuro commerciale di Huawei nel mercato nord americano e, soprattutto, la capacità dell'azienda di acquistare tecnologia da fornitori statunitensi. Il continuo posticipo fa pensare che un punto d'incontro non solo sia possibile, ma possa essere un esito al quale giungere prima del mese di novembre. Tutto questo in attesa di ulteriori sviluppi di una vicenda che ha caratterizzato il mondo della tecnologia sin dalla primavera.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDa quando è cominciata la guerra negoziale, la Cina ha avuto il suo peggior risultato economico da 27 anni, ha perso 5 milioni di posti di lavoro e 2 milioni nel campo dell’attività manifatturiera.
Per continuare ad esportare le merci in USA hanno dovuto sovvenzionare massicciamente le loro aziende “private”, svalutare la moneta e fare dumping, così il costo dei dazi è stato pagato interamente dallo stato cinese e non dai consumatori americani. La Cina sta versando decine di miliardi al Ministero del Tesoro americano, i prezzi in USA non sono saliti, nessuna inflazione.
Adesso pare che si siano finalmente decisi a comprare i prodotti agricoli USA come sempre avevano promesso ma mai avevano fatto, dunque Trump ha concesso una proroga.
Da quando è cominciata la guerra negoziale, la Cina ha avuto il suo peggior risultato economico da 27 anni, ha perso 5 milioni di posti di lavoro e 2 milioni nel campo dell’attività manifatturiera.
Per continuare ad esportare le merci in USA hanno dovuto sovvenzionare massicciamente le loro aziende “private”, svalutare la moneta e fare dumping, così il costo dei dazi è stato pagato interamente dallo stato cinese e non dai consumatori americani. La Cina sta versando decine di miliardi al Ministero del Tesoro americano, i prezzi in USA non sono saliti, nessuna inflazione.
Adesso pare che si siano finalmente decisi a comprare i prodotti agricoli USA come sempre avevano promesso ma mai avevano fatto, dunque Trump ha concesso una proroga.
sta cosi cedendo che trump ha dovuto alzare le tasse ulteriormente ai prodotti cinesi
wishful thinking
Si chiama 'trattativa commerciale', ma suppongo si sia troppo abituati all'italico costume politico del 'calarsi le braghe'...
Se dove lavori hai un commerciale bravo, prova a chiedergli.
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