SpaceX ha recuperato i resti di Ship 31, il secondo stadio del sesto lancio di Starship

Negli scorsi giorni due navi di supporto hanno recuperato diverse componenti del secondo stadio, chiamato Ship 31, del razzo spaziale riutilizzabile SpaceX Starship così da poter condurre ulteriori studi direttamente sull'hardware.
di Mattia Speroni pubblicata il 01 Dicembre 2024, alle 00:16 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceXArtemisNASAStarlink
Negli scorsi giorni abbiamo riportato come il prossimo lancio del razzo spaziale Starship di SpaceX potrebbe avvenire non prima dell'11 gennaio 2025. Sia Ship 33 (il primo secondo stadio di seconda generazione) che Super Heavy Booster 14 sono già stati costruiti e hanno iniziato i test preliminari prima del lancio. Nel frattempo la società di Elon Musk sta controllando i dati del sesto lancio del vettore spaziale riutilizzabile, avvenuto tra il 19 e il 20 novembre.
Come scritto in precedenza, durante il sesto lancio Super Heavy Booster 13 non è stato recuperato ma è stato fatto ammarare (con successiva esplosione) nel Golfo del Messico, a causa di un problema di comunicazione, come previsto dal piano alternativo alla cattura da parte di Mechazilla. Ship 31 invece, nonostante le modifiche allo scudo termico con la rimozione di molte piastrelle isolanti, è riuscita ad arrivare nel punto predefinito nell'Oceano Indiano (vicino all'Australia) eseguendo la manovra del belly flop e dimostrando ancora una volta la possibilità di superare il rientro atmosferico a velocità prossime a quelle orbitali.
Per entrambi gli stadi di Starship non è previsto dalle licenze il recupero in queste fasi di sviluppo (mentre è previsto per l'interstadio dell'hot staging), salvo che le condizioni di sicurezza siano rispettate. Negli scorsi giorni però al largo delle coste australiane le navi di supporto Limitless e Bhagwan Renegade hanno recuperato diverso materiale di Ship 31 per permettere a SpaceX di eseguire analisi approfondite sui resti.
SpaceX Starship: recuperate alcune parti di Ship 31
Questa è la prima volta che viene riportato il recupero di frammenti dello stadio superiore, operazioni che per Ship 30 (durante il quinto volo) non sembrerebbero essere avvenute. Nei voli precedenti invece il secondo stadio non aveva raggiunto il punto previsto dai piani di volo a causa di diverse problematiche e quindi il recupero era diventato molto complesso se non impossibile.
A riportare la notizia è stato l'account X Interstellar Gateway che ha mostrato anche alcune immagini dei componenti di Ship 31 recuperati dall'Oceano Indiano. In particolare le due navi di supporto avrebbero recuperato dei serbatoi, diverse piastrelle isolanti e altri componenti non meglio identificati dello stadio superiore di Starship.
Many of these tiles are in surprisingly good condition. Here is a person inspecting a chunk of tiles still held together with glue. This chunk is most likely from the nosecone tip or the forward static aerocover caps of Starship. pic.twitter.com/CqjGOB4q8O
— Interstellar Gateway (@interstellargw) November 27, 2024
Oltre a ridurre l'impatto ambientale (che rimane comunque ridotto, nel complesso), come scritto sopra, il recupero di frammenti e componenti di Ship 31 permetterà ulteriori analisi dell'hardware ed eviterà che tecnologie importanti possano finire in mano straniera. Le navi hanno anche recuperato le boe marine utilizzate per effettuare le riprese (collegate via Starlink). I piani di SpaceX prevedono almeno ancora un ammaraggio per lo stadio superiore mentre successivamente si potrebbe passare a un doppio recupero attraverso le due torri di lancio, Pad A e Pad B, di Boca Chica.
Una rapida cadenza di lancio è fondamentale per progredire nello sviluppo del vettore andando via via a sostituire nei prossimi anni i razzi Falcon 9 e Falcon Heavy. Questi ultimi hanno raggiunto risultati straordinari considerando che solo nel 2024 sono stati lanciati oltre 123 volte superando quando fatto da Ariane 4 (116 lanci), Ariane 5 (117 lanci) e Atlas V (101 lanci) nella loro intera carriera durata più anni e arrivando vicino ai 135 lanci dello Space Shuttle. Il prossimo anno SpaceX punta inoltre a superare i 150 lanci totali per questo genere di vettori battendo così diversi record.
Starship: le novità del lander lunare di Artemis
Dopo il sesto lancio di Starship sono stati anche rilasciati nuovi render di quella che sarà la versione modificata per le missioni Artemis (soprannominata Moonship). Pur rimanendo immagini digitali, queste sono state comunque aggiornate riflettendo quelli che potrebbero essere delle modifiche all'hardware reale.
La vecchia versione di Starship in versione lander lunare
Innanzitutto ora le finestre per l'equipaggio sono diventate 10 e non più 4 ed è cambiata anche la colorazione della zona superiore riducendo la fascia blu scuro. I motori per l'atterraggio sono diventati 18 suddivisi in 6 gruppi da 3, riducendone il numero rispetto ai 24 della precedente versione (e aumentando rispetto alle prime immagini, dove erano 12). La fase di avvicinamento alla superficie verrà effettuata con motori Raptor atmosferici mentre nella fase finale si utilizzeranno i motori di manovra posti più in alto che ridurranno la creazione di "crateri" nella regolite garantendo una maggiore sicurezza e stabilità.
La nuova versione di Starship in versione lander lunare
I pannelli solare di questa versione di Starship sono stati nascosti ma sono comunque presenti di portelli per permetterne la fuoriuscita quando il lander lunare sarà sulla superficie. Dalle ultime immagini sembrerebbe che i supporti per l'atterraggio non abbiano più coperture removibili ma questi saranno esposti durante il lancio pur essendo ripiegabili. Chiaramente essendo immagini provvisorie e non ingegneristiche, molto potrebbe ancora cambiare in futuro.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa devo dire che ogni volta che vedo rendering dello Starship "Lunare" mi sembra troppo "ottimistico" come design.
Anche con la gravità lunare (1/6 di quella terrestre) ed il "baricentro basso" di Starship all'allunaggio (i sei propulsori sono in basso, idem i serbatoi di propellente) sembra che si aspettino di scendere su una piattaforma solida e liscia, cosa che non è proprio scontata.
Rischiano brutte sorprese se prima non inviano dei rover con strumentazione adeguata per mappare le possibili zone di atterraggio.
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