Android Studio disponibile in versione finale: cambierà il mondo delle app su Android?

Cambia l'IDE utilizzato per le app Android: il nuovo ambiente di sviluppo integrato, Android Studio, permette di sviluppare software in maniera semplificata
di Nino Grasso pubblicata il 09 Dicembre 2014, alle 15:41 nel canale TelefoniaAndroid
Android Studio lascia lo stadio di "anteprima" e arriva alla versione 1.0. Si tratta di un IDE (Integrated Development Environment) che consente di semplificare alcuni passaggi dello sviluppo di un software. Android Studio sostituisce Eclipse con ADT, l'IDE consigliato fino ad oggi dalla stessa Google, che caldeggia la migrazione al nuovo ambiente di sviluppo.
Come si legge sul comunicato rilasciato da Google, Android Studio è l'ambiente di sviluppo integrato ufficiale del team Android. È costruito su IntelliJ IDEA e verrà rilasciato su più canali, come ad esempio avviene con Chrome. Le future versioni saranno pubblicate sui canali Canary, Dev, Beta e Stable, nomi che indicheranno lo stato di stabilità, con la Stable che sarà la versione pienamente testata in tutte le sue funzionalità.
Android Studio fornisce strumenti finalizzati ad ottenere la migliore efficienza possibile in fase di sviluppo della nuova applicazione, come strumenti per la programmazione, traduzione, emulazione e la progettazione dell'interfaccia grafica su diverse tipologie di dispositivi. In più, lo sviluppatore potrà accedere a tool per l'analisi delle performance dell'applicazione, e capire come la stessa gestisce le risorse di sistema.
Android Studio 1.0 è già disponibile al download per tutti i nuovi sviluppatori della piattaforma del robottino verde, mentre Google ha rilasciato le linee guida per chi già sviluppa su Android e desidera effettuare il passaggio da Eclipse IDE al nuovo ambiente di sviluppo integrato. Android è spesso stato criticato per lo stato delle applicazioni compatibili, poco coerenti fra di loro su molteplici aspetti: il nuovo tool di sviluppo integrato è in grado di cambiare le carte in tavola?
Probabilmente si. Google sta puntando molto su questo aspetto e ha operato alcune manovre per rendere le app per Android sempre più vicine fra di loro come design e funzionalità: è lo stesso obiettivo che ha il nuovo Material Design, il linguaggio grafico portato avanti con Lollipop per app native e di terze parti. L'estrema semplicità con la quale è possibile far parte del Google Play Store avrà probabilmente sempre un ruolo importante nella qualità delle app in esso inserite, ma è indubbio che sull'argomento Google ha mosso passi da gigante negli ultimi anni, e continua a muoversi verso la giusta direzione.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoperò se dai in mano ad una scimmia uno Stradivari, non è che improvvisamente quella scimmia diventa brava a suonare!
Avevo usato versioni in preview intorno alla 0.7, spero proprio che con la versione stabile abbiano sistemato tutti i gravi problemi che aveva.
dagli tempo, è una v1.0...
è anche vero che l'IDE è sempre stato uno dei punti deboli di Android (insieme alla frammentazione), per cui non è mai troppo presto...
La documentazione non sta mai al passo con le release. Ci sono decine di esempi ufficiali nell'ultima versione della documentazione che ancora spiegano come fare le cose con librerie che non esistono piu' o con classi deprecate da anni.
Tempo addietro ho dovuto smettere di sviluppare per mesi perche' uno degli update all'SDK era fallato e richiedeva l'installazione di un componente che pero' non era possibile installare in quanto incompatibile con quella versione dell'SDK. Microsoft avrebbe risolto il problema il giorno dopo, Google si e' limitata a "risolveremo nella prossima versione, intanto disinstallate tutto e reinstallate la versione precedente dell'SDK".
E via discorrendo...l'IDE e' il minore dei problemi, secondo me, la sensazione di frolloccosita' generale lo e' molto di piu'.
La documentazione non sta mai al passo con le release. Ci sono decine di esempi ufficiali nell'ultima versione della documentazione che ancora spiegano come fare le cose con librerie che non esistono piu' o con classi deprecate da anni.
Tempo addietro ho dovuto smettere di sviluppare per mesi perche' uno degli update all'SDK era fallato e richiedeva l'installazione di un componente che pero' non era possibile installare in quanto incompatibile con quella versione dell'SDK. Microsoft avrebbe risolto il problema il giorno dopo, Google si e' limitata a "risolveremo nella prossima versione, intanto disinstallate tutto e reinstallate la versione precedente dell'SDK".
E via discorrendo...l'IDE e' il minore dei problemi, secondo me, la sensazione di frolloccosita' generale lo e' molto di piu'.
Hai perfettamente ragione, è uno dei motivi che mi ha spinto ad abbandonare lo sviluppo per Android.
Bon, ho perso piu' tempo per colpa dell'IDE che per capire bene l'argomento: nel pomeriggio prendo tutto e lo migro su Eclipse. Che magari non e' cosi' integrato e che d'ora in poi Google non ne aggiorna piu' il plug-in Android...ma almeno riesco a lavorare. Android Studio e' ufficialmente ridicolo. Promette bene, ma siamo indietro anni luce.
Il primo lo vedo più "intuitivo" mentre il secondo è meno "integrato".
Su osx l'emulatore mi gira lento e certe volte nemmeno me lo fa partire.
Su windows, sono ritornato ad eclipse e tutto va alla perfezione.
Con il passare del tempo credo che abbia ottime probabilità di scalzare eclipse nello sviluppo di app mobili!
vogliamo parlare del simulatore?
dire che è lento e pieno di bug è fargli un complimento
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".