WordPress.com in ginocchio: DDoS dalla Cina
L'attacco DDoS che ha messo seriamente in crisi WordPress.com è stato originato dalla Cina
di Fabio Boneschi pubblicata il 08 Marzo 2011, alle 10:21 nel canale SicurezzaIl 3 marzo la piattaforma di WordPress.com è stata oggetto di un importante e massivo attacco che per 106 minuti ha messo letteralmente in crisi parecchie risorse web. Tramite TechCruch si apprendono ora ulteriori dettagli rilasciati da Matt Mullenweg, fondatore di WordPress.
Pare che il 98% delle azioni provenisse da Cina, e in parte da Giappone e Corea, anche se al momento la motivazione di questo attacco non è ancora certa. Si è trattato di un Distributed Denial of Service (DDoS) protrattosi per quasi 2 ore, al quale però sono seguite ulteriori azioni malevole.
Proprio nel fronteggiare uno di questi nuovi attacchi WordPress ha individuato in un sito cinese il potenziale target, sito bloccato anche su Baidu. In un primo momento si è pensato che all'origine dell'attacco vi fossero motivazioni politiche, ma Matt Mullenweg smentisce la circostanza.
Il fondatore di WordPress si sofferma invece su una considerazione condivisibile e preoccupante: ad oggi per pochi soldi è possibile accedere a tool in grado di permettere azioni ciminali come quella realizzata pochi giorni fa. E questa preoccupazione trova piena conferma in un recente report di Symantec del quale abbiamo parlato qui.










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12 Commenti
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Paura, si dice "paura".
Ormai è un dato di fatto che in tema di "Research & Developement" in campo informatico i cinesi non sono secondi a nessuno, basti pensare alla provenienza delle mainboards installate nei ns. personal computers... La quasi totalità è "Made in China"!
Bisognerà trovare un modo per garantire più trasparenza da parte delle autorità cinesi, anche dal punto di vista dei diritti umani... Magari con accordi commerciali più vincolati a clausole che impegnino maggiormente chi di dovere al rispetto di questi fondamenti universali.
Ormai è un dato di fatto che in tema di "Research & Developement" in campo informatico i cinesi non sono secondi a nessuno, basti pensare alla provenienza delle mainboards installate nei ns. personal computers... La quasi totalità è "Made in China"!
Bisognerà trovare un modo per garantire più trasparenza da parte delle autorità cinesi, anche dal punto di vista dei diritti umani... Magari con accordi commerciali più vincolati a clausole che impegnino maggiormente chi di dovere al rispetto di questi fondamenti universali.
Forse volevi dire l'R&D che si fa in India o in Giappone, non di certo in Cina... il fatto che vengono assemblate lì è solo dovuto alla bassa manodopera, per il resto mi sembra che negli ultimi anni l'economia cinese si sia basata proprio su questi due fattori: bassa manodopera e grandi quantità di copie fasulle di oggetti più o meno tecnologici, vestiario e quant'altro si possa scopiazzare.
Finché continueremo a finanziare l'economia cinese andando lì a produrre faremo il loro gioco.
In questo senso ci vorrebbero delle leggi ben più penalizzanti per le aziende che vanno a produrre in cina e poi vogliono importare quei prodotti.
s0.wp.com non risponde...
Un altro attacco???
Ormai è un dato di fatto che in tema di "Research & Developement" in campo informatico i cinesi non sono secondi a nessuno
se un DDOS è fare "Research & Development" stiamo a posto
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