SpaceX prosegue i preparativi per il sesto lancio del razzo spaziale Starship

SpaceX sta proseguendo i test per le future unità dell'IFT-6 di Starship. In queste ore ha spostato il primo stadio Super Heavy Booster 13 che sarà impiegato insieme a Ship 31 per il prossimo volo, forse entro il 2024.
di Mattia Speroni pubblicata il 23 Ottobre 2024, alle 23:12 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceXNASA
Nella prima metà di ottobre SpaceX ha lanciato con successo il suo grande razzo completamente riutilizzabile Starship durante la missione IFT-5 (Integrated Flight Test). Durante questo lancio è stato raggiunto per la prima volta un doppio successo con il recupero "al volo" di Super Heavy Booster 12 e anche lo stadio superiore Ship 30 è riuscita nell'ammaraggio controllato nell'Oceano Indiano (senza però essere recuperata).
Grazie a questo doppio successo e alla mancanza di problemi durante la missione (che ha seguito il piano di volo previsto e preapprovato) l'FAA non ha avuto necessità di aprire un'indagine confermando che la licenza modificata già approvata per IFT-5 sarà valida anche per IFT-6, se non ci saranno cambiamenti al piano di volo. Questo permetterà di ridurre le tempistiche burocratiche necessarie per il sesto lancio di Starship che potrebbe avvenire già entro la fine del 2024.
Starship potrebbe essere lanciata entro la fine del 2024
La società ha già eseguito in passato uno static fire di Ship 31 che, insieme a Super Heavy Booster 13, formerà la nuova coppia per IFT-6. Entrambe le unità sono di prima generazione anche se potrebbero esserci ulteriori modifiche minori per migliorare ulteriormente il successo di IFT-5 (cercando di confermare quanto visto durante la missione) e proseguire sulla via della riusabilità del vettore spaziale.
Nelle scorse ore SpaceX ha confermato che Super Heavy Booster 13 eseguirà test al Pad A di Starbase. Per quanto riguarda Super Heavy Booster 12, questo non dovrebbe essere riutilizzato ma i suoi motori e le componenti interne saranno analizzate per migliorare le future versioni (del resto è il primo vettore di questo tipo che rientra correttamente e che potrà essere analizzato sostanzialmente integro).
I prossimi passaggi saranno la transizione verso Starship di seconda generazione che utilizzerà i motori Raptor 3. Queste debutteranno nel corso del prossimo anno con le nuove Ship che sono in fase di assemblaggio a Starbase in Texas. Successivamente ci sarà la possibilità del rilascio di carichi utili in orbita oltre al recupero di Ship attraverso Mechazilla, come nel caso di Super Heavy.
Quando ci saranno più Starship disponibili avverrà una delle prove critiche: il trasferimento di propellente tra due Ship. Questo sarà fondamentale per le missioni lunari considerando che una variante di questo vettore sarà il lander della missione Artemis III della NASA.
George Sowers, ex dirigente di ULA, ha dichiarato che la società statunitense concorrente di SpaceX aveva già pensato di sperimentare il trasferimento di propellente circa 15 anni fa. A causa della contrarietà di Lockheed Martin e Boeing non fu mai verificata questa tecnologia in orbita. Un test a terra con un serbatoio di uno stadio Centaur e utilizzando idrogeno liquido ha visto un boiloff (evaporazione) ridotto e inferiore al 2%.
Con il metano (utilizzato da Starship) il successo in microgravità potrebbe essere ancora più alla portata della società statunitense. Inizialmente questa tecnologia era stata pensata per rifornire satelliti in orbita prolungandone la vita utile ma era possibile applicarla anche ai razzi spaziali riducendo la necessità di avere disponibile sin dalla partenza tutto il propellente utile per una determinata missione (riducendo la massa).
0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".