Ricerca scientifica con GPU ATI e Playstation 3

Ricerca scientifica con GPU ATI e Playstation 3

I programmi di ricerca condivisa sembrano aver trovato nuove risorse di elaborazione in GPU e console di futura generazione

di pubblicata il , alle 10:38 nel canale Schede Video
ATIPlaystationSony
 

Che le GPU delle più recenti schede video vantino una potenza di elaborazione estremamente elevata nel calcolo parallelo è ben noto; da anni sono stati sviluppati vari progetti di ricerca, indicati con la sigla di GPGPU, che mirano ad utilizzare le GPU come base di elaborazione pura, svincolandole dalla gestione di pixel e shader propria dei giochi 3D.

GPGPU, General Purpose GPU, mira quindi a sfruttare questa potente fonte di elaborazione come una sorta di secondo processore integrato all'interno del sistema, permettendo con alcuni ambiti applicativi di ottenere tempi di elaborazione estremamente più ridotti di quanto registrato con una CPU.

Il progetto Folding@Home, sviluppato dall'università di Stanford, utilizza attraverso un particolare software residente nel computer parte della potenza elaborativa di un processore per elaborare dati su proteine. Sfruttando milioni di computer, messi a disposizione dagli appassionati, il progetto ha a disposizione una potenza elaborativa estremamente elevata, con costi di mantenimento molto bassi per il progetto nel suo complesso e la valenza sociale del permettere ad ogni possessore di computer collegato al web di elaborare dati utili per la ricerca scientifica.

Ecco una semplice spiegazione di come opera Folding@Home:

Cosa fa Folding@Home? Folding@Home è un progetto computazionale distribuito per lo studio degli avvolgimenti, delle dissociazioni ed aggregazioni delle proteine e delle loro relative incidenze sulle malattie. Usiamo algoritmi computazionali avanzati diffusi su larga scala per simulare comportamenti biochimici delle proteine calcolati su tempi migliaia di volte più estesi di quelli considerati in passato. Questo ci ha consentito di simulare la concatenzazione delle proteine per la prima volta e adesso ci permette di studiare le malattie legate alle mutazioni in questo processo biologico fondamentale.

Come posso contribuire? Puoi aiutare il progetto scaricando e avviando il nostro programma sul suo calcolatore. I nostri algoritmi sono stati creati affinché una rete nutrita di elaboratori geograficamente distribuiti possa incrementare notevolmente il nostro potere di calcolo.
Puoi anche aiutarci donando fondi al progetto attraverso l'università di Stanford.

Stanford si appresta a rilasciare le prime versioni di client Folding@Home che non sfruttano esclusivamente il processore di sistema per l'elaborazione. Nell'ambito del progettop GPGPU, infatti, l'università americana ha sviluppato un client che sfrutta le GPU programmabili delle schede video ATI.

Al momento attuale il client per GPU ATI è in fase di beta testing interno; stando alle informazioni disponibili verrà reso disponibile agli utenti nel corso delle prossime 4 o 5 settimane, quindi entro la fine del mese di Settembre.

Verso la fine dell'anno Stanford ha anticipato di voler rendere dispoinibile un client simile che utilizzi quale base di calcolo la nuova console Sony Playstation 3, attesa al debutto nel corso del mese di Novembre. In questo caso verrà utilizzato il processore Cell, integrato nella console Sony, mentre non si hanno informazioni su un possibile supporto anche del sottosistema video RSX, integrato in questa console e sviluppato dall'americana NVIDIA.

folding_ps3.jpg (40220 bytes)

L'immagine raffigura quella che sarà presumibilmente la console del progetto Folding@Home per la console Playstation 3; grazie alle sue capacità di elaborazione video sarà infatti possibile mostrare in tempo reale i risultati dell'elaborazione in corso, navigare attraverso lo spazio 3D utilizzando il controller della console e osservare le proteine elaborate attraverso questa interfaccia. Stanford ha reso disponibili alcuni video di questa interfaccia, scaricabili ai link seguenti: 355K avi, 866K avi, 6MB avi, 6MB avi.

A questo indirizzo è disponibile un comunicato ufficiale del team di sviluppo Folding@Home per il client GPU ATI; a questo indirizzo, invece, sono disponibili altre informazioni sul client per la console Playstation 3.

