OCZ passa ai 25 nanometri, malcontento tra gli utenti

Il passaggio verso i moduli NAND Flash prodotti a 25 non ha portato solo benefici ma anche alcuni e importanti problemi
di Gabriele Burgazzi pubblicata il 18 Febbraio 2011, alle 08:39 nel canale StorageOCZ
Dopo aver abbandonato il mercato delle memorie DRAM, OCZ si è concentrata nello sviluppo e nella commercializzazione di soluzioni SSD. E in questo contesto, l'azienda è stata la prima a completare la transizione delle proprie soluzioni verso l'impiego di moduli di memoria NAND Flash prodotti a 25 nanometri.
Il nuovo processo produttivo porterà, come effetto diretto, una diminuzione dei costi per l'utente finale rendendo le unità SSD più competitive sul mercato.
Ma, come abbiamo avuto di riportare con questa notizia, non sono solo vantaggi quelli che il passaggio ai 25 nanometri porterà.
I nuovi modelli sviluppati a 25 nanometri saranno commercializzati con lo stesso nome delle unità con moduli NAND flash da 32 nanometri, ma saranno di fatto meno capienti oltre a poter presentare prestazioni inferiori. I motivi sono da ricercarsi proprio nel passaggio di processo produttivo che ha, come effetto collaterale, la produzione di chip di memoria in grado di supportare un minor numero di cicli di scrittura e lettura forzando OCZ a dedicare maggior GB per mantere uguale la durata nel tempo delle proprie unità SSD. Questo processo è noto con il nome di over-provisioning.
Ecco allora che una unità OCZ Vertex 2 da 60GB sviluppata a 32 nanometri, una volta formattata avrà una capacità effettiva di 56GB; questa capacità scende però a 51GB in corrispondenza di un disco Vertex 2 con moduli di memoria a 25 nanometri.
Ad aggiungersi a questo problema, inoltre, ci sarà anche un calo prestazionale: le nuove unità Vertex 2 saranno infatti sviluppate con moduli di memoria dalla maggiore densità (64 Gbit) il che renderebbe più lento l'accesso da parte del controller SandForce utilizzato.
Ecco allora che il passaggio in favore dei 25 nanometri sembra comportare qualche problema di troppo: in questo senso OCZ ha avviato un programma dedicato alla sostituzione, per chi lo richiedesse, delle unità Vertex 2 con chip a 25 nanometri dalla densità di 64Gbit con soluzioni a 25 nanometri dalla densità di 24Gbit.
47 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infola cosa più corretta sarebbe stata mantenere la capacità effettiva aggiungendo qualche modulo nand in più per rimpiazzare quelli corrotti..
durano uguale , ma per farlo hanno meno GB post formattazione
velocita' piu o meno uguali ( io il vertex 2 continuo a vederlo 285-275mb negli store , piu o meno come quello col vecchio processo )
Controller piu lento a causa delle memorie a 64bit, quindi magari velocita' di picco invariate ma accesso ai 4kb piu lento ( ? )
PS : la nuova generazione coi nuovi controller non doveva arrivare a marzo?
il problema non sono i chip a 2x nm, il problema è che sono stati usati su un controller nato per le NAND a 3x nm;
La nuova generazione di SSD con i nuovi controller sara piu prestante di qeulla attuale e avra le NAND da 2x nm.
si va bè, a parte il fatto che non è un art attack dove puoi attacare chip a caso, piu chip avrebbe voluto dire costo piu alto, quindi non sarebbe cambiato nulla.
bastera semplicemente aspettare la nuova generazione di SSD con i nuovi controller.
Prima cosa OCZ non sostituisce i dischi a 25nm con quelli a 34nm ma ha avviato un programma per sostituire, pagando la differenza, i dischi a 25nm che usano 8 chip NAND a 64 Gbit con la versione che utilizza 16 chip NAND a 32 Gbit.
Seconda cosa non è la maggior densità a rendere l'accesso del controller più lento, ma il fatto di utilizzare solo 4 canali del controller anziche tutti e 8.
Quando il controller Sandforce deve scrivere dati non comprimibili, avendo la metà di banda disbonibile verso i chip sui quali deve scrivere è inevitabile che abbia un crollo di performance.
Questo è tutto ben spiegato sul forum OCZ
a me pare che quà si parli del fatto che la miniaturizzazione dei chip comporti una riduzione della durata nel tempo del chip e ciò indipendentemente dal controller usato. certo con un controller più efficiente il prob si riduce, ma le due cose mi paiono distinte.
per il secondo punto io non ho parlato volutamente di costi. ho detto che "sarebbe stato più corretto" mantenere la capacità effettiva.. e ciò poteva essere ottenuto a parità di costo. abbassare i prezzi di per se è insensato se poi ci ritroviamo con drive meno affidabili e dalla capienza fittizia.
durano uguale , ma per farlo hanno meno GB post formattazione
velocita' piu o meno uguali ( io il vertex 2 continuo a vederlo 285-275mb negli store , piu o meno come quello col vecchio processo )
Controller piu lento a causa delle memorie a 64bit, quindi magari velocita' di picco invariate ma accesso ai 4kb piu lento ( ? )
PS : la nuova generazione coi nuovi controller non doveva arrivare a marzo?
Perchè negli store continuano a venderli con le stesse identiche caratteristiche.
La realtà è che sono molto più lenti in lettura e spaventosamente più lenti in scrittura (80MB/s)
La nuova generazione di SSD con i nuovi controller sara piu prestante di qeulla attuale e avra le NAND da 2x nm.
Che c'entra ora il controller?
L'articolo in effetti non lo spiega bene, ma la diminuzione di prestazione deriva dal fatto che, essendosi resi disponibili moduli di maggior capienza a minor costo in virtù del nuovo stepping, a parità di capienza finale del disco diminuisce il numero di chip presenti, e di conseguenza l'ampiezza del bus che arriva al controller, limitando il numero di byte accessibili parallelamente. Questo stesso "problema" avviene anche ora per gli SSD OCZ a 32nm da, se non sbaglio, 60 GB in giù. Se fosse corretto, a logica ora dovrebbe avvenire per gli SSD da 120 in giù, anche se ovviamente non posso darlo per dato certo.
Il controller non può farci niente, è semplice matematica dovuta alla moltiplicazione di <banda chip> * <numero chip>.
si va bè, a parte il fatto che non è un art attack dove puoi attacare chip a caso, piu chip avrebbe voluto dire costo piu alto, quindi non sarebbe cambiato nulla.
In effetti i costruttori hanno molta libertà sull'uso dei moduli, tanto che i diversi tagli si fanno quasi solo variando il numero di chip presenti, sopratutto per le capacità più piccole.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".