Solar Orbiter: le immagini del Sole, come mai prima d'ora!

Solar Orbiter, una missione in collaborazione tra ESA e NASA ha portato il suo primo risultato a pochi mesi dal lancio. Si tratta della scoperta di nuove strutture sulla superficie del Sole, mai viste prima e chiamate campfires!
di Mattia Speroni pubblicata il 17 Luglio 2020, alle 11:21 nel canale Scienza e tecnologiaNASAESA
La collaborazione tra ESA e NASA ha dato vita alla missione scientifica Solar Orbiter che, come intuibile dal nome, ha come obiettivo studiare il nostro Sole! La stella del Sistema Solare è infatti ancora misteriosa per moltissimi aspetti e non è così strano che ci siano più missioni in corso per il suo studio (per esempio la Parker Solar Probe).
La sonda Solar Orbiter inizia a studiare il Sole
La missione Solar Orbiter (lanciata il 10 Febbraio 2020) è solamente agli inizi della fase operativa vera e propria ma già da ora, pur non essendo ancora nella sua posizione finale, è riuscita a mostrarci qualcosa di mai visto prima! Ad annunciarlo sono state ESA e NASA congiuntamente nelle scorse ore.
Click sull'immagine per ingrandire (versione da circa 7 MB)
Stiamo parlando di strutture chiamate campfires (falò o fuochi da campo in italiano). Per via della sua vicinanza, la sonda ha potuto fotografare la superficie solare come mai prima d'ora raggiungendo un dettaglio che sfugge ad altri strumenti scientifici che si trovano sulla Terra o nello Spazio.
Quando Solar Orbiter si trovava a 77 milioni di km dal Sole (circa la metà della distanza Sole-Terra) ha utilizzato il suo strumento Extreme Ultraviolet Imager (EUI) per iniziare a studiarne la superficie scoprendo così i campfires.
Si tratta di "parenti" dei flare solari che già conosciamo ma su scala molto più piccola (anche se uno di questi elementi può essere grande come l'Europa). Ne sono stati avvistati moltissimi facendo capire che la superficie solare può sembrare generalmente omogenea, ma che in realtà è costellata di strutture particolari.
Il mistero dei campfires
Cosa sappiamo dei campfires? In realtà molto poco per il momento. Non è chiaro se il meccanismo che li genera sia simile a quello dei flare più grandi oppure sia diverso. Inoltre, stando alle prime ipotesi, potrebbero in parte spiegare il "mistero" che vede la Corona Solare essere molto più calda della superficie del Sole (riscaldamento coronale). La loro forza sarebbe infatti non del singolo elemento ma dell'insieme potendo generare quindi questa differenza di temperatura tra le due strutture solari.
C'è infatti da considerare come la Corona Solare (la struttura più esterna dell'atmosfera solare) abbia una temperatura di oltre un milione di °C mentre la superficie sia piuttosto fredda a confronto (solamente 5500°C). Si tratta di uno dei misteri più avvincenti quando si parla di Sole.
Questo però è solo l'inizio della missione. In realtà la sonda è diretta verso i poli del Sole così da poter studiare zone impossibili da vedere per gli osservatori della Terra per via della posizione del nostro Pianeta rispetto alla nostra Stella. Molte novità arriveranno nei prossimi mesi e molto ancora ci sarà da scoprire!
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infodevo essermi perso qualcosa, su quali?
ciao ciao
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