AMD mette in naftalina RDNA 1 ed RDNA 2? Quale futuro per ROG Ally e Legion Go? Tra dubbi e risposte poco chiare

Nella giornata di ieri, AMD ha rilasciato la versione definitiva dei driver Radeon Adrenalin Software 25.10.2 annunciando la scelta di abbandonare lo sviluppo delle GPU basate sulle architetture RDNA 1 e RDNA 2.

La decisione include anche la serie Radeon RX 6000 – oltre che la serie 5000 – lanciata meno di quattro anni fa e protagonista della competizione con le GeForce RTX 3000 di NVIDIA. Queste schede, ancora oggi molto diffuse, escono quindi dal ciclo di aggiornamenti regolare che garantiva prestazioni ottimizzate per i titoli più recenti.

In buona sostanza, le schede video in questione non riceveranno più aggiornamenti per i titoli futuri, ma esclusivamente patch di sicurezza e correzione dei bug. Tuttavia, come notato da Hardware Unboxed, RDNA 2 non ha caratterizzato solo le proposte desktop.

La scelta, infatti, potrebbe creare problemi ai PC gaming handheld basati su architettura RDNA 2, come ROG Ally o i modelli con Ryzen Z1. Questi dispositivi dipendono in modo cruciale dalle ottimizzazioni software per mantenere alte le prestazioni e ridurre i consumi.

Con RDNA 2 relegata ai soli aggiornamenti di manutenzione, i nuovi giochi potrebbero non essere più ottimizzati per questi sistemi, con conseguenze tangibili sull'esperienza d'uso. In assenza di driver aggiornati, la community potrebbe essere costretta a contare su supporto non ufficiale o driver modificati da terze parti.

Sfortunatamente, ad esclusione di Steam Deck, questi dispositivi sono sul mercato da un anno o poco più. Questo significa che i giocatori che hanno acquistato le console basate su Windows, talvolta con prezzi che superano i 1.000 euro, potrebbero ritrovarsi un dispositivo già obsoleto poco dopo l'acquisto.

Peraltro, si tratta di dispositivi ancora ampiamente disponibili sul mercato e in produzione. La scelta di AMD, insomma, potrebbe rivelarsi piuttosto azzardata soprattutto in un momento in cui stava iniziando a erodere quote in un mercato, quello mobile, rimasto quasi del tutto nelle mani di Intel nonostante le proposte Ryzen.

Steam Deck, dal canto suo, sembra non soffrire della scelta fatta da AMD. La console non solo è da molto più tempo sul mercato rispetto a handheld come ROG Ally, ma sfruttando Steam OS basato su Linux già utilizza RADV Vulkan open source gestiti direttamente da Valve, ragione per cui non dipende strettamente dal supporto di AMD.

A tal proposito è importante sottolineare che l'azienda non si è ancora espressa e non si può escludere che i chip Ryzen serie Z1 e serie Z2 ricevano un supporto separato con ottimizzazioni specifiche per i giochi.

Nella sua comunicazione, forse senza dolo, AMD è stata piuttosto vaga facendo riferimento semplicemente alle "GPU basate su RDNA 1 ed RDNA 2", senza specificare se si trattasse dei soli modelli desktop o in generale di tutti quelli basati sulle due architetture citate. Si tratta quindi di mere riflessioni, ma contiamo che AMD faccia chiarezza anche su questo punto.

Tuttavia, chip come i Ryzen Z2A e Z2 Go sono stati annunciati solo quest'estate, entrambi equipaggiati con GPU basate su architettura RDNA 2. Sarebbe piuttosto anomalo rendere obsoleto un prodotto a pochi mesi dalla sua presentazione.

In questi minuti in cui pubblichiamo la news, AMD ha risposto a un chiarimento di Tom's Hardware USA con la seguente affermazione: "Nuove funzionalità, correzioni di bug e ottimizzazioni del gioco continueranno ad essere fornite in base alle esigenze del mercato nella modalità di manutenzione", ha dichiarato un portavoce.

Come fatto notare dai colleghi, si tratta di una dichiarazione a dir poco nebulosa e che potrebbe ulteriormente confondere alcuni clienti, poiché non è chiaro quali siano queste "esigenze del mercato".

Si evince che le nuove funzionalità continueranno ad approdare su chip basati su architetture RDNA 3 e 4, mentre le proposte RDNA 1 e 2 riceveranno supporto day-zero per i giochi, compresi quelli su dispositivi portatili. Tuttavia riteniamo che AMD debba - e non è la prima volta che le capita - tornare a chiarire la situazione, spazzando il campo da ogni possibile dubbio.