Quattro GeForce RTX 3090 insieme alla prova: ecco cosa sono capaci di fare

Puget Systems ha pubblicato un interessante articolo in cui mostra cosa sono in grado di fare quattro Nvidia GeForce RTX 3090 insieme all'interno di una workstation. Il test mostra il potenziale della nuova ammiraglia di casa Nvidia e soprattutto come scalano più soluzioni in parallelo con software deputati alla creazione di contenuti.

Quattro RTX 3090 alle prese con software professionali

Con una GPU GA102 dotata di 10496 CUDA core affiancati da 24 GB di memoria GDDR6X, la GeForce RTX 3090 di Nvidia è senza dubbio la scheda più veloce al mondo. Nella nostra recensione abbiamo visto come il suo potenziale in ottica gaming (almeno alle risoluzioni di gioco attuali) sia limitato, mentre ci sono ambiti come il rendering che riescono a sfruttare adeguatamente la potenza e l'elevato quantitativo di memoria a disposizione.

Puget Systems ha pubblicato una serie di test che vede quattro GeForce RTX 3090 (precisamente delle Gigabyte "Turbo Edition") a bordo di una scheda madre Asus WS C422 Sage con CPU Intel Xeon W2255, 128 GB di memoria DDR4-3200 e un paio di alimentatori EVGA da 1600W. Puget ha rilevato le prestazioni di questa workstation con OctaneBench, V-Ray Next, Red Shift e un carico personalizzato per DaVinci Resolve (pubblichiamo solo alcuni dei test, gli altri li trovate nell'articolo originale).

Non esistendo un bridge NVLink adeguato, le quattro schede video si sono spartite i carichi comunicando tramite l'interfaccia PCI Express. La RTX 3090 non supporta configurazioni multi-GPU oltre due schede, ma questo si applica solo a software che richiedono la tecnologia SLI. I software usati per la prova usano semplicemente quante più GPU vi sono nel sistema.

Come si può evincere dai grafici, si nota uno scaling quasi lineare in OctaBench e V-Ray Next tra le quattro RTX 3090, con prestazioni senza precedenti. Puget Systems ha anche pubblicato i dati di consumo dell'intero sistema, con un picco di 1717W che può essere ridotto di 50-75W usando due alimentatori per migliorare l'efficienza. Abbassando il power limit a 300W si nota un ulteriore calo dei consumi della piattaforma, senza una significativa contrazione delle prestazioni.

L'aspetto sorprendente è che le schede non hanno superato temperature operative di 80°C, anche se il progetto blower ha prodotto (come si può sentire nel video qui sopra) molto rumore, con le ventole impegnate all'80-90% del loro intervallo operativo.