Sonde spaziali con vele solari mosse da laser in prova per la difesa planetaria

Sonde spaziali con vele solari mosse da laser in prova per la difesa planetaria

Due piccole sonde spaziali mosse da vele solari spinte a loro volta da un laser da Terra è la proposta di un gruppo di ricercatori per intercettare l'asteroide Apophis che si avvicinerà al nostro Pianeta nel 2029 (senza essere un pericolo).

di pubblicata il , alle 13:45 nel canale Scienza e tecnologia
 

La difesa planetaria, pur sembrando parole tratte da qualche fumetto, riguarda la possibilità per il genere umano di cercare di rispondere alla caduta di oggetti celesti come asteroidi o comete. Attualmente si basa principalmente sullo studiare gli oggetti che transitano vicino alla Terra (NEO, Near Earth Object) o che si disintegrano nell'atmosfera/suolo e di inviare sonde spaziali per capirne la struttura.

Alcuni esempi di questo approccio sono le missioni nipponiche Hayabusa oppure la statunitense OSIRIS-REx che riporterà sulla Terra i campioni dell'asteroide Bennu nel 2023. Proprio la durata di quest'ultima missione è stata estesa permettendo alla sonda di avvicinarsi all'asteroide Apophis per studiarlo meglio (prendendo così il nome di OSIRIS-APEX). Questo stesso oggetto celeste potrebbe essere al centro di un'altra missione sperimentale che utilizzerà sonde spaziali con vele solari mosse da laser.

Le sonde spaziali con vele solari per intercettare gli asteroidi

Come scritto sopra, attualmente si tratta di un proposta e di un progetto che sarà solamente sperimentale. Lo scopo è però quello di capire se un sistema di risposta rapida all'avvicinarsi di oggetti celesti pericolosi per il nostro Pianeta possa essere efficace impiegando soluzioni differenti rispetto a quelle prospettate in passato.

In una conferenza del Lunar and Planetary Institute è stata esposta l'idea di impiegare semplici sonde spaziali per intercettare l'asteroide Apophis, (diametro di 300 metri), che transiterà nelle vicinanze della Terra il 13 aprile 2029 senza essere un pericolo. In particolare Paul Blase, che è tra gli scienziati che hanno redatto la proposta, hanno pensato di sfruttare la propulsione attraverso vele solari e laser inviati da Terra per accelerare le piccole navicelle.

apophis asteroide

Come appariva l'asteroide nel 2021

Questo non è un concetto nuovo, ma già proposto in passato per altre missioni. Tra i vantaggi, permetterebbe (almeno in teoria) di aumentare la velocità delle sonde fino a superare gli attuali sistemi di propulsione. A causa di limiti tecnici ci sono solo alcuni esempi di sonde a vele solari (che sfruttano le particelle in arrivo dal Sole per spostarsi) effettivamente in uso.

I ricercatori hanno ipotizzato tra i vantaggi la possibilità di non avere sonde spaziali con propellente a bordo che potrebbero essere lanciate velocemente. Questo consentirebbe una risposta più rapida a un pericolo immediato (come un asteroide non rilevato con il giusto preavviso).

"Una missione a vela solare mossa da laser del 2029 per intercettare Apophis servirebbe da eccellente esercizio precursore per intercettare oggetti potenzialmente pericolosi e altri oggetti di interesse" viene scritto nella proposta. Il design prevederebbe una vela di materiale rigido e leggero che coprirebbe tutta la zona posteriore della sonda mentre anteriormente sarebbe posizionata l'elettronica di controllo. Il corpo principale sarebbe realizzato con la stampa 3D in lattice e grafene o nickel.

light sail

Un esempio di sonda a vela solare (Light Sail 2)

La forma potrebbe essere un cono particolarmente "schiacciato" con diametro di 450 mm e spessore di 5 mm al centro (2 mm ai bordi). Il carico utile ridotto consentirebbe di lanciare queste sonde con un razzo Black Brant riducendo i costi complessivi e la complessità. Per ridurre il peso ci sarebbero solo pochissimi strumenti a bordo come fotocamere, spettrometri e magnetometri.

Il laser impiegato avrebbe lunghezza d'onda di 1064 nm con potenza di 17 MW e consentirebbe di spingere le sonde spaziali con vele solari fino a un apogeo di 30 mila km consentendo di intercettare Apophis. Le sonde sarebbero rilasciate a 75 km e 1500 km di quota e verrebbero accelerate in sequenza. Dopo essere passate in prossimità dell'asteroide ricadrebbero poi al suolo per essere recuperate. Come scritto più volte, questa è solo una proposta per un progetto sperimentale, ma il rischio di un impatto di un oggetto celeste non è così remoto e le contromisure dovranno essere prima o poi studiate.

Idee regalo, perché perdere tempo e rischiare di sbagliare?
REGALA UN BUONO AMAZON
!

Iscriviti subito al nostro canale Instagram!

Perché? Foto, video, backstage e contenuti esclusivi!

4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
frankie20 Maggio 2022, 14:10 #1
Dopo essere passate in prossimità dell'asteroide ricadrebbero poi al suolo per essere recuperate.

???

Sai quanti satelliti starlink brasati con un raggio da 17MW
Cappej20 Maggio 2022, 14:21 #2
le vele solari come gli Eldar in WH40000!!!!

Ma poi--- quella vela... coma la vedo fragile....

Ma soprattutto... lasciateli cadere questi asteroidi! meglio un'estinzione di massa "dignitosa" che un'auto-distruzione "pilotata" da oligarchi! ( N.d.R. leggasi GOMBLOTTO!)

IMHO
Bradiper20 Maggio 2022, 16:10 #3
In tutto il progetto c'è qualcosa che non mi torna, dopo essere passate in prossimità Dell asteroide ricadono, è cosa le lanciano a fare?
Forse pensano di spaventare l asteroide cogliendolo di sorpresa?
Ma l utilità nella difesa della terra?
Forse sulla vela dipingono un dito medio gigante???
Rubberick20 Maggio 2022, 21:20 #4
se ho capito bene una volta "appoggiate" sull'asteroide vengono bersagliate dal laser diventando un sistema di propulsione... finito il loro lavoro possono anche sganciarsi e ricadere sulla terra

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^