GeForce RTX 3000 senza porta USB C perché lo standard VirtualLink è morto

Le nuove GeForce RTX 3000, al contrario delle prime soluzioni RTX 2000, sono prive della porta USB C sul retro dedicata allo standard VirtualLink, nato per consentire il collegamento dei visori VR al PC con un unico cavo. Il motivo? Lo standard è defunto e il consorzio che lo sosteneva affossato.
di Manolo De Agostini pubblicata il 05 Settembre 2020, alle 13:01 nel canale Schede VideoAmpereGeForceNVIDIA
Lo standard VirtualLink, concretamente conosciuto come una piccola porta USB C pensata per consentire l'uso di visori di realtà virtuale con un singolo cavo (dove far passare dati, audio, video e alimentazione), è praticamente morto sul nascere. Annunciato nel 2018 con il supporto di AMD, Nvidia, Microsoft, Valve, Oculus e HTC, i principali attori dell'industria VR, non ha trovato terreno fertile, tanto che le nuove schede GeForce RTX 3000 sono prive della porta dedicata e il sito del consorzio indirizza alla pagina Wikipedia di VirtualLink.
Le precedenti schede video GeForce RTX 2000, almeno alcuni dei primi modelli (non le Super arrivate successivamente), avevano una porta USB C sul retro (le Founders Edition e alcune custom) dedicata a VirtualLink, proprio in previsione dell'arrivo di molteplici visori VR con supporto allo standard che però non sono arrivati.
L'Oculus Quest può essere usato tramite quella porta USB C grazie al collegamento a un PC con il software Oculus Link e usando un cavo speciale conforme alla versione 1.3 dello standard USB C e con altri requisiti. Valve aveva annunciato per il visore Index l'arrivo di un adattatore dedicato a VirtualLink, ma poi l'azienda era tornata sui suoi passi a causa di problemi di affidabilità.
La porta USB C presente su alcune RTX 2000 è comunque usabile per ricaricare cuffie, mouse, ricaricare lo smartphone e tanti altri scopi. Nvidia è stata l'unica a dare fiducia allo standard, mentre AMD non l'ha mai supportato concretamente. Rimane da capire cosa farà l'industria VR, se si punterà sui visori standalone, si continuerà con la necessità di usare più cavi oppure se virerà su uno standard inedito o qualche interfaccia più diffusa come USB4 o Thunderbolt 4.
27 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChi sarà quel cretino che non legge nemmeno gli articoli e si lancia contro "il nemico"
Per morire devi prima essere vivo
Qua direi che è uno standard mai nato
Spendere xxx € per usare una scheda come ricarica per la batteria del cellulare... per quelli che accendono i sigari con le banconote da 200
Ma che discorsi sono? Uno la.scheda la.compra per giocare , se poi il PC non ha la type c sulla mobo e a portata di mano hai un cavo c to c Che male c'è?
Boh !
eh bè, non avendo GPU potenti con cosa dovevano supportarlo ?
Una delle critiche al VR è che i cavi riducono l’immersione.
Credo puntino a tecnologie di trasmissione. In fondo un router AC ha un potenziale di un GBit, credo che con 40/50 Mb per secondo si possano “streammare” due flussi 4k.
Se riescono a ridurre al minimo le latenze e probabilmente con protocolli proprietari meno attenti alla affidabilità della trasmissione del dato si potrebbe arrivare ad azzerare la latenza.
Per cui credo che semplicemente quella porta USB C sia stata superata prima della sua diffusione.
Per altro credo siano anche pochi i dispositivi VR che la supportino.
Perché se su PS4 lo si può considerare un fiasco, su PC il VR non solo non è decollato ma ha fatto a malapena un saltino.
Parlo di diffusione, non di qualità dei prodotti.
Hai preso il numero? Perché la fila di quelli che dicono che la VR è morta perché LORO non ce l'hanno è lunghetta...
Disse quello, a commento di un articolo che parla di schede video da 800 euro. Gli smartphone, quando sono nati, costavano tanto, non c'erano versioni economiche e fasce di prezzo. Questo non ha impedito che si diffondessero. Parlo degli smartphone, non della telefonia cellulare, mi riferisco agli oggetti grossi e pesanti che però fanno cose fighe.
Invece giocare a monitor è una necessità...
Solo se sbagli ad indossarli o per spendere meno compri un visore senza regolazione dell'IPD, altrimenti la VR stanca MENO di un monitor, perché al monitor tipicamente ci stai a mezzo metro, i muscoli oculari sono contratti e se ci passi davanti ore subirai diversi minuti di miopia indotta prima che il muscolo si rilassi nuovamente. In VR la visione è naturale, guardi oggetti lontani come nella realtà, non ti sforzi minimamente.
Le due cose non sono legate. In ogni caso è vero che la VR può richiedere un periodo di adattamento a seconda della sensibilità personale, perché la visione è molto realistica, ma non confermata dagli altri sensi, e all'inizio il cervello percepisce questa cosa come anomala. Ma dopo poco tempo, a parte casi particolari, ci si abitua e non si subisce nessun disagio, a patto però che il visore sia buono e il PC altrettanto da garantire frequenze e framerate adeguati.
No, figuriamoci, da Amiga Virtuality a un Pimax 8KX o un Reverb G2 passa giusto la differenza che passa tra una Ford-T e un'Audi R8, ma in fondo hanno sempre 4 ruote...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".