Microsoft chiude Project Astoria, porting app Android in Windows 10

Project Astoria è uno dei quattro bridge sviluppati da Microsoft per ampliare il numero delle app Widows 10 e Windows 10 Mobile. Nello specifico grazie a Project Astoria gli sviluppatori avrebbero potuto effettuare il porting delle app Android. Purtroppo, il progetto è giunto al capolinea.
di Salvatore Carrozzini pubblicata il 26 Febbraio 2016, alle 08:59 nel canale Sistemi OperativiWindowsAndroid
23 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVolenti o nolenti lo store di riferimento resta quello Apple, o comunque le applicazioni sono presenti sia su iOS che su Android.
Resterebbero fuori App strettamente legate al sistema (es. launcher, dialer) che comunque non potrebbero essere portate.
Resta comunque il fatto che ancora una volta Microsoft ha promesso tanto, ha continuato a promettere e poi si è tirata indietro.
Ogni volta che fa così mette nei guai chi aveva fatto affidamento sulla "serietà" di tale azienda.
Sono cose che un monopolista di fatto nel settore in cui domina può fare inpunemente, ma non è questo il caso.
Ogni volta che fa così mette nei guai chi aveva fatto affidamento sulla "serietà" di tale azienda.
Sono cose che un monopolista di fatto nel settore in cui domina può fare inpunemente, ma non è questo il caso.
Infatti oggi girava la battuta "No more project Astoria. Now you can use Xamarin to make your apps. For the whole next week!"
Già.
Anni fa dovevo decidere su quale piattaforma concentrarmi ed era tutto un troiaio
(win32 era ancora l'unica scommessa sicura sui desktop, .Net poteva creare problemi su sistemi basati su Windows Embedded, poi c'era Windows CE/Mobile ma Microsoft si preoccupava di esso solo ad ogni anno bisestile, Android , iOS, OS/X, ecc.).
Decisi di puntare su Qt, anche perche Nokia (quando seppur in declino era ancora "LA Nokia"
Poi è andata come andata, Microsoft ha fatto la sua offerta al consiglio di amministrazione di Nokia ecc. ecc. ed è saltato tutto.
Ora, ad anni di distanza Microsoft continua a pagar cari gli errori passati
ha a disposizione un ecosistema crossplatform che raccoglie sotto un ombrello comune
gli ecosistemi Windows, Windows "Mobile", OS/X, iOS, Android, Linux "desktop" ed embedded, QNX, VxWorks, ecc.
Si, non è come avere un unico ecosistema "nativo", ma è ben rodato, ci si programma in C++ come dovrebbe essere (vera programmazione ad oggetti, non "roba inscatolata dentro oggetti" come invece succedeva a quegli infelici che programmavano direttamente con le MFC di Microsoft e credevano che fosse programmazione ad oggetti)
e non sei costretto a riscrivere tutto perche qualcuno in (inserisci-grande-azienda-che-preferisci) ha deciso che devi comprare il loro nuovo ambiente di sviluppo, supportare le loro nuove API che magari forniscono meno funzionalità di quelle che vogliono rottamare e cose simili.
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