Attacco hacker colpisce la Croce Rossa: rubati i dati di 515 mila persone altamente vulnerabili. L'appello: "Non usateli"
Colpito un contrattista della Croce Rossa, con la sottrazione di informazioni riguardanti individui del programma di supporto Restoring Family Links
di Andrea Bai pubblicata il 20 Gennaio 2022, alle 13:01 nel canale SicurezzaUn contrattista della Croce Rossa ha subito un attacco informatico che ha portato alla sottrazione di dati personali di oltre 515 mila persone del programma "Restoring Family Links", che aiuta a riunire le famiglie separate da disastri, guerre e migrazioni.
A rendere noto l'accaduto è il Comitato Internazionale della Croce Rossa, sottolineando che si tratta di informazioni e dati raccolti da almeno 60 Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa in tutto il mondo.
Al momento non è chiaro di quale tipo di attacco informatico sia stato operato contro l'appaltatore e la principale preoccupazione del Comitato è la potenziale esposizione di informazioni riservate e che riguardano persone che già si trovano in situazione di sofferenza e sono altamente vulnerabili. Il Comitato fa appello alla coscienza dell'attore di minaccia chiedendo di non pubblicare, condividere, vendere o utilizzare i dati rubati.
As we are working to understand the scope of this cyber-attack, we call on those responsible to walk away.
— ICRC (@ICRC) January 19, 2022
Do not cause more harm and suffering to highly vulnerable people by sharing, selling or using their data.
"Anche se non sappiamo chi sia il responsabile di questo attacco o le motivazioni che lo abbiano mosso, abbiamo questo appello da rivolgergli: le tue azioni potrebbero potenzialmente causare ancora più danni e dolore a coloro che hanno già sopportato sofferenze indicibili. Le persone reali, le famiglie reali dietro le informazioni di cui ora sei in possesso sono tra le meno potenti del mondo. Per favore, fai la cosa giusta. Non condividere, vendere, divulgare o utilizzare in altro modo questi dati" ha dichiarato Robert Mardini, direttore generale del Comitato Internazionale della Croce Rossa
Quanto all'appaltatore, non si conosce l'identità e il Comitato si è limitato ad affermare che si tratta di una società svizzera che si occupa di archiviare i dati. Come detto attualmente non è ancora stato individuato l'autore dell'attacco e, almeno per ora, non vi sono indicazioni che i dati siano stati divulgati o condivisi pubblicamente.
Nel frattempo il sito web di Restoring Family Links è stato chiuso e il Comitato sta indagando sull'accaduto.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBe'... a tali accorate parole... che dire, si pentiranno e costituiranno...
C'è poco da fare ironia, cosa possono fare nell'immediato se non fare appello a una supposta briciola di umanità residua di questi individui?
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