L'amministrazione Trump posticipa a metà dicembre i dazi sui prodotti cinesi
Nuove tempistiche per l'iniziativa che dovrebbe incrementare le tariffe di impostazioni di alcuni beni importati dalla Cina nel mercato USA. Lo United States Trade Representative ha infatti annunciato l'intenzione di posticipare al 15 dicembre l'entrata in vigore dei nuovi dazi su alcune categorie di prodotti elettronici.
Originariamente le nuove tasse di importazione dovevano diventare operative a partire dal prossimo 1 settembre. La nuova decisione sembra proprio pensata per non colpire i consumatori nord americani, e in generale l'industria dei rivenditori, in un periodo come quello che precede le feste natalizie che vede storicamente un gran numero di prodotti di elettronica invadere il mercato.
La lista dei prodotti con dazi spostati a metà dicembre comprende telefoni cellulari, computer portatili, console, schermi, alcune tipologie di giochi oltre a prodotti legati al vestiario e alle calzature. Per alcuni altri prodotti le tariffe previste sono state del tutto annullate, ma non è stata al momento attuale fornita una lista dettagliata di quali siano questi prodotti.
I dazi previsti dal United States Trade Representative per i beni importati dalla Cina inciderebbero per circa il 10% sul costo complessivo dei prodotti. Si tratta di una cifra ritenuta elevata contro la quale vari produttori, tra i quali segnaliamo Apple, Sony, Nintendo e Microsoft, hanno inviato lettere di protesta per scongiurare un aumento dei prezzi a danno dei consumatori e un impatto negativo sull'economia americana nel complesso.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoEra stato promesso anche al G7 di maggio, ma poi la promessa non è stata mantenuta. Vedremo se sarà l'ennesima bugia di Xi Jinping.
Era stato promesso anche al G7 di maggio, ma poi la promessa non è stata mantenuta. Vedremo se sarà l'ennesima bugia di Xi Jinping.
Se cosi fosse, perche posticiparli invece di toglierli nel momento degli acquisti cinesi?
Così come avviene con le sanzioni americane alla Russia o altri paesi, poi spesso sono altri paesi tra cui quelli europei che ne pagano le maggiori conseguenze, Italia compresa ad esempio nel settore alimentare.
Quanto ad una breve analisi della gestione trumpiana da parte di un premio Nobel rispettato come Stiglitz vedi https://www.project-syndicate.org/commentary/trump-trade-and-fiscal-deficits-by-joseph-e-stiglitz-2019-08"][COLOR="Blue"][U]QUI[/U][/COLOR][/URL].
Debito pubblico usa in mani cinesi
...produttività "cara" e soluzione tdrastiche solo "minaccaindo" dazi....l'acqua alla gola non c'e l'ha solo l'Europa...Devi effettuare il login per poter commentare
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