Stampa 3D di componenti complessi, l'ENEA sviluppa un innovativo processo al plasma

Stampa 3D di componenti complessi, l'ENEA sviluppa un innovativo processo al plasma

Un processo al plasma messo a punto dai ricercatori ENEA consente di produrre polveri impiegabili per la stampa 3D di componenti complessi destinati ai settori aerospaziale, biomedicale e della robotica.

di pubblicata il , alle 07:01 nel canale Scienza e tecnologia
 

La stampa 3D di componenti complessi destinati ai settori aerospaziale, biomedicale e della robotica potrebbe svoltare grazie a un'innovazione messa a punto di ricercatori ENEA del Centro Ricerche di Portici (Napoli). Nel laboratorio i ricercatori hanno progettato e installato un impianto prototipo basato sulla tecnologia del plasma termico che permette di produrre polveri utilizzabili nei settori indicati.

Secondo quanto riportato dal sito dell'ENEA, la tecnologia impiegata sfrutta l'energia del plasma per rendere le polveri di forma irregolare ad alta "sferoidicità", ovvero dotate di buona scorrevolezza e capacità di compattazione, requisito principale per applicazioni nel campo della stampa 3D, ma anche del plasma spray.

"L'impiego di una sorgente ad alta densità di energia come il plasma consente processi veloci e un'alta flessibilità di produzione. Questo permette di realizzare prodotti on demand con rapidi cambi di produzione, ma anche di condurre la lavorazione nei momenti di minor costo dell'energia, ridurre le scorte di magazzino e minimizzare la produzione di rifiuti", ha dichiarato Sergio Galvagno, ricercatore del Laboratorio ENEA di Nanomateriali e dispositivi.

La sperimentazione è stata condotta su polveri di Allumina e Acciaio SS316L in forma irregolare con lo scopo di esplorare e individuare i migliori parametri di trattamento per il processo di produzione. "La crescente diffusione delle tecniche di stampa 3D ha portato un grande interesse verso lo sviluppo dei materiali di stampa. Le polveri, e in particolare quelle metalliche, costituiscono un mercato in grande ascesa la cui produzione segue processi diversi a seconda delle materie prime impiegate e delle proprietà che ad esse si devono conferire", ha aggiunto Galvagno.

L'infrastruttura di ricerca è stata sviluppata da ENEA nel corso degli anni e sarà impiegata in programmi di ricerca futuri per testare il processo su nuovi materiali e migliorare l'efficienza di produzione dell'impianto.

3 Commenti
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igiolo12 Gennaio 2023, 08:25 #1
che figata
sembra una alternativa alla stampa 3D tipo MX3D (tramite saldatore)
dovrebbe, il plasma, garantire migliori finiture e caratteristiche meccaniche
supertigrotto12 Gennaio 2023, 09:43 #2
Attualmente il limite delle stampanti per metalli è: il laser che è energivoro e il costo delle polveri che devono essere più pure e uniformi possibili.
Ci sarebbe anche la stampa a freddo,attraverso un getto di gas (articolo di hwupgrade) inventato dai russi ma lo stanno sviluppando gli americani ma poi non ne ho sentito più parlare.
calabar12 Gennaio 2023, 13:07 #3
La differenza tra il materiale trattato e non trattato è davvero notevole.

Sarebbe stato però interessante capire in che modo funziona la tecnologia e perchè si ottengono quel genere di vantaggi.
Perché per esempio si parla di processo meno energivoro? Il plasma suppongo non sia così economico da ottenere. L'articolo lascia troppi dubbi.

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