NVIDIA Grace Hopper è un successo e sbarca in Europa con il supercomputer Alps

In occasione dell'ISC 2024 di Amburgo, NVIDIA ha fatto il punto sul suo andamento nel mondo dei supercomputer, ambito dove l'azienda è sempre stata attiva con i suoi acceleratori ma che ora, grazie alle soluzioni Grace Hopper, può soddisfare interamente offrendo tutto ciò che serve a istituzioni e aziende private per dotarsi di potenti HPC.

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Secondo NVIDIA, le soluzioni Grace Hooper sono pronte a offrire al mondo della ricerca una potenza complessiva di 200 Exaflops, tra tutti i supercomputer che entreranno in funzione nel corso di quest'anno.

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Di questi, l'80% è basato su Grace Hopper, ovvero il modulo che prevede una CPU Grace con 72 core ARM e una GPU Hopper. Di particolare importanza per NVIDIA è Alps, il primo supercomputer europeo basato su Grace Hopper. Sostituito del Piz Daint, Alps troverà posto presso lo Swiss National Computing Center e sarà realizzato da HPE.

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Con una potenza con carichi IA indicata in 20 Exaflops, Alps promette di essere il più veloce "supercomputer IA" in Europa, spinto da 10.000 Grace Hopper Superchip. Inoltre, sarà 10 volte più efficiente di Piz Daint. Alps sarà impiegato per ricerche nell'ambito del tempo, del clima e della scienza dei materiali.

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Secondo NVIDIA, Grace Hopper permetterà ai ricercatori di accedere a prestazioni tre volte maggiori rispetto a un sistema basato su CPU x86 e abbinato all'acceleratore H100.

Tra gli altri progetti degni di nota ci sono quelli legati alla ricerca pubblica statale: Isambard-3 e Isambard-AI nel Regno Unito, Gefion in Danimarca e Jean Zay in Francia. In ambito commerciale RecursionPharma si è dotata di BioHive-2, supercomputer da 2 Exaflops con 504 GPU H100 per allenare modelli in ambito biomolecolare.

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Tutto questo mentre in arrivo c'è Blackwell che, secondo NVIDIA, permetterà di migliorare il throughput di inferenza in tempo reale di 30 volte, l'efficienza energetica di 25 volte e ridurre il costo di possesso di 25 volte rispetto ad H100.

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A questi annunci si aggiungono quelli nel campo del quantum computing accelerato, con centri nazionali che stanno mettendo a punto le loro soluzioni attorno alla piattaforma open-source NVIDIA-Q.

A differenza di chi sta lavorando su computer quantistici "singoli", NVIDIA ritiene che l'informatica quantistica inizialmente sarà ibrida, con le QPU (Quantum Processing Unit) che lavoreranno di concerto con CPU e GPU per risolvere i problemi. "Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo integrare l'informatica quantistica nell'informatica scientifica e nei software e nei flussi di lavoro di intelligenza artificiale", spiega NVIDIA.

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Così i centri di supercalcolo in Germania, Giappone e Polonia useranno la piattaforma per fornire supporto alle rispettive QPU. Il Jülich Supercomputing Centre (JSC) sta installando una QPU realizzata con IQM Quantum Computers come complemento del suo supercomputer JUPITER, spinto dalle soluzioni NVIDIA GH200 Grace Hopper Superchip.

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Il supercomputer ABCI-Q, situato presso il National Institute of Advanced Industrial Science and Technology (AIST) in Giappone, aggiungerà una QPU di QuEra al sistema spinto da soluzioni Hopper. Infine, il Poznan Supercomputing and Networking Center (PSNC) in Polonia ha recentemente installato due QPU fotoniche realizzate da ORCA Computing, collegandole a una partizione accelerata da NVIDIA Hopper.