SpaceX risponde alla NASA sul lander lunare basato su Starship per la missione Artemis III

SpaceX risponde alla NASA sul lander lunare basato su Starship per la missione Artemis III

Nelle scorse ore SpaceX ha pubblicato un lungo aggiornamento sulla versione lander lunare di Starship. Questo permette di rispondere alla NASA e all'apertura del contratto per lo HLS della missione Artemis III.

di pubblicata il , alle 16:18 nel canale Scienza e tecnologia
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Come sappiamo all'inizio di febbraio 2026 dovrebbe essere lanciata la missione Artemis II che porterà l'essere umano oltre l'orbita bassa terrestre dalla fine del programma Apollo. Un momento importante che sarà anche fondamentale nella sfida a distanza tra Cina e USA per riportare l'essere umano sulla Luna, anche se durante quella missione non ci sarà l'allunaggio. Poco più di una settimana fa l'amministratore ad interim della NASA, Sean Duffy, aveva annunciato di voler aprire il contratto vinto da SpaceX per il lander lunare della missione Artemis III mettendo pressione alla società di Elon Musk che potrebbe essere "scavalcata" dalle rivali (come Blue Origin).

Il termine è scaduto e le società hanno consegnato le proprie proposte per cercare di ridurre i ritardi accumulati e di cercare di rispettare le tempistiche che vedono un allunaggio statunitense alla fine del 2027. SpaceX ha voluto mostrare pubblicamente alcune novità legate allo sviluppo di Starship e della versione modificata come lander lunare. Questo è quello che sappiamo.

SpaceX e le novità per il lander lunare basato su Starship

In un lungo aggiornamento sul sito della società statunitense si legge come SpaceX sia effettivamente impegnata sul completare le richieste del contratto per lo Human Landing System (HLS). Come in altre occasioni, viene ricordato che Starship avrà una enorme capacità per il carico utile e disporrà di alloggi per gli equipaggi molto spaziosi permettendo di avere in futuro missioni di lunga durata.

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Se le promesse verranno mantenute, HLS avrà oltre 600 m³ di volume pressurizzato, che corrisponde al 75% di quello di tutta la Stazione Spaziale Internazionale. Ci saranno poi versioni senza zona per l'equipaggio (cargo) che potranno portare fino a 100 tonnellate sulla superficie lunare. Questo permetterà di consegnare carichi ingombranti e massivi come rover pressurizzati e habitat, oltre ad altre strutture di supporto.

SpaceX ha dichiarato di seguire due strategie di sviluppo. Una che guarda alla realizzazione di Starship e delle strutture di terra e altre di supporto. La seconda invece è pensata per il lander lunare HLS nello specifico. La società ricorda i traguardi raggiunti nei vari lanci del vettore pesante come 600 motori Raptor realizzati, con oltre 226 mila secondi di accensione per la seconda generazione e oltre 40 mila per la terza generazione (che volerà su V3 dal prossimo anno).

Lo Human Landing System avrebbe già raggiunto 49 obiettivi per lo sviluppo dei sottosistemi, delle infrastrutture e delle operazioni necessarie per far atterrare gli astronauti sulla Luna. SpaceX ha dichiarato che ha dimostrato con successo la parte del sistema di controllo ambientale e termico con personale all'interno di un simulatore a grandezza naturale.

Sono stati eseguiti i test sui sistemi utilizzati per il docking tra il lander lunare e la capsula spaziale Orion. Le prove hanno anche coinvolto i sistemi di atterraggio per simulare la gestione della regolite lunare. I motori Raptor hanno eseguito accensioni come nel caso di atterraggio sulla Luna oltre a raffreddarli come se fossero stati spenti per molto tempo nello Spazio. Le strutture di HLS sono state testate per resistere a micrometeoroidi.

Sempre in questi mesi anche il software di gestione è stato sviluppato così da supportare i dati che arrivano da sensori di vario genere e radar. Anche la parte per la produzione di energia della versione Depot (che resterà in orbita bassa terrestre per rifornire HLS) oltre alla gestione dell'energia per le varie operazioni. I sistemi di comunicazione sono stati provati per garantire che ci sia la massima sicurezza per questo aspetto così importante durante le missioni umane.

Airlock e ascensore sono stati provati in collaborazione tra NASA, SpaceX e Axiom Space verificando che le nuove tute spaziali per attività extraveicolari (in fase di sviluppo) fossero compatibili. Non sono mancati test per il personale medico e per il supporto di telemedicina.

SpaceX ora guarda avanti. La società nel 2026 cercherà di incrementare la cadenza di lancio di Starship e punterà a provare il primo trasferimento di propellente tra due Ship in orbita bassa terrestre (attualmente è riuscita a trasferire 5 tonnellate di propellente criogenico nello Spazio tra due serbatoi della stessa unità). Nel frattempo è in fase di costruire l'hardware di volo che effettivamente verrà impiegato per le future missioni.

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Le tempistiche non sono chiare. Tutto dipenderà da come si comporterà Starship V3. I piani prevedono il lancio di una Starship che resterà in orbita per diverso tempo così da verificare la tenuta dei sistemi all'ambiente spaziale e alla capacità di immagazzinamento del propellente criogenico. Una volta verificati i parametri sarà lanciata una seconda Starship che effettuerà il docking con la prima ed effettuerà il trasferimento di propellente. Chiaramente questa è solo una parte dei dati mentre altri rimangono non divulgati e divulgabili ma con la NASA che può osservare come lavora SpaceX e quali siano i progressi reali del progetto da un punto di vista privilegiato.

1 Commenti
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LMCH31 Ottobre 2025, 22:32 #1
Ogni volta che vedo la "Starship Lunare" mi vengono seri dubbi su come possa atterrare in sicurezza sulla Luna.
La base di appoggio è troppo stretta, sembra che nonostante le gambe (suppongo) autolivellanti ci si aspetti di atterrare su una superficie rocciosa praticamente liscia o quasi, se poi una delle 4 gambe ha un malfunzionamento agli attuatori e quelli sulle altre tre non compensano a sufficienza ...

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