Blue Origin New Glenn: completato lo static fire del razzo spaziale per la missione NASA ESCAPADE

Blue Origin New Glenn: completato lo static fire del razzo spaziale per la missione NASA ESCAPADE

Nelle scorse ore in Florida, Blue Origin (società di Jeff Bezos) ha acceso i 7 motori BE-4 alla base del grande razzo spaziale riutilizzabile New Glenn. Completato lo static fire ora si guarda al lancio della missione NASA ESCAPADE.

di pubblicata il , alle 16:53 nel canale Scienza e tecnologia
NASABlue OriginRocket Lab
 

Nelle scorse ore SpaceX ha pubblicato un aggiornamento sui progressi nello sviluppo della Human Landing System (HLS) per le missioni Artemis. Quasi contemporaneamente Blue Origin ha completato uno static fire del suo razzo spaziale riutilizzabile New Glenn che servirà a lanciare la missione NASA ESCAPADE verso Marte. La società di Bezos ha accumulato diversi ritardi e negli scorsi anni sperava di lanciare più volte il suo vettore pesante nel corso del 2025, invece riuscirà a raggiungere probabilmente solo due lanci (il primo è avvenuto a gennaio).

Secondo quanto riportato il test è avvenuto dal Launch Complex 36 (LC-36) della Cape Canaveral Space Force Station in Florida. Blue Origin ha dichiarato che l'accensione è avvenuta correttamente e che ha permesso di simulare non solo il decollo del vettore spaziale ma anche una parte delle fasi di rientro del primo stadio.

blue origin new glenn

In particolare il razzo spaziale New Glenn ha acceso i 7 propulsori BE-4 con un test della durata di 38", incluso il funzionamento al 100% della spinta per 22". Dave Limp (CEO della società) ha scritto nel dettaglio che Blue Origin ha prolungato la durata dell'accensione per simulare la sequenza di atterraggio spegnendo i motori non cardanici dopo aver ridotto la spinta al 50%. Successivamente anche i motori cardanici esterni sono stati spenti lasciando acceso solo il motore centrale all'80%. Lo scopo è quello di comprendere le interazioni dei propellenti tra le linee di alimentazione dei motori attivi e inattivi durante l'atterraggio.

Durante la missione inaugurale, il primo stadio di Blue Origin New Glenn non era riuscito ad atterrare correttamente sulla droneship perché durante le fasi di rientro i 3 motori BE-4 centrali non si erano riaccesi correttamente portando alla perdita del primo stadio (pur consegnando correttamente il carico utile in orbita). Grazie ai nuovi test questo scenario dovrebbe essere scongiurato, bisognerà attendere il lancio per averne la certezza.

Per quanto riguarda la missione NASA ESCAPADE (Escape and Plasma Acceleration and Dynamics Explorers), questa utilizzerà due sonde spaziali gemelle realizzate da Rocket Lab per studiare come il plasma dell'atmosfera marziana interagisce con il vento solare e quanto venga accelerato da quest'ultimo. Le sonde utilizzano sensori che misurano il campo magnetico, il flusso di particelle cariche e la densità del plasma nell'ambiente marziano. Secondo i piani, la durata della missione sarà di un anno, ma con possibilità di estensione in base ai risultati. Ora che lo static fire di New Glenn è stato completato il carico utile verrà posizionato all'interno dei fairing e si procederà con il lancio entro poche settimane.

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