Transistor fatti di lignina, l'elettronica green nasce all'Università di Pisa

Il transistor del futuro potrebbe essere fatto di lignina: lo ritengono possibile i ricercatori dell'Università di Pisa, della Johannes Kepler Universität di Linz e dell'Università degli Studi di Bari che stanno analizzando gli scarti della lavorazione della cellulosa.
di Manolo De Agostini pubblicata il 12 Gennaio 2023, alle 07:11 nel canale Scienza e tecnologiaIl Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Pisa vede nella lignina, principale prodotto di scarto dell'industria cartiera, un possibile alleato per l'elettronica green del futuro. L'ateneo italiano ha pubblicato uno studio internazionale su sulla rivista scientifica "Advanced Sustainable Systems" in cui ha dimostrato che la lignina potrebbe essere usata per la produzione dei transistor "integrati in dispostivi leggeri, flessibili e trasportabili, come i nostri tablet e cellulari".
Il transistor di lignina potrebbe non solo dare vita a un'elettronica ecologica, economica e sostenibile, ma anche consentire di non sprecare 80 milioni di tonnellate di lignina prodotte ogni anno e, attualmente, destinate a essere bruciate in bioraffinerie con scarso rendimento. Un altro aspetto positivo è che la tecnologia messa a punto dai ricercatori non richiede modifiche agli attuali processi produttivi.
"L'uso della lignina permette non solo di abbattere i costi di produzione, ma anche di ottenere dispositivi più sostenibili e meno impattanti per l'ambiente", ha spiegato la professoressa Alessandra Operamolla dell'Università di Pisa, responsabile del progetto. "Al momento, però, non ci sono reali usi di massa per questo polimero anche se il mondo della ricerca sta cercando di valorizzarla come fonte di materie prime. Fino ad oggi, però, i ricercatori si sono concentrati principalmente su un suo possibile utilizzo nella produzione di sostanze chimiche, di resine e di altri materiali potenzialmente utili per sostituire le plastiche derivanti dal petrolio. Il suo impiego nella produzione di transistor potrebbe essere, invece, la prima soluzione concreta a uno spreco di risorse non più accettabile".
Dallo studio sulla struttura del polimero e sulle sue prestazioni all'interno del dispositivo è emersa una relazione tra il processo di produzione della lignina e le sue performance. Tanto che, adesso, i ricercatori sono al lavoro per definire dei processi di estrazione che permettano di ottenere lignina di più alta qualità, rendendo così maggiormente sostenibili, da un punto di vista ambientale, anche i processi di produzione della polpa di cellulosa da cui viene fabbricata la carta.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon appena avremo impianti di produzione ed estrazione nello spazio/asteroidi/altri pianeti, tutta la menata del 'sostenibile' volerà fuori dalla finestra.
Non appena avremo impianti di produzione ed estrazione nello spazio/asteroidi/altri pianeti, tutta la menata del 'sostenibile' volerà fuori dalla finestra.
Peccato che se non ce ne occupiamo ora di sta "menata del sostenibile" col piffero che ci garantiamo quelle svariate centinaia di anni di sviluppo tecnologico che ancora ci mancano prima di poter colonizzare altri pianeti (anche solo con le macchine). Quindi ben vengano anche le CPU di legno!
Da mandare nei datacenter di ovvuacca...la morte loro proprio !
Non appena avremo impianti di produzione ed estrazione nello spazio/asteroidi/altri pianeti, tutta la menata del 'sostenibile' volerà fuori dalla finestra.
L'unica sostenibilità è sparire dalla faccia della Terra come umanità... Diciamo che tutto quello che si può riciclare/usare/non sprecare ben venga.
Il problema dei transistor di lignina, è che sicuramente non possono essere spinti a 100W di TDP (forse anche meno) e oltretutto, la dissipazione del calore degli stessi, come a la fai?
Aspetta... non hanno detto che fanno i transistor di legno. Si tratta solo di sostituire certe parti plastiche derivate dal petrolio con un polimero di origine vegetale. Le proprietà saranno presumibilmente simili.
Insomma, qualcosa di simile alle bioplastiche, ai biocarburanti, ecc...
Come il solito...
E per tante altre "strombazzate" ..... vedremo tra DIECI anni ....In effetti la ricerca funziona così, vengono studiate cose che in gran parte non saranno nemmeno realizzate, alcune saranno di scarsa utilità e altre saranno indispensabili, se hai altre alternative mettile in campo, ti assicuro che diventeresti molto, molto ricco in brevissimo tempo.
Non appena avremo impianti di produzione ed estrazione nello spazio/asteroidi/altri pianeti, tutta la menata del 'sostenibile' volerà fuori dalla finestra.
speriamo che dalla finestra volino prima queste idiozie...
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