26 Commenti
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Gerardo Emanuele Giorgio28 Agosto 2006, 10:50 #1
Potrebbero anche dare incentivi a chi partecipa... magari dei buoni acquisto presso store online. Non dico chissa quanto ma almeno per ricordo e per ringraziare della corrente usata/calore generato.
Invece se ti va bene vieni citato in una pagina a sfondo nero o grigio dell'università insieme ad altre 1000 persone... Ovviamente in testa alla classifica ci saranno le altre università con i loro mainframe che elaborano in un giorno 100 volte quello che riesci a fare tu a casa in una settimana. mah sarà che io sono troppo venale, ma dopo seti@home non ho intenzione di ripetere l'esperienza.
dwfgerw28 Agosto 2006, 10:53 #2
quoto, effettivamente potrebbero incentivare a livello economico con dei buoni acquisto, magari stringendo qualche accordo con grandi store. Daltronde acquistare supercomputer costa milioni di dollari, facendo una politica di incentivi economici risparmierebbero comunque, avendo milioni di pc sparsi per tutto il mondo e senza costi di manutenzione.
baronz28 Agosto 2006, 11:02 #3
Mah... anche io a casa non lo uso molto, piu che altro perchè il pc lo accendo un po per giocare e basta, al lavoro invece lo ho installato e lo tengo sempre attivo... dopo tutto non costa quasi nulla e i risultati di queste ricerche potrebbero essere utili a tutti (speriamo :P)
dwfgerw28 Agosto 2006, 11:05 #4
sicuramente uno scopo nobile, ma potrebbero effettivamente incentivare almeno un minimo.... Tenere una GPU ATi al 100% per ore significa fondere il case e relativi componenti compresi condensatori della mobo, dato che operano a 80 gradi minimo....
Tanto per fare un confronto prima con la mia ex 1800xt se giocavo ad oblivion dopo 30 minuti dovevo aprire la paratia del case perchè mi ustionavo la mano al tatto. Ora con la XFX 7900gt 520 sono a 58 fissi sotto stress.
Questo per far capire che in effetti il disagio c'e' a lasciare un pc acceso al 100% per ore e ore, quindi perchè non chiedere un incentivo anche per la manutenzione ?
ugofoscolo28 Agosto 2006, 11:14 #5

calcolo distribuito

Ingegnosa l'idea di utilizzare tanta potenza delle gpu per il calcolo distribuito. Credo che possa giovare soprattutto per sistemi con bassa frequenza di clock delle cpu.

Per quanto riguarda un sistema di retribuzione degli utenti sono in disaccordo. Credo che quei soldi vadano investiti in altre vie come sviluppo nuovi software per il calcolo distribuito. Insomma, il programmma f@h permette di impostare qunata freq di idle lasciare al lavoro. Io lo tendo acceso giorno e notteal 75% e non mi passa in mente la benchè minima voglia di essere retribuito. Si aiuta la ricerca medica: si da una mano a tutta l'umanità
dwfgerw28 Agosto 2006, 11:16 #6
Mah... sarà ma pare che questi miliardi di calcoli non portino a un bel niente, solo ad un risparmio dell'università e al suo prestigio mondiale con relativo lucro da parte loro. Lo stesso per Seti, all fine non ha portato a nulla, anzi è stato anche sospeso....
Dumah Brazorf28 Agosto 2006, 11:17 #7
E' equiparabile a volontariato, ancora tanto se scrivono il tuo nome in una pagina a sfondo nero o grigio dell'università insieme ad altre 100.000 persone.
Se avete un muletto acceso 24h24 perchè non installare uno di questi programmi? Non rubano cpu agli altri processi, la usano solo se nessun'altro ne ha bisogno.
In sign c'è il link al programma che uso per la ricerca al cancro.
Ciao.
eta_beta28 Agosto 2006, 11:23 #8
quanto vale la vostra vita?
la vita di un vostro simile?

cinico on
magari vi danno una bella magliettina per utilizzare la vostra macchina ma poi per utilizzare i loro risultati scentifici devi pagare 1000 euro al giorno.

una proposta per incentivare le persone a collaborare e fare uno schedario di chi partecipa e chi non partecipa non può usuffruire dei risultati
cinico off
la cosa brutta e che in italia non si fa nulla di questo tipo
Dumah Brazorf28 Agosto 2006, 11:24 #9
Originariamente inviato da: dwfgerw
Mah... sarà ma pare che questi miliardi di calcoli non portino a un bel niente, solo ad un risparmio dell'università e al suo prestigio mondiale con relativo lucro da parte loro. Lo stesso per Seti, all fine non ha portato a nulla, anzi è stato anche sospeso....


Seti è sempre stato di dubbia utilità secondo me, meglio pensare prima a qualcosa che può tornare "utile" e "nell'immediato". Mmm, avevo la modalità flame attiva... [flame off]
I calcoli potrebbero non servire a niente, non c'è modo di saperlo se non facendoli. Se alla fine non serviranno a niente amen, mi basta sapere che il mio pc ha lavorato per quello, mi incazzerei coma 'na iena se dovessi scoprire che abbia calcolato altro per il lucro altrui.
matic28 Agosto 2006, 11:27 #10
Io ho smesso di usare programmi di calcolo distribuito per il calore generato dalla cpu durante l'uso ma quando ne ero felice partecipante mi sarei ben guardato dal chiedere una specie di pagamento. E' il genere di cose che fai se ti fa piacere farle, altrimenti non si fanno e si ha il buon gusto di non chiedere qualcosa in cambio.

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