È in Italia e si chiama Leonardo il supercomputer per l'AI più potente al mondo

È installato presso il CINECA di Bologna e rientra nell'iniziativa EuroHPC, per la creazione di un network di calcolo europeo con supercomputer che aiutino a dare risposta ai problemi più complessi.
di Paolo Corsini pubblicata il 15 Ottobre 2020, alle 18:01 nel canale Schede VideoNVIDIAAmpere
Il consorzio universitario italiano CINECA ha annunciato Leonardo, un nuovo supercomputer grazie al quale sarà possibile avere a disposizione una potenza di elaborazione di 10 exaflops in FP16 per elaborazioni di intelligenza artificiale e high performance computing. Si tratta del supercomputer più potente al mondo per calcoli di Intelligenza artificiale.
Cuore di questo sistema è un numero elevatissimo di GPU NVIDIA della famiglia Ampere, ben 14.000, collegate attraverso una struttura di rete NVIDIA Mellanox HDR 200 Gb/s Infiniband.
EuroHPC è l'ente che ha commissionato la creazione del supercomputer Leonardo: si tratta di una collaborazione tra l'Unione Europea e i governi nazionali mirante a sviluppare una infrastruttura di supercomputer in Europa, finanziata dalla Commissione Europea attraverso l'intervento del Ministero dell'Università e della Ricerca italiana.
Tra le finalità d'uso di Leonardo si segnala il lavoro di ricerca sui farmaci, in modo particolare collegato agli studi per un vaccino per il COVID-19 oltre che per altre malattie. Non solo ricerca medicale: la potenza di calcolo di Leonardo sarà utilizzata anche per modellare le previsioni del tempo in modo più veloce e con superiore precisione rispetto a quanto ottenibile al momento, oltre che accorpare dati provenienti da varie fonti (onde elettromagnetiche, onde gravitazionali e neutrini per poter eseguire uno studio più complesso e dettagliato dell'universo.
Il supercomputer Leonardo potrà venir da subito utilizzato, in quanto condivide lo stesso layer software CUDA di un altro sistema con GPU NVIDIA installato presso la sede CINECA a Bologna. Ogni nodo Atos Sequana che compone Leonardo vede l'integrazione di 4 GPU NVIDIA della famiglia Ampere con un processore Intel Xeon; i nodi sono collegati tra di loro attraverso la struttura NVIDIA Mellanox HDR 200 Gb/s Infiniband.
Leonardo è parte di un gruppo di 4 supercomputer, con gli altri previsti in installazione in Repubblica Ceca, Lussemburgo e Slovenia, pensati in modo particolare per accelerare le elaborazioni di Intelligenza Artificiale. Una volta in produzione andranno a costituire un network di calcolo a livello regionale in Europa, che verrà in futuro integrato con altri 4 sistemi finanziati da EuroHPC installati in Bulgaria, Finlandia, Portogallo e Spagna attesi in produzione per i prossimi anni.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoper quel compito penso possa bastare il picchio di Homer
Link ad immagine (click per visualizzarla)
"la camera approva"
E dici poco, invece di spendere mesi o anche anni per scrivere del codice ottimizzato (o anche solo funzionante decentemente) con CUDA il minuto dopo l'attacco alla spina di corrente già si lavora a pieno ritmo!
Poi c'è chi si chiede perché è diventato lo standard per questo tipo di mercato...
La vera domanda è:
ci girerà il remake di Crysis?Link ad immagine (click per visualizzarla)
"la camera approva"
cioè non è plausibile sospettare che i produttori possiedano negli scantinati supercomputer smisuratamente più potenti di quelli della classifica di top500 considerando che a loro non costerebbero praticamente niente?
io mi immagino che nvidia, amd, intel, ibm, qualche produttore arm etc abbiano macchine impensabili, alla fine è solo mettere insieme pezzi, e a loro quei pezzi costano pochissimo.
chissà, forse non li dichiarano per non sminuire gli investitori che gareggiano in questi primati.
cioè non è plausibile sospettare che i produttori possiedano negli scantinati supercomputer smisuratamente più potenti di quelli della classifica di top500 considerando che a loro non costerebbero praticamente niente?
io mi immagino che nvidia, amd, intel, ibm, qualche produttore arm etc abbiano macchine impensabili, alla fine è solo mettere insieme pezzi, e a loro quei pezzi costano pochissimo.
chissà, forse non li dichiarano per non sminuire gli investitori che gareggiano in questi primati.
A dirla tutta suppongo che i vari chipmaker li abbiano e li utilizzino per la progettazione avanzata di nuovi chip. Un circuito "virtuoso"...
la serie server è fatta da una fonderia differenze a 7nm quindi viaggia in parallelo, e quelle te le vendono a x volte il prezzo della serie pc quindi si concentreranno piu su queste che su quelle gaming.
che ci vuole?
semmai bisognerebbe progettare (ed eventualmente produrre)...
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