Microsoft, annuncio a sorpresa: Windows 10 integrerà un kernel Linux completo

Microsoft ha dichiarato ufficialmente che a partire da questa estate Windows 10 implementerà un kernel Linux all'interno di Windows Subsystem for Linux (WSL). con vantaggi enormi sia in termini di prestazioni sia in termini di compatibilità
di Nino Grasso pubblicata il 07 Maggio 2019, alle 11:21 nel canale Sistemi OperativiMicrosoftWindowsLinux
67 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infociao
se si pensa a com'era solo pochi anni fa, direi che un certo cambiamento è assodato anche da quel punto di vista
cmq dato che appunto lo sviluppo costa, e molto, io non trascurerei, almeno in potenza, l'opzione 'winde', che è vero che il kernel è lo stesso, ma averlo su una base di installato molto minore richiederebbe meno sviluppatori (con questo non trascuro l'aspetto prettamente umano, è per spiegarmi meglio)
se si pensa a com'era solo pochi anni fa, direi che un certo cambiamento è assodato anche da quel punto di vista
Se ti riferisci alla diffusione & supporto, senz'altro.
D'altra parte la maggior parte dei contributi a Linux arrivano da aziende private, che hanno investito parecchi soldi perché gli conveniva così.
Ma vedremo in futuro, con l'arrivo di Fucsia.
Scusami, questa parte non m'è chiara: potresti approfondire?
In particolare, cosa sarebbe winde? Un Windows Desktop Environment? E come sarebbe strutturato?
D'altra parte la maggior parte dei contributi a Linux arrivano da aziende private, che hanno investito parecchi soldi perché gli conveniva così.
si certamente, ms è solo l'ultima ad averlo fatto
altra 'variabile' non indifferente
In particolare, cosa sarebbe winde? Un Windows Desktop Environment? E come sarebbe strutturato?
si, una 'sorta' di d.e. (un'interfaccia con tutti i tool per accedere ai servizi cloud)
è un'ipotesi 'futuribile' e non esattamente 'realistica', nè tecnica...
per quanto mi riguarda non è nemmeno una speranza, ma diciamo che se implementassero una soluzione di questo tipo non sarei esattamente sorpreso, dati i numerosi passi sorprendenti già fatti negli ultimi tempi
in ogni caso a me basta che il concetto di sorgenti aperti (a prescindere sia da licenza che da os) stia sempre più prendendo piede, e non per moda, ma per convenienza.
alla fine non credo che sia svantaggioso, in senso generale
è un'ipotesi 'futuribile' e non esattamente 'realistica', nè tecnica...
per quanto mi riguarda non è nemmeno una speranza, ma diciamo che se implementassero una soluzione di questo tipo non sarei esattamente sorpreso, dati i numerosi passi sorprendenti già fatti negli ultimi tempi
OK. Giusto un'ulteriore domanda che scaturisce: è una visione "cloud-based" la tua, dove il kernel / s.o. "di base" non ha rilevanza, perché il software utente è cloud-based?
alla fine non credo che sia svantaggioso, in senso generale
Pubblicare i sorgenti non è uno svantaggio di per sé, a meno che lo sviluppatore o la software non abbiano deciso di monetizzare il loro lavoro, e in questo caso decidano di tenere i sorgenti per sé. Ma questo dipende, appunto, dal lavoro fatto e da come si voglia trarne beneficio.
Pubblicare i sorgenti, però, non vuol dire necessariamente ricevere supporto, e che il progetto sia mantenuto, si evolva, ecc.. Ci sono parecchi progetti open source che languono causa mancanza di sviluppatori.
Per quanto riguarda la licenza, invece, sono totalmente contrario a quelle "virali". Ma questo penso tu lo sappia già.
se fosse la mia non sarei qui a ciancicare sui forum
cmq si, intendo quello. credo che anzi in prospettiva abbia più possibilità di 'resistere' come os locale un os come linux, proprio per la sua natura 'frankestein'
d'altra parte sarebbe appunto perfettamente 'in bolla' con lo slogan primigenio di 10, as a service
Pubblicare i sorgenti, però, non vuol dire necessariamente ricevere supporto, e che il progetto sia mantenuto, si evolva, ecc.. Ci sono parecchi progetti open source che languono causa mancanza di sviluppatori.
si assolutamente, dipende sempre dal come. ritengo cmq che (magari è solo una moda passeggera, ma non credo, date anche le mosse che appunto sono state fatte) più attori importanti partecipano, e più probabilita c'è (non certezza) che ci siano 'vantaggi distribuiti'
si, ne abbiamo già discusso parecchio, e tutto sommato credo che la viralità sia (letta a posteriori, e parzialmente a prescindere dalle intenzioni originarie) anche una sorta di stratagemma per garantire la sopravvivenza in un mondo dove domina il codice proprietario. nell'ipotetico nuovo contesto non sono certo resti così funzionale
Giusto per essere chiari, una licenza come Mozilla è sufficiente allo scopo, pur non essendo virale (è richiesta la pubblicazione delle sole modifiche ai sorgenti coperti da MPL).
GPL et similia, invece, si spingono ben oltre, "attaccando" tutti sorgenti con cui vengono a contatto.
se fosse possibile, servirebbe una controprova...
poi appunto specialmente negli ultimi anni la gpl ha invece ostacolato una ulteriore diffusione. intendo a prescindere dai gusti, che per me non è un problema che resti zerovirgola
d'altra parte elementi come il controverso (per definizione, in questo discorso) systemd trainano al contrario verso altre direzioni, specialmente dal punto di vista della citata cultura...
quindi vedremo
Quanto a systemd, che piaccia o meno, è il futuro di Linux. Ed è soltanto questione tempo per l'adozione da parte di tutte le distro, perché non è pensabile che Devuan e Slackware abbiano le risorse per poter mantenere un fork che diventa ogni giorno sempre più pesante.
in realtà cmq non vorrei passare per 'purista' della gpl (non credo che tu lo pensi, ma lo scrivo lo stesso
su systemd ormai (da un bel pò
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".